Contro l’abbandono dei luoghi culturali, per continuare a esplorare l’universo infinito degli immaginari e della creatività. Insomma, il Sicilia Queer Fest non si arrende e ritorna con le sue proposte dedicate al cinema contemporaneo più radicale e sperimentale, con una undicesima edizione sdoppiata, dal 3 al 6 giugno e dall’8 al 12 settembre 2021.
Due momenti che corrispondono a progetti diversi ma in continuità. Nella prima fase, il Festival presenterà un workshop e una retrospettiva integrale dedicata alla scoperta di un talento emergente della cinematografia portoghese. La seconda parte invece sarà incentrata sulle due sezioni competitive del Festival, Nuove Visioni e Queer Short, oltre che alle altre sezioni non competitive. L’iscrizione ai due concorsi è prorogata al 30 aprile ed è disponibile sulla piattaforma Filmfreeway. Tutte le proiezioni avverranno tra il Cinema De Seta e gli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, nel rispetto delle normative anti-covid vigenti in quel periodo.
La sezione “Nuove Lezioni Siciliane” proporrà il workshop con il regista palestinese Kamal Aljafari, che coinvolgerà 12 studenti provenienti da tutta Europa per una settimana di seminario intensivo con uno degli autori più poetici del cinema contemporaneo, premiato in tutto il mondo. Alle attività seminariali si affiancheranno proiezioni e incontri aperti al pubblico, in dialogo con critici e studiosi di cinema. Il workshop, in collaborazione con l’Institut français Palermo e con il Goethe-Institut Palermo, si svolgerà a Palermo dal 29 maggio al 5 giugno 2021: il bando per le candidature è disponibile fino al 30 aprile sul sito del Sicilia Queer Filmfest.
Nato a Ramla, in Palestina, nel 1972, regista di film premiati in tutto il mondo, Kamal Aljafari esplora i confini narrativi del cinema intrecciando fiction e non-fiction, documentario e videoarte, lavorando sugli archivi e sulle potenzialità inesplorate delle immagini.
Il suo primo lungometraggio The Roof (2006) ha vinto il premio internazionale come miglior film al Festival Images di Toronto e la migliore colonna sonora a Fid Marseille. Il suo secondo lungometraggio, Port of Memory (2009), ha ricevuto il Prix Louis Marcorelles al Cinema du Réel a Parigi. Nel 2015 ha realizzato Recollection, presentato in anteprima al Festival di Locarno e poi all’interno di molte gallerie d’arte e musei, film nel quale rimuove gli attori in primo piano dai film girati a Jaffa raccontando così il destino di una città scomparsa e dei passanti catturati sullo sfondo.
Il suo ultimo lungometraggio, An Unusual Summer (2020), è stato realizzato con le immagini della telecamera di sorveglianza del padre, e racconta la poesia della vita quotidiana attraverso un angolo di strada nella sua città natale. Presentato in anteprima al festival Visions du Réel di Nyon, salutato da molti critici come uno dei migliori film del 2020, ha poi girato molti festival (Viennale, Rotterdam, Siviglia) vincendo diversi premi come Miglior film al Black Canvas Film Festival in Messico, Premio della giuria al Filmmaker Festival Milano, Miglior film alla Muestra de cine de Lanzarote. Attualmente sta montando Velvet Voyage, un film su un crimine commesso contro un archivio.
Nel corso degli anni, la sezione “Presenze” ha approfondito i lavori di Vincent Dieutre, Paul Vecchiali, Alain Guiraudie, Melvil Poupaud, Lionel Baier, Gabriel Abrantes, Jacques Nolot, Marie Losier. Quest’anno, il protagonista sarà Carlos Conceição, uno dei talenti più significativi del nuovo cinema portoghese. Artista poliedrico e visionario, attore, regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, e produttore capace di esplorare le ossessioni, le ironie e le profondità del desiderio (tra storia e invenzione) indagando generi e linguaggi diversi, i suoi film sono stati presentati a Cannes, Berlino, Venezia e nei principali festival indipendenti di tutto il mondo. Con il suo primo lungometraggio, Serpentario, presentato al festival di Berlino nel 2019, ha vinto la nona edizione del Sicilia Queer filmfest. Il regista sarà a Palermo per dialogare con il pubblico in sala insieme a critici e altri ospiti internazionali.
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