-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Dai manichini di De Chirico alle sculture cinematografiche di Glazer/Kunz
fiere e mercato
Spazio ai grandi maestri ma soprattutto ai nuovi linguaggi del contemporaneao, protagonisti dell'evento capitolino in cui l'arte si è fatta mercato. The Road to Contemporary Art chiude i battenti della sua quarta edizione ma una cosa è certa: l’arte del futuro ormai è Roma...
Road to Contemprary Art ormai non più una strada a due corsie, piuttosto una vera e propria superstrada verso l’arte contemporanea. Dalla installazione di composti di immondizia dell’opera Strade di Roma di Jimmy Durham alla distesa di piedi Fusse di Lochus Lussi all’imponente croce trafitta da ombrelli di Sergio Ragalzi (dal titolo Madre), tutte opere accolte da Fuori Misura, lo spazio all’aperto della fiera. Fuori e dentro i padiglioni, tra le 76 gallerie presenti alla fiera/mercato capitolina, i visitatori hanno subito il fascino dei giochi magnetici delle opere dell’artista Pe Lang (Mazzoli), degli homeless di Daniel Glazer e Magdalena Kunz, coppia di artisti svizzeri presentati dalla galleria Pietro Gagliardi con due opere che riflettono sulla crisi finanziaria di Wall Street; e degli ordigni all’uncinetto (Bunker) di Laura Morelli per Connecting Cultures di Milano. I prezzi? Ristretti tra i 3.000 e gli 11.000 per Lang ai 2.000 per la Morelli; 90.000 mila euro invece per i senza tetto di Glazer/Kunz. “Curiosità tantissima. Molti hanno espresso la loro condizione di emozione e di coinvolgimento. Per quanto riguarda gli acquirenti molte le trattative in corso” riconosce Pietro Gagliardi.
A The Road c’è anche spazio per i maestri in vetta alle classifiche di vendita, tendenza ampliamente confermata dalle aste internazionali (ultimissimo il caso delle star milionarie di Sotheby’s Gaugin – Picasso). Un rifugio del collezionista nel contemporaneo storicizzato: “Trattasi di cautela – secondo Mario Mazzoli – non credo avvenga perchè gli artisti contemporanei facciano cose incomprensibili o non “tradizionali” quanto il fatto che essendo giovani e poco conosciuti investire nelle loro opere può essere considerato un rischio, anche se per certi versi si tratta di un investimento decisamente meno consistente”. Chissà chi si è aggiudicato l’opera Il Consolatore di Giorgio De Chirico presentata dalla Galleria Mazzolini di Torino. Certo il prezzo non è stato consolatorio (1.500.000,00 euro).
a cura di rebecca vespa
[exibart]