Categorie: fiere e mercato

fiere | La primavera di Vienna

di - 23 Aprile 2007

L’insolita tiepidissima primavera viennese pare intensificare colori, sapori, odori, suoni e sembra anche rendere più attraenti le migliori abitudini. Insomma, aleggia una vitalità che contamina natura e arte. Non ci si attendeva per esempio un interesse così spiccato per la seconda edizione di Vienna Fair, fiera internazionale d’arte contemporanea in corso dal 26 al 29 aprile, che da quest’anno avrà luogo nel nuovo polo fieristico appena a ridosso della ruota del Prater. Una fiera che non guarda solo in casa propria ma piuttosto verso quelle regioni dell’est europeo che viste da qui paiono ad un tiro di schioppo. Ma le presenze coprono tutta l’Europa, dalla Danimarca alla Grecia, dal Portogallo alla Russia. Qualche numero per dare l’idea: centosette le gallerie invitate e tra queste solo quarantasette sono austriache di cui trentacinque con sede nella capitale. Quindi quasi un sessanta per cento di straniere: senso dell’ospitalità e della vocazione allo scambio multiculturale, ma anche senso degli affari, non c’è che dire. Altre cifre: la rappresentanza più numerosa tra gli ospiti stranieri è quella tedesca con diciannove gallerie, seguita dalla Polonia con sei e dalla Romania con cinque. Presenti anche due londinesi e una da New York. Solo tre le gallerie italiane e ci sembra un po’ pochino per un grande paese confinante; sono la Federico Bianchi Art Contemporary di Gorgonzola, la RAM di Roma, la Traghetto di Venezia-Roma.
Considerato che Vienna ha, tra piccole, medie e grandi, circa duecento gallerie d’arte moderna e contempotanea, la vita estetica ed estatica fibrilla anche nelle strade della city, talvolta giorno e notte. Giovani, e meno giovani, generazioni di artisti che vanno e vengono insieme ad un pubblico di apocalittici e integrati, intellettuali solitari e stralunati, flaneur alla maniera dandy, e fricchettoni dai connotati punk. Ecco l’antropocentrismo dell’arte, virato anche al femminile, è ovvio. Così un nucleo molto vivace è quello che si snoda tra la Seilerstätte e vie confinanti, zona all’interno del Ring, il che significa 1. distretto di Vienna, ovvero pieno centro storico.

Seilerstätte è il nome sotto cui un gruppetto di gallerie si è dato una agenda coordinata mediante la quale periodicamente viene programmata una serata in cui esse inaugurano simultaneamente delle mostre tenendo aperti i loro spazi fino a notte. All’iniziativa aderiscono piccole gallerie ma anche gallerie rinomate come la Krinzinger e la Lang (entrambe in Seilerstätte 16), o la potente Mario Mauroner (Weihburgasse 26).
I veri ficcanaso dell’arte poi, in questa primavera viennese ricca di promesse, avranno un bel da fare nel dare anche una sbirciata in una ottantina di atelier di artisti dislocati tra i distretti 1., 2., 3. e 20. È un’iniziativa intitolata Q202 che, svolgendosi dal 20 al 22 aprile, si pone come stimolante corollario alla Vienna Fair. Ma, come i più complicati teoremi matematici, anche qui i corollari sono ben più di uno: dal 23 al 29 una settimana di conferenze, convegni, tavole rotonde dove è prevista la partecipazione di specialisti da tutto il mondo per una vastissima gamma di temi riguardanti l’arte contemporanea. I luoghi: museo Albertina, Casa d’aste Dorotheum, MAK, MUMOK e altri. E di certo non poteva mancare un fuori orario notturno quale evento collaterale della fiera; questo appuntamento è per il 27 aprile in decine e decine di gallerie viennesi.

franco veremondi

*foto in alto: Lisa Milroy, Cherry Blossoms, 2005–2006, Öl auf Leinwand , 165.6 x 203.2 cm / 65 1/4 x 80 in, Courtesy Galerie Lelong, Zürich Copyright: Foto: Lisa Milroy


Vienna fair, Messezentrum WienNeu, dal 26 al 29 aprile, A-1021 Wien, Messeplatz 1; orario 11.00-19.00
ingresso: giornaliero € 13, on-line € 9, intero periodo € 21.50
info@messe.atwww.viennafair.at
Seilerstätte: www.seilerstaette.at
Q202: www.q202.at
ViennaArtWeek www.viennaartweek.at


[exibart]

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