Categorie: fiere e mercato

fiere_preview | Non solo Frieze

di - 16 Ottobre 2008
È un lavoro particolarissimo quello portato avanti da ArtVerona, giunta alla quarta edizione. Una fiera giovane, ambiziosa, modellata in maniera tale di fare dell’evento un’occasione espositiva. Senza dimenticare i collezionisti e la possibilità di coinvolgere le forze più sensibili di un’intera città, trascinate a portare il proprio contributo in una kermesse in cui l’aspetto commerciale – secondo le intenzioni degli organizzatori – deve andare a braccetto con quello culturale.
Farà sicuramente arricciare il naso a molti il fatto che una fiera che vuole entrare nel cuore dei collezionisti e candidarsi a sollecitare l’italico dualismo Bologna-Torino (Roma resta ancora un punto interrogativo e MiArt stenta da parecchio) si tenga negli stessi giorni di una delle più fresche rassegne continentali, Frieze a Regent’s Park, con tutti gli annessi e i connessi delle fiere satelliti, delle mostre, delle performance, delle aste e via dicendo. Eppure, se vogliamo proprio dirla tutta, potrebbe essere una mossa non rischiosa, considerato che i collezionisti del Bel Paese interessati alla gita londinese – pur da non sottovalutare – sono forse un’esigua minoranza.

Ecco così che ArtVerona reagisce scegliendosi un pubblico particolare, essenzialmente italiano, sensibile alle ultime istanze ma non necessariamente drogato dall’ultima moda. Non insomma una scelta autarchica, ma una selezione fatta proponendo le gallerie che rappresentano il sistema italiano che funziona – la cui presenza è a invito – e soprattutto sfornando un evento a misura di collezionista.
Il modello è, manco dirlo, quello di Torino, in cui la fiera dell’arte contemporanea è patrimonio della città. È questo il punto nodale su cui hanno scommesso gli organizzatori, che hanno costruito attorno alla manifestazione una vera e propria rete di eventi: dalle mostre nei padiglioni della fiera (dedicate a sculture di grande formato, alla fotografia) a quelle nei musei della città (come Castelvecchio o gli Scavi Scaligeri), e poi il Premio Aletti, visite guidate (come quella al Mart da parte della direttrice Belli) e dibattiti sul mercato, tra cui la presentazione dell’indagine Nomisma sul commercio delle opere d’arte. L’idea di fondo è, insomma, che il collezionista è il vero protagonista e che la città farà di tutto per coccolarlo. A questo si deve aggiungere che molti dei collezionisti, su segnalazione delle stesse gallerie, sono stati ospitati nella città nel weekend a carico degli organizzatori.
La scelta di questa direzione, che i bene informati imputano alla presenza a Giorgio Fasol (collezionista e membro del comitato di selezione), potrebbe essere realmente premiata, tanto più in un frangente economico come quello attuale, segnato dalla stagnazione e da una forte volatilità del mercato, per cui l’arte potrebbe diventare bene rifugio. Vedremo.
L’anno prossimo, invece, si eviterà la sovrapposizione con altre manifestazioni del settore, poiché la fiera sarà associata al Salone del design, ospitato nella città scaligera a settembre, e si tenterà di mettere insieme due settori che da lungo si osservano e si parlano, senza mai relazionarsi fino in fondo. Un’altra sfida.

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daniele capra

*foto in alto: Giuseppe Rado – Kayuga-home (particolare) – 2007 – lightbox – cm 140×100 – courtesy Galleria Annovi, Modena


dal 15 al 20 ottobre 2008
ArtVerona 2008
Verona Fiere – Padiglioni 6-7
Viale del Lavoro, 8 (zona Fiera) – 37135 Verona
Orari: giovedì ore 16-20; da venerdì a domenica ore 10.30-20; lunedì ore 10.30-15
Ingresso: intero € 15; ridotto € 5; abbonamento € 20
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0458039204; fax +39 0458015004; staff@artverona.it; www.artverona.it

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  • Mi viene il dubbio che tu abbia veramente visto questa fieretta di paese. Ma sei convinto di quello che scrivi o ti hanno costretto? O convinto diversamente...

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