Fiera milanese o Festival di Faenza? E poi la prossima settimana si riparte col Salone del Mobile. MiArt quest’anno inaugura con un leggero ritardo nel mese di aprile rispetto al 2008: dopo la vernice di giovedì sera, la fiera apre i battenti al pubblico il giorno seguente, per concludere lunedì la sua 14esima edizione. E lasciare che collezionisti e acquirenti fuggano poi il 22 a quella del mobile, che per la 48esima edizione opta ancora il nuovo quartiere fieristico di Rho.
Chi invece ha scelto la provincia di Ravenna, a Faenza parteciperà alla seconda edizione del Festival dell’Arte Contemporanea, magari tentando di gettare comunque uno sguardo agli stand di fieramilanocity. Già, perché il festival romagnolo, che quest’anno racconta
tutto sulle biennali, inaugura proprio in coincidenza con MiArt. L’appuntamento è per venerdì mattina in Piazza della Molinella, con una presentazione che interroga il sindaco di Faenza e i membri della direzione scientifica, vale a dire Carlos Basualdo, Pier Luigi Sacco e Angela Vettese. L’overdose di appuntamenti “artistico-mercantili” che passano da Venezia a Londra, da Berlino a Torino, da Sydney a New York e Atene ha suscitato l’interesse del festival che, fino a domenica, proporrà convegni e tavole rotonde a tema, affrontando i diversi punti di vista degli addetti ai lavori.
Tornando agli eventi fieristici, Roma ha da poco concluso le seconde edizioni di The Road e Art-ò, con risultati che paiono non disastrosi sul piano della partecipazione e delle vendite. Non resta dunque che attendere l’andamento di MiArt, quest’anno portavoce di un programma dai risvolti giovani e innovativi. Principale novità è la scomparsa della sezione “Anteprima”, dedicata ai giovani artisti, ora inglobata nel settore del Contemporaneo, al quale il neocuratore artistico, Giacinto Di Pietrantonio, ha dato un nuovo concept organizzativo: in sintesi, la qualità prima di tutto. Un nuovo Comitato consultivo – con nomi di galleristi quali Emi Fontana, Giangi Fonti, Epicarmo Invernizzi, Federico Luger, Francesca Minini, Mauro Nicoletti, Mimmo Scognamiglio e Giulio Tega -, ha infatti lavorato per un selettivo coinvolgimento di gallerie internazionali e non, mettendo finalmente da parte l’aspetto quantitativo.
Laura Garbarino è invece la portavoce del programma dedicato ai collezionisti, che inaugurerà i convegni presso la Sala Bolaffo con il dibattito sulle nuove firme del collezionismo sociale, in cui direttori di musei e acquirenti s’incontreranno per far luce sulle reazioni dei fruitori nell’ambito dell’arte pubblica e privata. Continuando poi con il programma degli incontri, sabato è prevista la tavola rotonda su
Turismo e creatività curata dallo Iulm, sponsor ufficiale della fiera; mentre si segnala la partecipazione di personaggi inaspettati quali Linus o lo chef Davide Oldani per
Vieni con noi a Milano, insieme a Gian Carlo Soresina,
Maurizio Galimberti e
Paolo Rosa di
Studio Azzurro.
Nel pomeriggio di sabato, da ricordare anche la presentazione dell’evento di Urban Art
Street without walls, curato da Chiara Canali e promosso dalla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. La proiezione del film
Quijote di
Mimmo Paladino è invece prevista per domenica, preceduta da una conferenza curata dalla rivista “Parallelo 42”, che vedrà protagonisti Sergio Givone, Alessandro Bergonzoni, Aldo Nove e lo stesso Paladino.
Sono solo alcuni degli appuntamenti del folto programma “colloquiale” della fiera. E mentre ci s’interroga sul futuro dell’arte contemporanea e sulla questione delle biennali, il pubblico potrà godere del nuovo impianto architettonico di
Pierluigi Cerri, grazie al quale ingresso, reception e luoghi di passaggio si trasformano in “opere d’arte”-contenitore firmate da diversi artisti ed esposte anch’esse a giudizio dell’artworld.
Ovviamente l’arte sarà protagonista non solo fra padiglioni e convegni. In occasione dell’evento
InContemporanea, sabato pomeriggio il mastodontico
Mostro di Castelvecchio di
Anna Galtarossa passeggerà tra il quartiere Sarpi e l’area della Fabbrica del Vapore, lasciando che i passanti si stupiscano per le cianfrusaglie tessili di cui è ricoperto. La Fondazione Stelline di Corso Magenta invece presenterà – oltre alla mostra dedicata a
Marinetti e alla retrospettiva di
Emilio Isgrò nella vicina Galleria del Credito Valtellinese – la collettiva
Lapis Ludica, con una selezione di quindici artisti e della loro abilità nell’arte grafica e nel disegno. Altra storia quella della Galleria Raffaella Cortese, che in occasione del Salone del Mobile indagherà gli “interni” del mondo quotidiano, da ambienti domestici a oggetti, grazie all’interpretazione personale di diversi artisti uniti nella rassegna
Living with….
In collaborazione con MiArt, l’Assessorato all’Arredo, Decoro Urbano e Verde propongono una serie di
Miraggi, che con la precedente
VB65 contribuiscono all’amplificazione delle manifestazioni artistiche in città. Se
Vanessa Beecroft inaugurava al Pac un mese fa, con
Miraggi sarà ancora possibile percorrere un particolare e suggestivo “itinerario monumentale” grazie a una serie di sculture erette appositamente nei luoghi storici di Milano, come largo Cairoli e piazza Cordusio. Un “dialogo d’arte tra fiera e città” che coinvolge nomi come
Igor Mitoraj,
Marco Cingolani e
Miroslaw Balka.
E visto che ormai si è immersi nell’arte a tutto tondo, meritano un occhio di riguardo gli undici gruppi di opere della scultrice
Magdalena Abakanowicz per la mostra
Space to experience alla Fondazione Pomodoro. Per chi si sposta da una parte all’altra con la metropolitana, si noti la Tube Gallery, nuova e inaspettata “art location” ubicata nella stazione di Loreto che, prestando la sua vetrina a happening e mostre, ospiterà le video-animazioni 3d di
Kinki Texas per la mostra
Urban Attitudes.
Quanto alle serate, sabato sera un passaggio in quel di Lambrate non può mancare: per la festa di MiArt e l’inaugurazione contestuale del Lambretto Art Project, che apre con una installazione di
Nico Vascellari. E se ancora non sono sufficienti i buoni motivi per una trasferta milanese in aprile, altre due mostre potrebbero costituire la spintarella decisiva: la grande esposizione sul Futurismo a Palazzo Reale e le spettacolari installazioni di
McCall all’Hangar Bicocca. E poi sarà tempo di confronti e valutazioni: Roma, Milano o entrambe per il 2010?
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Sono sempre stato contro le corporazioni, le massonerie, gli albi, i numeri chiusi e tutto quanto alimenti il "classismo" delegando ad alcune persone e non "al lavoro" la possibilità di far emergere il merito.
Detto ciò...visto che l'arte è fatta di "insindacabili giudizi" preferisco (e trovo più onesto e legittimo..) credere che le commissioni esaminatrici si esprimano in termini di simpatia e allora ok !
In tal senso sono contento della scrematura che è stata fatta in quest'edizione.
Riguardo al problema numerico dei partecipanti , credo basti la regola dei 5 anni minimi di operatività nel settore.
Certo, sarebbe carino se contestualmente alle grandi fiere Miart, Artissima, Artefiera, ecc. vi fossero un sorta di "mega controfiere" a far da concorrenza in un luoghi altrettanto ampi e prestigiosi. Sarebbe poi il pubblico a decretare il successo di una o dell'altra manifestazione.
e cerizza dov'è finito? SE L'è PAPPATO L'OPUS DEI
Troppo lunghi questi articoli tecnici, pieni di nomi che faranno diranno parteciperanno, di gran lunga meglio spezzarli in più articoli brevi oppure metterci un po' di anima e di grinta...io almeno non riesco a leggerli fino in fondo, capisco che siano utili all'informazione però...la grafica dovrebbe aiutare la lettura con opportuni accorgimenti