ArtBasel compie quarant’anni. “
Attualmente è considerata la più prestigiosa rassegna d’arte, grazie alla propria, peculiare modalità di selezione dei partecipanti, che prevede artisti e gallerie d’eccellenza”, ripetono entusiasti i due direttori congiunti di quest’edizione 2009, Annette Schönholzer e Marc Spiegler.
Ma capire perché ArtBasel, i servizi annessi e i programmi rimangano sempre al primo posto, leader sul mercato delle fiere mondiali dedicate all’arte, non è immediato. È d’obbligo sottolineare che gli eventi promossi in seno all’organizzazione emettono sempre segnali di ampio riverbero per quanto riguarda il livello delle presenze. Ma forse non è tutto.
Ad oggi, non basta citare come esempi la kermesse
Unlimited (sezione dedicata all’esposizione di opere più o meno monumentali di artisti contemporanei, oggi alla sua decima edizione e con un parterre che comprende
Elisabetta Benassi e
Yoshitomo Nara,
Sislej Xhafa e
Sterling Ruby,
Nedko Solakov e
Stephan Balkenhol) e la rassegna
Il Tempo del Postino (spazio nel quale un gruppo di
visual artist come
Tacita Dean,
Matthew Barney,
Olafur Eliasson,
Douglas Gordon,
Pierre Huyghe e
Anri Sala ha usato il palcoscenico del Theater Basel come lo spazio di una galleria, avendo a disposizione solamente 15 minuti di tempo ciascuno).
Un’altra ipotesi che spiega il successo di ArtBasel, seppur in tempo di crisi, è che la fiera abbia innescato un meccanismo permanente di richiamo mondiale, sistema tale da catalizzare e insediare a Basilea un sempre maggior numero di fiere satelliti. Eventi che ogni anno portano in città ulteriori artisti e galleristi, così da esaurire la copertura totale dei massimi rappresentanti del settore. Quest’anno, ad esempio, è stato accentuato lo spazio ed è stata data migliore visibilità ad ArtBasel Miami Beach. Evento che ha anticipato l’atmosfera
floridense grazie alla presenza sul campo di gallerie dedite all’art design, “invenzione” di tendenza firmata Ambra Medda, direttrice e co-fondatrice di Design Miami. Da non dimenticare, inoltre, alcuni appuntamenti ormai in gran parte immancabili come Liste, Volta, Scope, Hot Art Fair, Solo Project, Selection Art Fair. Per non citare l’intellettuale Swiss Art Award e, fra gli altri, la (piovosa) inaugurazione della retrospettiva dei fratelli
Campana al Vitra Design Museum.
Quest’anno, in particolare, Volta5 ha riservato a selezionatissime gallerie internazionali una vetrina di vendita di livello sopraffino. Ma in booth dai tagli irregolari, a causa dello speciale formato della struttura d’installazione e delle altrettanto speciali esigenze dei partecipanti alla rassegna. Sotto la cupola altissima dell’ex mercato di Basilea, infatti, sono esposti progetti speciali come
RobotBox di
Michael Salter, la scultura meccanica di
Yarisal & Kublitz che impiega all’incirca 300 lampadine per ricordare che
Forever looks so good right now o, ancora,
Flux di
Zilvinas Kempinas posto all’ingresso, che affida a due getti d’aria continua il movimento sospeso di due nastri magnetici.
A proposito d’installazioni, è da citare
You and I will be together in the end, opera del newyorkese
Reed Barrow che debutta a Scope con una nuova opera cinetico-scultorea; un lavoro che utilizza lo spazio d’ingresso del tendone ospitante come un punto d’incontro casuale tra due giganteschi anelli di fumo.
Anch’essa
fluttuante, seppur accreditata come punto di riferimento, invece, Liste 09 propone una selezione di 64 gallerie provenienti da 24 Paesi diversi, che non abbiano sulle spalle più di cinque anni d’attività. Gli stand presenti (dalla
Klerx di Milano alla
Gentil Carioca di Rio de Janeiro) utilizzano ogni interstizio, fondamenta e terrazze incluse, di uno degli spazi di archeologia industriale più caratteristici di Basilea. Una ex birreria in mattoni che, movimentata da scale a chiocciola in ghisa e inattesi piani mediani, restituisce il gusto della scoperta all’esibizione dell’arte in vendita.
Visualizza commenti
trovo la recensione inutile
Cos'era? una recensione? una notizia? un pastone?
ma ci sei stata a Basilea?
vero, sembra quasi scritto leggendo il com stampa