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23
ottobre 2009
fiere_resoconti Art Forum Berlin
fiere e mercato
Un esempio autentico e virtuoso del famigerato “fare sistema”. E intorno alla fiera si compattano tutti: dalle gallerie ai musei, passando per gli spazi non profit. Succede a Berlino, in occasione di Art Forum...
L’unione fa la forza, ed ecco che la fiera internazionale Art
Forum Berlin,
alla sua 14esima edizione, si sdoppia e unisce le forze con ABC – Art Berlin
Contemporary: oltre
sessanta le gallerie private in città ad aprire le porte a settembre, per un
totale di più di cento artisti che presentano progetti e idee per spazi
pubblici e privati. Anche l’Hamburger Bahnhof e la Neue Nationalgalerie aprono
per la stagione autunnale, e si accodano il KW Institute for Contemporary Art,
la Haus der Kulturen, l’Accademia delle Belle Arti e tanti altri spazi
pubblici.
È questo il clima da grande evento che si è respirato a
Berlino nei giorni della fiera, dove si fa davvero sistema e la riconosciuta
capacità organizzativa teutonica salta subito agli occhi.
La fiera consta di tre padiglioni, per un totale di 130
gallerie, suddivise nelle sezioni Galerie, Focus e Plein air. Dopo una selezione su oltre trecento richieste, il
comitato ha suddiviso le “leading galleries” reputate più aderenti al programma
e provenienti da venti diverse nazioni.
La quota italiana si difende bene con nomi come Perugi
di Padova, che presenta in anteprima la nuova serie di lavori del giovane Alex
Bellan, e S.A.L.E.S.
di Roma che, fra gli altri, espone superbi disegni di Charles Avery. Ma ci sono anche Franco
Soffiantino da Torino e Zero… da Milano.
Nel settore Focus sono presenti Gentili di Prato, Pianissimo
di Milano e Artericambi di Verona. Chiacchierato ma anche molto ben
recensito sui quotidiani locali l’artista della scuderia Artericambi Giovanni
Morbin, per esser
rimasto per ben dodici ore, presso lo stand della galleria veronese, chiuso in
una scatola bianca. Spuntava solo la testa, fasciata con una calza color carne.
Le voci ufficiali parlano di 40mila presenze, anche se il
sole e la temperatura ancora estiva hanno forse frenato i meno appassionati. E
la crisi? La crisi c’è e si vede: lavori prudenti, alcuni dei quali già
abbondantemente esposti in altre fiere, rari i bollini rossi, adrenalina molto
bassa e soprattutto pochi i fuochi d’artificio americani, decisamente sotto
tono rispetto al solito.
Fra i più interessanti provenienti da oltre oceano, è
senz’altro da citare il “solo-stand” della newyorchese Spencer Brownstone,
dedicato al lituano Zilvinas Kempinas, che già aveva stupito a Volta 5 a Basilea con il lavoro
cinetico Flux.
Una costellazione di belle fotografie riempie invece le pareti dello stand
della galleria tedesca Barbara Gross: sono scatti della spagnola Alicia
Framis, da vedere
prossimamente a Monaco in occasione della sua personale.
La novità più intrigante? Il premio per le associazioni
non profit che si occupano d’arte contemporanea. Quest’anno se l’è aggiudicato
la Voltaire di Londra, per aver supportato i giovani artisti negli
ultimi quindici anni.
Anche il settore Plein Air è una novità: una piattaforma
ideale per presentare in esterno, proprio dietro il Palais am Funkturm,
installazioni e sculture di artisti internazionali quali Robert Barry, Dora Garcia, Michael Kienzer, Thomas Kiesewetter, Meuser, Wilhelm Mundt, Ernesto Neto, Claus Richter, Gerwald Rockenschaub ed Erik von Lieshout.
Forum Berlin,
alla sua 14esima edizione, si sdoppia e unisce le forze con ABC – Art Berlin
Contemporary: oltre
sessanta le gallerie private in città ad aprire le porte a settembre, per un
totale di più di cento artisti che presentano progetti e idee per spazi
pubblici e privati. Anche l’Hamburger Bahnhof e la Neue Nationalgalerie aprono
per la stagione autunnale, e si accodano il KW Institute for Contemporary Art,
la Haus der Kulturen, l’Accademia delle Belle Arti e tanti altri spazi
pubblici.
È questo il clima da grande evento che si è respirato a
Berlino nei giorni della fiera, dove si fa davvero sistema e la riconosciuta
capacità organizzativa teutonica salta subito agli occhi.
La fiera consta di tre padiglioni, per un totale di 130
gallerie, suddivise nelle sezioni Galerie, Focus e Plein air. Dopo una selezione su oltre trecento richieste, il
comitato ha suddiviso le “leading galleries” reputate più aderenti al programma
e provenienti da venti diverse nazioni.
La quota italiana si difende bene con nomi come Perugi
di Padova, che presenta in anteprima la nuova serie di lavori del giovane Alex
Bellan, e S.A.L.E.S.
di Roma che, fra gli altri, espone superbi disegni di Charles Avery. Ma ci sono anche Franco
Soffiantino da Torino e Zero… da Milano.
Nel settore Focus sono presenti Gentili di Prato, Pianissimo
di Milano e Artericambi di Verona. Chiacchierato ma anche molto ben
recensito sui quotidiani locali l’artista della scuderia Artericambi Giovanni
Morbin, per esser
rimasto per ben dodici ore, presso lo stand della galleria veronese, chiuso in
una scatola bianca. Spuntava solo la testa, fasciata con una calza color carne.
Le voci ufficiali parlano di 40mila presenze, anche se il
sole e la temperatura ancora estiva hanno forse frenato i meno appassionati. E
la crisi? La crisi c’è e si vede: lavori prudenti, alcuni dei quali già
abbondantemente esposti in altre fiere, rari i bollini rossi, adrenalina molto
bassa e soprattutto pochi i fuochi d’artificio americani, decisamente sotto
tono rispetto al solito.
Fra i più interessanti provenienti da oltre oceano, è
senz’altro da citare il “solo-stand” della newyorchese Spencer Brownstone,
dedicato al lituano Zilvinas Kempinas, che già aveva stupito a Volta 5 a Basilea con il lavoro
cinetico Flux.
Una costellazione di belle fotografie riempie invece le pareti dello stand
della galleria tedesca Barbara Gross: sono scatti della spagnola Alicia
Framis, da vedere
prossimamente a Monaco in occasione della sua personale.
La novità più intrigante? Il premio per le associazioni
non profit che si occupano d’arte contemporanea. Quest’anno se l’è aggiudicato
la Voltaire di Londra, per aver supportato i giovani artisti negli
ultimi quindici anni.
Anche il settore Plein Air è una novità: una piattaforma
ideale per presentare in esterno, proprio dietro il Palais am Funkturm,
installazioni e sculture di artisti internazionali quali Robert Barry, Dora Garcia, Michael Kienzer, Thomas Kiesewetter, Meuser, Wilhelm Mundt, Ernesto Neto, Claus Richter, Gerwald Rockenschaub ed Erik von Lieshout.
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L’affaire
Morbin
dal 23 al 27 settembre 2009
Art Forum Berlin. Die Internationale Kunstmesse
Messe Berlin
Messedamm, 22 – 14055 Berlin
Info: art@messe-berlin.de; www.art-forum-berlin.de
[exibart]