Giunta ormai alla settima edizione ritorna la Fiera dell’oggettistica museale, appuntamento imprescindibile dal 1996 per i professionisti dell’arte.
Museum Expressions raccoglie nella sua tre giorni parigina più di 200 espositori internazionali, che possiamo dividere sinteticamente in quattro gruppi, che vanno dai musei che hanno realizzato e commercializzano proprie linee di oggetti (normalmente riproducenti le opere delle proprie collezioni), ai produttori (dall’artigiano alle più o meno grandi industrie), anch’essi realizzatori di oggettistica ispirata in tutto o in parte a opere d’arte, ma che più spesso propongono ideazioni che vanno oltre una diligente ricopiatura di opere custodite nei musei, trovando ispirazione anche in siti o monumenti o epoche storiche; poi i distributori che desiderano diffondere la commercializzazione dei prodotti artistici del loro campionario, ed infine i fornitori di servizi, presenti in maniera sempre più importante nel settore artistico (specie per quanto riguarda le applicazioni informatiche e multimediali).
Il più importante appuntamento europeo per chi opera nel settore è dunque una vetrina professionale che però tende ad andare oltre, indirizzandosi non solo ai professionisti del settore ma anche a chi volesse rendersi conto di che cosa si può inventare, realizzare e commercializzare in questo campo.
Parallelamente al Salone si svolgono tre giornate di seminari, dedicati a temi quali le modalità di sviluppo della qualità dell’accoglienza o la diversificazione dell’offerta ai differenti “pubblici”: di particolare interesse l’annunciato incontro sulla creazione e distribuzione di prodotti derivati su licenza (venerdi 11 gennaio alle 12.00)
Quest’anno il Salone focalizza la sua attenzione sui prodotti derivati dal mondo della moda e del costume, degli accessori e del tessile in generale.
Numerosi come l’anno scorso, gli stands delle istituzioni museali europee più attive nel settore (ad esempio la British Museum Company, la Fundaciò Joan Mirò e il Van Gogh Museum). Fra gli italiani da segnalare ancora una volta la presenza di Illy Caffè, sponsor tecnico già dallo scorso anno, di Made in Museum e delle Regioni Lazio, Piemonte e Umbria.
L’anno scorso i visitatori sono stati circa 5000, di cui due quinti non provenienti dalla Francia: fra i visitatori stranieri gli italiani sono stati quelli più numerosi, oltre il 20%.
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Negli scorsi anni (Museum Expressions è alla settima edizione come ho scritto) devo dire che le edizioni non sono state tutte allo stesso livello, ma è comunque un appuntamento sempre più importante.
Ovviamente l'edizione di quest'anno non l'ho ancora vista in quanto la Fiera comincia domani: da domani sarò a Parigi e prometto ai lettori di Exibart un attento reportage a commento della visita.
Ci sei andato perchè eri lì per caso?! Sono curiosa...e ti è piaciuto?!? Che cosa ti è rimasto come "bagaglio" culturale, se non sono troppo curiosa?!
Ringrazio i redattori di exibart per la loro scrupolosa attenzione!!!