Dopo la bolognese ArteFiera, e prima della novembrina Artissima di Torino, gli occhi del mondo dell’arte sono puntati, questo fine settimana, sul MiArt 2002, la settima edizione della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, un evento che nasce per riflettere e fare il punto sullo status quo dell’arte, capace però anche di indicare possibili, importanti ed innovative linee di sviluppo futuro.
Le cifre: classicamente suddivisa nei settori Moderno, Contemporaneo e Anteprima – lo spazio dedicato alle gallerie di ricerca che raccolgono artisti under 35 con opere e installazioni di valore non superiore ai 5.500 € – MiArt 2002 presenta al pubblico ben 213 gallerie, di cui 38 estere, contro le 176 della passata edizione: un piccolo universo fatto di artisti, galleristi, critici d’arte, aperto ed accessibile anche agli appassionati o ai semplici curiosi, e capace di coinvolgere oltre 30.000 persone.
Una delle motivazioni più forti che rendono unica quest’edizione sta nel deciso richiamo alla manualità, al “fare” dell’artista, in un mondo oggi orientato piuttosto verso i media virtuali. E proprio in questa direzione si pone Materiale e Virtuale, il progetto realizzato da Daniela Palazzoli che si compone di due mostre collaterali dedicate a Fausto Melotti (1901 – 1986) e Fulvio Bianconi (1915 – 1996). Il primo rappresenta uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo italiano, abile sperimentatore di materiali; il secondo è stato invece uno dei migliori maestri vetrai novecenteschi: una sorta di invito, rivolto agli artisti contemporanei, per ritornare a lavorare con materiali “inusuali” – per i nostri giorni – come il vetro e la ceramica.
Ecco il perché della presenza di un nutrito drappello di gallerie che si sono specializzate nell’arte vetraria: Blanchaert – Milano – che espone i lavori di Ritsue Mishima, e Caterina Tognon – Bergamo e Venezia -, con le opere diSilvia Levenson e di Stanislav Libenský-Jaroslava Brychtová. La mostra di Koen Vanmechelen La gallina cosmopolita all’interno dello spazio di Berengo Fine Arts/Murano-Venezia e la personale di Giorgio Vigna Fuochi d’acqua, con opere in vetro realizzate da Venini per la galleria 1000 Eventi di Milano completano questa piccola, ma significativa, “fiera nella fiera”.
Altri eventi: l’esposizione delle fotografie che Fabrizio Garghetti scattò nel 1987 durante la realizzazione de L’ultima cena di Andy Warhol al Palazzo delle Stelline di Milano; la partecipazione della BMW con le art car di Alexander Calder, Roy Lichtenstein e Frank Stella.
Concludono il programma del MiArt 2002 una serie di incontri presso la zona ristorante del padiglione 1, trasformata per le occasioni in una sorta di “caffè letterario”: venerdì 3 maggio alle ore 15.30 si terrà una conversazione moderata dal critico d’arte ed esperto di economia dell’arte Alberto Fiz sui temi che riguardano l’arte e la legislazione in materia; sabato 4 maggio alle ore 17.00, Achille Bonito Oliva, Sergio Risaliti e alcuni collezionisti e galleristi italiani discuteranno sul tema Una storia internazionale: il collezionismo privato italiano; domenica 5 maggio alle ore 17.00, Chiacchierata intorno all’arte contemporanea con i curatori Roberto Pinto e Laura Garbarino ed i giovani artisti della mostra Assab One, in corso presso l’ex spazio industriale delle Grafiche Editoriali Ambrosiane.
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Riccardo Belotti
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Miart, la fiera che ambisce a diventare il maggior evento di mercato d'Italia, che si tiene nella città più europea del bel paese, in quella che vanta il maggior numero di gallerie in Europa... NON HA UNO STRACCIO DI SITO INTERNET! Cose che neppure la sagra del fungo di Scandicci... vergogna! Si saranno spesi tutti i soldi in tartine per l'inaugurazione?
Hola Hola
Io non sono a Milano, sono sulle calde spiagge catalane, peró credo valga la pena di vedere i lavori di Simone Lucietti...
Speriamo che anche in Italia arrivi presto una fiera di dimensioni realmente internazionali.
A presto.Sil
e che tartine !