07 dicembre 2001

opinioni Culturalia 2, la conferma

 
Dai sistemi museali alle degustazioni d’arte, dal cinema ai convegni sui nuovi sistemi d’accoglienza, dai servizi culturali all’editoria ed alla realtà virtuale. A Roma si conclude stasera la seconda edizione di Culturalia Salone dei Beni Culturali: Exibart ha il suo stand...

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Inaugurerà domani alla presenza del sindaco di Roma Walter Veltroni e del Ministro dei Beni Culturali Giuliano Urbani la seconda edizione di Culturalia, salone romano sulla valorizzazione e lo sviluppo dei beni culturali organizzato da Federculture e dal Gioco del Lotto.
Sistemi museali, editoria, net economy, information technology, nuovi sistemi di accoglienza, merchandising, formazione sono i servizi culturali che, se ben gestiti, delineano il nuovo modo di coniugare economia e cultura. Culturalia è la sede privilegiata per conoscere e farsi conoscere, l’evento italiano che si sta affermando come il principale appuntamento del settore, destinato a diventare sempre più un centro di confronto e di riferimento per le amministrazioni pubbliche, il mondo dell’impresa culturale e il terzo settore. In questo senso Culturalia va a prendere il posto al purtroppo decadente BB CC Expo di Venezia, sempre più orientato ad assumere un respiro panveneto e localistico.
Culturalia non sarà solo economia e musei. Non mancheranno le degustazioni (nello stand dell’Enoteca Italiana sono già annunciate quelle di vino, olio e formaggio), una mostra di grandi artisti contemporanei sul rapporto arte/cibo, le proiezioni cinematografiche riunite nella sezione CineCult che presenterà alcune anteprime, trailer e backstage; ci saranno poi decine di seminari, laboratori, incontri e convegni per cercare di capire come si tutelano, si sviluppano e si fanno rendere i beni culturali.
Tra gli espositori segnaliamo il Ministero degli Affari Esteri presente con un progetto relativo al Museo di Arte Contemporanea a Sarajevo di Renzo Piano (all’iniziativa parteciperà anche l’artista Michelangelo Pistoletto); gli stand austriaci, del Museum Quartier di Vienna, saranno gli ospiti d’onore della rassegna assieme a quelli marocchini presenti con l’artigianato tipico e le tradizioni culturali nordafricane; il MAN, attivissimo museo d’arte contemporanea che propone i nuovi linguaggi creativi in una città inconsueta e ‘fuori dal giro’ come Nuoro.
Gli stand saranno comunque tantissimi per una manifestazione di questo tipo (150 espositori) e i visitatori previsti 30mila (furono 8mila lo scorso anno).
Se ancora non siete convinti e volete un altro motivo per venire a Culturalia sappiate che Exibart ha il suo stand: venite a trovarci!

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massimiliano tonelli


Consorzio Culturalia, Tel. +39 6 36004397 Fax +39 6 36005450 e-mail: info@saloneculturalia.com; www.saloneculturalia.com
Culturalia si tiene alla Fiera di Roma, Via Cristoforo Colombo. Sab e dom 9,30/20,30. Lun e mart 9,30/19,30. Biglietto lire 10.000. Per informazioni, da sabato, tel: 06517838912


[exibart]

4 Commenti

  1. Ma al posto di perdere tempo ad allestire inutili stand in giro per l’Italia, perchè non vi mettete a recensire le mostre? Continuo a consultare la pagina di Milano da tre settimane, ma non trovo quello che mi serve e ormai dispero. Quando pensate di mettere on-line le recensioni delle mostre di Dresser e sul Romanticismo storico? Solo per citarne due. E diamoci una mossa! Non è possibile vi siete dimenticati degli spazi istituzionali di Milano? Mi sa che mi andrò a cercare le informazioni da un’altra parte, a meno che voi… Comunque se proprio non potete fare a meno di pagare delle hostess per le Fiere…Verrò a vederle…

  2. Cara Anna, all’inizio pensavo fossi ammattita. Poi, dopo aver letto questo commento sulle hostess, ho capito che non sei tu la persona che firma. L’uomo che fa queste cose è veramente squallido.

  3. Vai in Fiera a Roma e poi mi dici che non trovi due minuti di tempo per venire a Cremona da me? Ovviamente scherzo! E’ appena partita la campagna: “E’ ora di finirla! Lasciate Anna al suo lavoro!”. Se leggi (ma lo credo impossibile), ci vediamo domani. E un saluto ai fantasiosi redattori di Exibart.

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