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opinioni L’arte è ovunque: Museum Expressions 2002
fiere e mercato
Come ogni anno riportiamo pensieri sparsi sul Salone parigino, il più importante in Europa nel settore dell’oggettistica culturale e del marchandising museale. Fra novità esilaranti e qualche assenza di grido...
di Franco Melis
Come promesso ai lettori di Exibart, “alla fine della fiera”, eccoci a fare un bilancio della settima edizione di Museum Expressions, salone professionale per eccellenza dell’oggettistica museale.
Nella sua tre giorni parigina Museum Expressions ha accolto al Palazzo dei Congressi di Porte Maillot più di 5000 visitatori che hanno potuto analizzare le novità di oltre duecento espositori internazionali fra musei, produttori, distributori e fornitori di quelli che i francesi chiamano “oggetti derivati”.
Difficile relazionarvi esaustivamente sulle tipologie degli oggetti: possiamo dire che ormai non ci sono più limiti o freni alla fantasia di chi progetta questi prodotti e quindi abbiamo potuto vedere l’arte riprodotta non più solo su cartoline, poster e magliette, ma anche su ogni tipo di indumento, come ad esempio i grembiuli da cucina, o di oggetto, quali doppi metri pieghevoli da muratore, fiaschette da tasca per superalcolici (ma chi le usa oggi?) o addirittura sui cioccolatini (ottimi, fra l’altro!).
Fra gli stand più interessanti la palma va sicuramente a quello della British Museum Company, società che commercializza gli oggetti realizzati a partire dalle ricchissime collezioni dell’omonimo museo londinese, non a caso posizionata in un ampio stand in posizione baricentrica al Salone e che prendeva il posto del grande assente, la Réunion des Musée Nationaux francese, cioè il gruppo che produce e commercializza prodotti a stampa ed oggettistica per tutti i musei nazionali francesi e che, in molti paesi europei (fra cui anche l’Italia) gestisce diversi prestigiosi punti vendita.
Un altro espositore interessante, con un rapporto qualitativo degli oggetti esposti inversamente proporzionale alla dimensione dello stand era il parigino Museo Rodin, che, non a caso, ha vinto il premio di una giuria professionale come miglior stand.
Durante il Salone, come sempre, si sono svolte anche tre giornate di seminari, dedicate a temi che quest’anno si sono concentrati soprattutto sul mondo del tessile e della moda con incontri con e fra professionisti di questi settori.
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Museum Expression 2001
franco melis
visitata il 10-12.I.2002
Ulteriori informazioni e statistiche (in francese o inglese) al sito ufficiale www.museum-expressions.tm.fr
[exibart]