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Tra emergenza e trasgressione: il docufilm su Emilio Vedova arriva ad Artecinema
Film e serie tv
Il docu-film su Emilio Vedova torna disponibile alla visione grazie ad Artecinema, che lo include nel programma messo a punto in occasione del 25mo anniversario della rassegna napoletana dedicata ai film d’arte e d’artista, curata da Laura Trisorio. Uomo che vive il suo tempo, nel suo tempo, Emilio Vedova (1919-2006) non necessita di presentazioni. Il suo lavoro sul contemporaneo, di costante impegno, gli vasle il Leone d’Oro alla carriera nel 1997.
Il docu-film
Realizzato da Twin Studio per la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, il docu-film consente di ricostruire il percorso personale dell’artista a partire dagli esordi. Attraverso le sue stesse Pagine di diario, lette da Toni Servillo negli spazi dei Magazzini del Sale della Fondazione Vedova di Venezia, sono ripercorsi gli spazi “inquieti” del pittore. Dai primi tempi di impegno artistico, con lo sguardo rivolto ad antichi riferimenti quali Tiziano, Tintoretto e Tiepolo, all’impegno attivo della Resistenza, fino all’incontro con Peggy Guggenheim, alle adunanze al Caffè dell’Angelo e all’incontro con Annabianca, compagna di vita.
La sua produzione viene commentata da amici, curatori e collaboratori come Germano Celant, Karole Vail, Luca Massimo Barbero, Alfredo Bianchini, Georg Baselitz, Renzo Piano, Gabriella Belli, Fabrizio Gazzari, mentre lo stesso Emilio Vedova ci guida attraverso la sua opera grazie a rari materiali d’archivio.
Emilio Vedova. L’artista, l’opera
Emilio Vedova, artista pienamente impegnato, traccia con la sua opera un segno di denuncia incondizionata del proprio tempo, una resistenza che si esplica attraverso una furia produttiva che ha rari eguali. I suoi spazi inquieti rivelano i termini di un gesto istintivo, eppure cosciente. La sua produzione anarchica, informale, contraddistinta dalla pennellata forte, rivela la tensione di un linguaggio che valica i limiti convenzionali ed esce fuori dal suo spazio. È questo il senso dei suoi Plurimi: insieme ai Tondi sono simbolo di una produzione di “emergenza” e “trasgressione” – per utilizzare i termini dell’artista – che non smette di essere contemporanea.
Dal centenario della nascita dell’artista a prospettive future
Il docu-film, diretto da Tomaso Pessina, è stato realizzato nel 2019, anno del centenario della nascita di Emilio Vedova che ha visto la realizzazione di numerose manifestazioni legate all’artista, come la retrospettiva chiusa lo scorso febbraio al Palazzo Reale di Milano o la mostra curata da Georg Baselitz proprio alla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, con la serie di grandi tele in bianco e nero che nel docu-film fanno da sfondo alle letture di Toni Servillo. Il documentario Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio, presentato per la prima volta alla 76ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è stato selezionato tra i finalisti agli ultimi Nastri d’Argento.
Oggi, Emilio Vedova è considerato uno dei maggiori artisti del Novecento. Lo scorso agosto il Museo del Novecento di Milano ha annunciato che prossimamente nuove opere di Emilio Vedova arricchiranno la sezione del Museo che va dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, mentre lo scorso luglio la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova ha fatto sapere che presto nascerà un nuovo museo dedicato all’artista.
Il documentario Emilio Vedova – Dalla parte del naufragio è disponibile online su artecinema.com, fino al 19 ottobre.