Si chiama “Oltre il mare” ed è il film documentario realizzato da Sanofi insieme a WALCE Onlus – Women Against Lung Cancer in Europe, partner del progetto e a RUFA – Rome University of Fine Arts, l’Accademia di Belle Arti di Roma. Una pellicola che punta i riflettori sul delicato tema del tumore al polmone attraverso uno stile narrativo inconsueto e punti di vista originali, personali, veri.
Il tumore al polmone è ancora oggi una delle forme di cancro più aggressive, fortemente legata al fattore di rischio primario, il fumo, e colpisce ogni anno 2 milioni di persone in tutto il mondo, con oltre 43mila diagnosi solo in Italia nel 2022.
Da qui l’importanza di iniziative di sensibilizzazione sulle corrette abitudini e sulla prevenzione volte a incentivare la diagnosi precoce, fattore dirimente nell’evoluzione della malattia. È così che nascono racconti come questo, che utilizza lo strumento del film-documentario per mostrare come questa patologia impatti sulla vita quotidiana di chi ne soffre e di chi gli è accanto, aprendo una preziosa ed intima finestra sul mondo di Aldo, Carlotta e Roberto, i tre protagonisti della pellicola.
Tre esperienze, tre percorsi, tre vite diverse ma simili, che a un certo punto hanno dovuto fare inevitabilmente spazio a incertezze, paure e speranze. “Oltre il mare” racconta come il tumore al polmone sia entrato prepotentemente nella vita di Aldo e Roberto – tutt’ora affetti dalla patologia – e Carlotta che, sebbene ne sia guarita, testimonia come un avvenimento del genere non possa mai veramente smettere di influenzare ogni parte della propria esistenza.
“Oltre il mare” dà, inoltre, voce anche a coloro che vivono ogni passo della malattia insieme ai tre protagonisti: i loro caregiver, che offrono il proprio supporto e vivono anche sulla propria pelle l’impatto del tumore di una persona cara. Molto spesso sono i familiari; a volte sono le associazioni dei pazienti. Come WALCE Onlus, l’Associazione partner del docufilm, che dal 2006 supporta persone con tumore al polmone e le loro famiglie.
Per raccontare al meglio queste tre storie, Sanofi si è affidata alle professionali mani di RUFA, che ha dato vita a una troupe costituita da alcuni dei talenti più promettenti fra quelli che hanno recentemente concluso il proprio percorso universitario. Questa scelta è stata presa al fine di riuscire a raccontare un tema così complesso e delicato attraverso un occhio diverso, capace di cogliere sfumature peculiari e offrire una prospettiva inedita sulla convivenza con la malattia.
Nonostante negli ultimi vent’anni si siano susseguite numerose campagne informative, di sensibilizzazione e di educazione alla prevenzione e si sia assistito a una flessione dell’incidenza di questa patologia e anche della mortalità, il tumore al polmone rimane ancora una delle prime cause di morte per cancro nel mondo. Attraverso questa iniziativa, Sanofi ribadisce il proprio supporto verso tutti coloro che affrontano questa complessa patologia e i loro cari. Un supporto che si esplicita non solo tramite la propria ricerca e lo sviluppo di terapie mirate, alcune in collaborazione con la biotech americana Regeneron, ma anche contribuendo a diffondere informazioni utili e approfondite sulla patologia e su come sia conviverci e affrontarla nella quotidianità.
Love Dart, la mostra personale di Wang Haiyang aperta fino all'8 settembre, fa parte di una serie di tre personali…
Donata allo Stato la casa di Roma in cui Pier Paolo Pasolini visse tra il 1951 e il 1954: qui…
Si è spento a 73 anni Sergio Ragalzi, uno dei protagonisti della scena artistica torinese e non solo: dagli anni…
Dagli esordi “Superflat” con Takashi Murakami all’attivismo dopo l'incidente nucleare di Fukushima: l’ampia retrospettiva è un viaggio evocativo attraverso quattro…
Nel 2022, la casa d'aste vendeva la sua collezione d'arte per $ 1,6 miliardi. Quest'autunno il filantropo e co-fondatore di…
L’arte contemporanea in dialogo con la musica, per la nuova edizione del Lerici Festival: in mostra, una serie di opere…