Nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato presentato lunedì, 7 settembre, alle 22.15, nella Sala Giardino, il cortometraggio Revenge Room, diretto da Diego Botta e prodotto da One More Pictures e Rai Cinema. Tra gli interpreti: Eleonora Gaggero, Luca Chikovani, Manuela Morabito, Violante Placido, con la partecipazione straordinaria di Alessio Boni. La particolarità del progetto è anche nella traccia musicale che accompagna la storia: si tratta, infatti, del brano Sogni d’oro e di platino di Baby K, super ospite a Venezia.
Revenge Room è un progetto transmediale innovativo, pensato per parlare a spettatori di target diversi, in particolare Generazione Z, Millennials e genitori. È una storia dalla forte valenza sociale che prende vita attraverso contenuti diversi, ognuno pensato per un differente canale di distribuzione. L’intera pellicola è stata realizzata non solo come un cortometraggio lineare, disponibile in contemporanea anche su RaiPlay, ma anche come un modello di Virtual Reality 360°, sotto la direzione di Gennaro Coppola, in presentazione a settembre a Roma nell’ampio programma di Videocittà, il Festival della Visione, e in contemporanea sulla App Rai Cinema Channel VR.
Ma non è tutto, la propensione innovativa del film si completa con un video mapping narrativo realizzato da un gruppo di studenti e docenti RUFA – Rome University of Fine Arts in collaborazione con la società di VFX Direct 2 BRAIN. La visione di questi specifico segmento avrà luogo in autunno, in una piazza di Roma, nell’ambito di un evento legato al revenge porn, tema centrale del progetto.
Al centro della trama, una giovane donna, Federica, rinchiusa nella sua camera da letto con decine di messaggi provocatori e volgari da sconosciuti che arrivano sul suo smartphone. Il suo fidanzato, Davide, si risveglia in una stanza con un estraneo, Saul, e non capisce cosa succedendo. Federica e Davide erano innamorati. In 15 minuti devono affrontare il loro peggiore incubo.
La sceneggiatura del corto, scritta da Alessandro Diele, ha già vinto la seconda edizione del contest “La realtà che non esiste” (l’anno scorso è stato presentato Happy Birthday con Terry Gilliam e Achille Lauro). Lo script è stato scelto da una giuria composta da Francesco Rutelli, presidente Anica e Festival Videocittà, Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, Manuela Cacciamani, produttrice cinematografica & multimedia, Gennaro Coppola, CEO & Innovation strategist di Axed Group, Alberto Luna, senior partner di Talent Garden, Fabio Mongelli, direttore RUFA, Carlo Rodomonti, responsabile marketing strategico e digital di Rai Cinema.
La storia affronta una tematica di grande attualità, il revenge porn (“vendetta porno”): la diffusione sul web, con sistemi di messaggistica online di immagini e video privati a sfondo sessuale a scopi vendicativi e senza il consenso della persona ritratta. Un recente studio della European Women’s Lobby stima che negli Stati Uniti una persona su 25 è stata vittima di revenge porn, nel Regno Unito e in Australia una persona su 3 e in Europa circa 9 milioni di ragazze hanno subito una qualche forma di violenza online prima dei 15 anni. In Italia la legge contro il reato di revenge porn è stata introdotta un anno fa, nel 2019.
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