È stato rilasciato da Sony Pictures Classics il primo trailer del suo prossimo documentario, “The Lost Leonardo”, diretto da Andreas Koefoed, che ha debuttato il mese scorso al Tribeca Film Festival e uscirà nelle sale di New York e Los Angeles il 13 agosto. Il film-documentario ripercorre l’incredibile vicenda che vede protagonista il “Salvator Mundi”, un dipinto, che ha affascinato il mondo intero, la cui riscoperta è avvenuta nel 2005 per poi essere acquistato per $ 1.175 in una casa d’aste di New Orleans. Ciò che portò l’attenzione internazionale a rivolgere lo sguardo verso questo dipinto sono state le affermazioni riportate durante il restauro riguardo la paternità del celebre Leonardo Da Vinci.
Due commercianti d’arte statunitensi hanno dato una possibilità al dipinto, credendo che potesse essere un capolavoro perduto, forse addirittura uno di Leonardo stesso.
«Ci sono solo circa 15 Leonardo conosciuti», dice Alexander Parish, uno dei mercanti d’arte responsabili della riscoperta, nel trailer. «Dire che ho trovato un quadro come questo è così inverosimile che si fa solo la figura dello sciocco». Tale dichiarazione e l’intricato dibattito sulla sua veridicità che ne è conseguito, alla fine sono riuscite ad innalzare il valore del dell’opera a vere e proprie vette astronomiche. Il dipinto è stato messo all’asta da Christie’s nel 2017 ed è stato venduto per una cifra pari a 450 milioni di dollari, divenendo in questo modo il dipinto più prezioso mai venduto. Non è quindi un mistero che questa storia abbia dell’incredibile, affermazione rilanciata perfino dalla voce di un commentatore all’interno del trailer di “The Lost Leonardo”: «Questa è la storia più improbabile che sia mai accaduta nel mercato dell’arte».
Al centro del dibattito riguardo l’attribuzione dell’opera si trova la restauratrice Dianne Dwyer Modestini, la quale ha concluso che il dipinto non può che essere l’originale sottolineando che: «Nessuno avrebbe potuto dipingere questa opera tranne Leonardo». Tuttavia nonostante il parere della restauratrice che si è occupata dell’opera, il trailer riporta voci di accordo e rigetto riguardo all’affermazione di Modestini: ciò non toglie che il dibattito che ha ruotato per lungo tempo attorno alla sua attribuzione abbia riscosso un enorme impatto sul prezzo del dipinto. Da lì, Koefoed traccia l’ascesa del valore del dipinto, dal suo restauro alla sua vendita da record quattro anni fa. Un’attenzione speciale è dedicata a tutti gli intrighi che continuano a circondare il dipinto, in particolare da parte dei critici che pensano che il restauro sia andato troppo lontano, o che ci siano motivi più nefasti in gioco. Gli eventi di cui questo discusso dipinto è protagonista si fanno ancora più interessanti quando vengono tirate in ballo questioni di potere e di politica mondiale: «Ogni volta che sono coinvolti molti soldi, il mondo diventa un mucchio di vermi intrecciati», sostiene un commentatore, spiegando il circo mediatico che ne è seguito, e le misteriose circostanze intorno alla sua vendita finale. La storia ha davvero dell’incredibile e il documentario promette di esaminarla da tutte le angolazioni, attirando una schiera internazionale di esperti e testimoni.
Una cosa è certa: l’interesse per Leonardo sta aumentando. Sono stati da poco pubblicati da due storici, Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, i risultati di un progetto di ricerca durato anni e incentrato sull’albero genealogico di Leonardo, rivelando che l’artista ha almeno 14 parenti viventi, segnando un grande passo nel sequenziamento del DNA del pittore più discusso al mondo. Inoltre, la casa d’aste Christie’s di Londra ha recentemente proposto un disegno del maestro rinascimentale, intitolato Testa di orso, venduto a poco meno di 9 milioni di sterline.
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