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IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design, nasce a Torino nel 1978 e «oggi rappresenta uno dei principali poli dell’alta formazione in Italia e in Europa. Grazie alla partnership con AD Education (leader in Francia tra le realtà private legate all’insegnamento del design e delle arti applicate), IAAD è parte di un network che conta 13 scuole, 36 sedi (4 in Italia, 3 in Spagna, 3 in Germania e 26 in Francia), 15.400 studenti, 1.000 docenti e un sistema didattico integrato composto da oltre 130 corsi suddivisi fra percorsi triennali e Master», ha ricordato l’istituto.
IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design partecipa al Fuorisalone 2021 negli spazi di BASE e presenta con l’installazione States of Imagination «la prima tappa del progetto di ridefinizione dei propri valori. Un percorso corale realizzato grazie al contributo della propria Community che IAAD intende condividere con i visitatori. Dall’autunno 2020, IAAD con i suoi 1300 studenti, 230 docenti e 2000 alumni è entrata a far parte dell’ecosistema di AD Education, Gruppo francese leader nella formazione di alto livello nei settori del design e delle arti applicate», ha proseguito l’istituto.
«La nuova partnership con AD Education, segna l’inizio di una rinnovata visione progettuale per IAAD, contraddistinta dalla volontà di ampliare i propri orizzonti e trasformarsi da Scuola di Design in vera e propria Comunità di Design: aperta, multiculturale e fonte di ispirazione. IAAD intende porsi come punto di riferimento in questo settore grazie all’appartenenza ad un Gruppo con un forte radicamento nel cuore dell’Europa», ha affermato il nuovo Direttore Alessandro Colombo.
«Da questo percorso di rinnovamento della propria identità, nasce il progetto “States of imagination” esposto al Fuorisalone, realizzato attraverso la raccolta di una serie di contributi ideati dalla Community IAAD, che invita il pubblico in visita a fruire e ad arricchire l’istallazione, immaginando i modi in cui le persone vivranno gli ambienti nel 2031 e delineando un futuro dove l’immaginazione diventa una risorsa fondamentale per uscire dal quotidiano e concepire un “domani” fatto di energie creative», ha aggiunto l’istituto.
«Con States of Imagination, IAAD intende celebrare il valore dell’immaginazione mediante un intervento collettivo e riflettere sui temi dell’intuizione creativa e delle sue molteplici modalità di espressione. L’installazione è l’esito di una progressiva azione partecipata, di un’interazione continuativa progettata per crescere e trasformarsi nel periodo di tempo in cui resterà visitabile, restituendo l’idea di una Community di individui che ama ricercare e sperimentare per comunicare la varietà dei propri caratteri identitari.
States of Imagination, nella sua ricercata semplicità, è un “dispositivo” utile a stimolare una visione e a formulare una premonizione, con l’obiettivo di dare risposta a un interrogativo non banale: in quale ambiente vivremo nel 2031?» ha dichiarato Marco Rainò, Direttore strategico del dipartimento di Interior design e Direttore artistico del progetto.