IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design è uno dei principali poli di educazione e alta formazione in Italia e in Europa nell’ambito del design e fino al 26 febbraio, nelle sedi di Bologna e Torino, sono in corso gli IAAD DESIGN WORKSHOP 2022 che, per la loro 12ma edizione, si confrontano con il tema dell’inclusività.
Si può progettare un evento pubblico in modo che nessuno si senta fuori posto? È possibile creare uno spettacolo realmente inclusivo? A queste domande rispondono gli IAAD DESIGN WORKSHOP 2022, l’appuntamento annuale che vede la comunità del design a confronto in una settimana di lavoro corale. Oltre 150 studenti di IAAD e di altri college e università internazionali, giovani designers, aziende e lecturers, docenti, professionisti, rappresentanti delle istituzioni e della cultura, sono chiamati quest’anno a misurarsi sul tema dell’inclusività e sulle sue ricadute concrete nella progettazione di un evento pubblico. «Dalle modalità per raggiungere il luogo dell’evento a una disposizione dello spazio-teatro che crei vicinanza tra pubblico e attori, dal coinvolgimento degli spettatori attraverso il gioco alla costruzione di una campagna di comunicazione in cui tutti si sentano rappresentati, ogni aspetto di un evento pubblico verrà ripensato, immaginato con occhi nuovi da una generazione che ha dimostrato in molte occasioni una grande sensibilità sui temi dell’inclusione e della diversità», spiegano da IAAD.
«L’evento, icona dell’inclusività, sul quale si eserciteranno gli oltre 150 studenti che partecipano agli IAAD DESIGN WORKSHOP è la VII Edizione dei Diversity Media Awards il riconoscimento che premia ogni anno personaggi e prodotti mediali dell’intrattenimento e dell’informazione italiani che si sono distinti per aver raccontato le persone e la società in maniera inclusiva, permettendo a ciascuno di sentirsi rappresentato. L’“Oscar dell’Inclusione”, ideato e curato da Diversity con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo dei media verso una rappresentazione valorizzante ed inclusiva della società̀ sui temi di genere, identità di genere, età̀, orientamento sessuale e affettivo, disabilità ed etnia, si svolgerà quest’anno il 24 maggio al Teatro Parenti di Milano».
La XII edizione degli IAAD Design Workshop è progettata in collaborazione con Diversity e coordinata da Valentina Pederiva, creative strategist, copywriter e docente IAAD. Parteciperanno gli studenti del III anno dei corsi di Diploma Accademico IAAD, e studenti provenienti da altri college e università, che fanno parte del network internazionale di AD Education, in particolare Accademia Italiana, ESP Lyon, École de Condé- Bordeaux, ECV Bordeaux, ECV Paris, École de Condé – Toulouse, ESD Lyon, École de Condé- Paris, ECV Nantes, ECV Aix En Provence.
Ne abbiamo parlato con Alessandro Colombo, Direttore di IAAD.
Quale è lo spirito degli IAAD DESIGN WORKSHOP 2022, come è nata l’iniziativa e come si è evoluta nel tempo?
«Alla base di questo momento progettuale di IAAD c’è la condivisione di competenze che legano studenti provenienti da percorsi di studio diversi ma tangenti. Negli ultimi anni poi, gli IAAD. Design Workshop sono stati anche un’occasione di scambio tra studenti provenienti da culture diverse. Il confronto anima la progettualità che ogni edizione dedica ad un tema di ricerca fondamentale per le nostre community. Gli studenti si ritrovano a sviluppare una pratica comune lavorando in gruppi eterogenei, questo rappresenta un forte stimolo ad andare oltre e a cambiare prospettiva».
Come avete scelto il tema dell’edizione 2022?
«Il rapporto con Diversity è nato dall’esigenza di trovare un punto di riferimento sul tema dell’inclusione e della diversità. Dai primi incontri è emersa la necessità di organizzare un momento progettuale di ampio respiro su questi temi e quindi abbiamo deciso, di comune accordo, che gli IAAD. Design Workshop potevano essere l’occasione perfetta».
Quali sono le principali opportunità che questi workshop offrono ai giovani designer?
«Quest’anno gli studenti di IAAD. hanno l’opportunità di entrare in contatto con altri giovani designer, sia provenienti da altre città italiane, in particolare dalle sedi di Roma e Firenze di Accademia Italiana sia da altri college e università che fanno parte del network internazionale di AD Education presente in Francia, Spagna e Germania con 14 scuole.
In questo caso specifico, inoltre gli IAAD. Design Workshop offrono l’opportunità di esplorare le potenzialità del design in dialogo con il tema dell’inclusione che ha due vantaggi concreti. Il primo è quello di entrare in contatto con questioni cruciali per la società contemporanea che toccano temi etici e portano innovazione sociale nelle istituzioni e nelle aziende. La seconda opportunità è quella di poter accrescere il proprio bagaglio di competenze in un ambito che è sempre più richiesto ai professionisti contemporanei soprattutto nell’area della progettazione. Non è possibile pensare ad un futuro in cui le aziende e il mercato non siano sensibili ai temi che stiamo sviluppando con Diversity».
Potete darci qualche anticipazione per la prossima edizione?
«È ancora presto, stiamo esplorando diverse tematiche, tra cui quella dell’economia circolare attorno alla quale stiamo aggregando partner e progettualità. In particolare, per noi è molto importante il rapporto tra prodotto e servizio, un argomento di ricerca che può avere un impatto ampio sulle nostre città e sulla quotidianità. Per questa ragione l’anno prossimo estenderemo l’invito a tutte le scuole del gruppo al fine di porre le basi per una progettualità ancora più ampia».
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