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La cultura del tappeto, tra storia e digitale: il progetto di IED e Battilossi
Formazione
di redazione
Uno strato sottile di materia che, però, già vuol dire arte e architettura, abitazione, focolare, appartenenza ma anche incontro, relazione, viaggio e, quindi, scambio, commercio. Oggetto dalle origini antichissime, arrivato sostanzialmente immutato nelle nostre cose, dove spesso occupa uno spazio focale, il tappeto è al centro delle progettazioni di 13 studenti e studentesse del Corso in Interior Design IED Torino, sviluppate in collaborazione con la Galleria Battilossi, partner di tesi a.a. 2021-22.
Presentato da Maurizio Battilossi, Founder e CEO della storica Galleria torinese che, da 60 anni, tramanda la tradizione millenaria del tappeto, Il progetto richiedeva la realizzazione di un allestimento temporaneo, facilmente smontabile e assemblabile, per valorizzare le collezioni di tappeti della Galleria attraverso un approccio sostenibile. Parallelamente all’allestimento, agli studenti è stato chiesto di progettare degli spazi virtuali, all’interno dei quali ambientare i tappeti della collezione.
«Si dice spesso che l’esperienza sia l’elemento fondamentale per avere “voce in capitolo” su un determinato argomento. La mia opinione è che, spesso, l’esperienza, costituisca un fardello che rallenta il cammino di rinnovo, una gabbia, certo, ben conosciuta, ma che impedisce di vedere le cose da un punto di vista nuovo», ha dichiarato Maurizio Battilossi. «Lavorare con i ragazzi dello IED ci ha permesso di svecchiare un modo di vedere le cose. Per noi il tappeto è un mondo conosciuto molto bene, ma osservare nei mesi la genesi di questi progetti, ha certamente vivificato nuove energie e risorse anche per noi».
Camilla Bosio, Giorgia Buratto, Valentina Correnti, Annika Ferrero, Alberto Frua, Alice Giordano, Letizia Mancuso, Cristina Polstenicu, Giulia Scagnetto, Asja Starace, Lucrezia Stravicino, Luna Giovanna Testa, Virginia Urro, sono gli studenti coinvolti. Guidati dalla coordinatrice del corso e relatrice di Tesi Adelaide Testa, co-fondatrice dello studio di architettura Macante-Testa e dalla docente e correlatrice di Tesi Giorgia Scioratto, sono partiti da una fase di ricerca storica sui tappeti antichi, berberi e tibetani della collezione Battilossi e sulle tecniche di tessitura. Queste ultime hanno permesso un’analisi dei livelli di stratificazione del tappeto, dall’ordito alla trama, che gli studenti hanno riportato virtualmente in un progetto di tessitura digitale eseguito con Microsoft Excel: con questo utilizzo insolito del software, le celle del foglio di calcolo si sono trasformate in unità figurative assimilabili ai pixel: attraverso i colori di riempimento e i segni tipografici, sono stati descritti il disegno e il vello del tappeto.
Oltre ad aver progettato virtualmente gli allestimenti, gli studenti hanno realizzato, attraverso un lavoro di team, un modello in scala 1:20 della parte interrata e del primo piano della Galleria Battilossi.
«È stata un’occasione importante, per gli studenti di Interior Design e per la Didattica, lavorare ad un percorso di Tesi insieme all’azienda torinese Battilossi ed essere seguiti personalmente da Maurizio Battilossi, che possiede un’esperienza unica», ha spiegato Adelaide Testa. «Abbiamo avuto la possibilità di accedere alla loro collezione storica di tappeti, di scoprire tecniche e tradizioni antichissime e di come queste vengano continuamente rinnovate in un percorso di ricerca, volto alla produzione di nuovi manufatti. Ogni nuovo progetto di Interior Design dovrebbe avere l’opportunità di confrontarsi con storia e ricerca contemporanea, con artigianato e tecnologia, così come noi abbiamo fatto con Battilossi».