Fino al 25.VI.2001 | James Nachtwey: L’occhio testimone | Roma, Palazzo delle Esposizioni

di - 11 Aprile 2001

Sono le 12.30, la sala è piena di giornalisti in piedi intorno a lui; Nachtwey è al centro dell’attenzione, un fisico asciutto, calmo, la faccia un po’ seria, occhi piccoli e scuri che guardano dritto negli occhi degli interlocutori, cinquant’anni traditi solo da ciuffi di capelli bianchi: inizia cosi’ l’incontro con il fotoreporter di guerra da più parti definito come il successore di Robert Capa.
Inizia a fotografare nel ’72, diventa fotoreporter indipendente e nel 1986 entra a far parte della Magnum. Fotografa un po’ ovunque, Sud Africa, Ruanda, Balcani, Afganistan e negli ultimi anni abbandona il colore per utilizzare il B/N perché a volte il valore aggiunto del colore è un limite che influenza il risultato, fa perdere di vista e forza il messaggio.
In mostra sono 139 immagini raccolte in 11 sezioni: Fatti di guerra, Romania, Sudafrica, Cecenia, Carestie in Africa , Crimine e punizione in America, Balcani, Indonesia, Afghanistan, Rwanda, Europa dell’Est. Sono immagini note, pubblicate su quotidiani e riviste, che raccolte e proposte in grande formato, più che per la capacità tecnica fanno apprezzare J.N. per la capacità di comunicare in maniera chiara la sua testimonianza.
Quale è il tuo stato d’animo quando ti trovi di fronte alla sofferenza? “Rabbia , frustrazione, angoscia compassione” ma anche distacco professionale, quello necessario perché: “Se quello che vedo è duro anche le mie immagini devono esserlo”.
E, infatti, le sue immagini sono così, rappresentano ciò che riprende: una realtà cruda, violenta, triste, fatta di dolori e di stenti, ed è solo grazie alla sua attenzione alla composizione, alla sua professionalità alla capacità comunicativa che si è colpiti nel profondo.
La dignità del singolo uomo è salva, sono vittime e come tali spesso innocenti che pagano colpe che non hanno: essere nati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
E contro la guerra, contro tutte le guerre e violenze, Nachtwey svolge il suo lavoro, nella convinzione che solo rendendo partecipe il mondo delle sofferenze che i conflitti creano si possa creare quella coscienza, movimento di pensieri per combatterla.
Nel guardarlo e poi voltarmi e vedere alcune delle sue immagini mi chiedo come sia possibile sopportare tanto, passare gran parte della vita negli inferni a cielo aperto della terra e continuare a guardarsi intorno con fiducia, con speranza che possa cambiare qualcosa. Si, lui deve crederci, deve essere convinto che valga la pena toccare ogni volta il fondo, anche piangere quando il tuo distacco, scudo cinico di sopravvivenza, si sgretola di fronte all’assurdo e poi riprendere le redini di se stessi e lavorare, non per te ma per loro, perché l’unica arma che hai in mano è la tua capacità di comunicare.


Articoli correlati:
Magnum Testimoni e Visionari
Link:
www.magnumphotos.com/Nachtwey
www.time.com/time/2001/aidsinafrica/photo
www.time.com

Maurizio Chelucci


guarda il VIDEO
in collaborazione con






Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale, 194
Orari: tutti i giorni 10-21, martedì chiuso.
Ingresso: 15.000 – informazioni al: 06/47.45.903
Catalogo Contrasto
Ufficio stampa: Contrasto Tel.06328281, Fax.0632828240
E-mail rdefabritiis@contrasto.it
Fino al 25 giugno ’01



Acquista il biglietto on line




[exibart]

Visualizza commenti

  • Trovo che il far vedere le sofferenze che i conflitti creano possono promuovere pensieri per combatterla. Speriamo che il messaggio sia sentito da chi tiene le redini. L'importante è comunicare in maniera chiara la testimonianza di Nachtwey.

  • Nessuno gli ha chiesto quanto guadagna con le sue foto di persone miserabili e moribondi? Oppure perchè non lascia la macchina fotografica per aiutare chi è in difficoltĂ  invece di rincorrere il Pulitzer? Sono le persone come lui a farmi schifo del mondo della fotografia.

Articoli recenti

  • Archeologia

I reperti del Museo Egizio di Torino vanno in mostra a Forte dei Marmi

Gli Egizi e i doni del Nilo: al Fortino Leopoldo I di Forte dei Marmi, una mostra con 24 preziosi…

17 Luglio 2024 13:00
  • Progetti e iniziative

Demanio Marittimo 2024, sulla spiaggia di Senigallia si parla di arte e architettura

Sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia torna per la quattordicesima edizione la notte dedicata all’architettura, alle arti e al design:…

17 Luglio 2024 11:50
  • Arte contemporanea

A Recanati una mostra di cartoline d’artista per ricordare Alberto Garutti

Allo Spazio Tempesta di Recanati, una mostra raccoglie una serie di cartoline realizzate da artisti, amici ed ex studenti di…

17 Luglio 2024 9:54
  • Progetti e iniziative

La Biennale dell’Acqua del Mediterraneo in preparazione a Napoli

Si svolgerĂ  a Napoli, nel 2026, la prima Biennale dell’Acqua del Mediterraneo, con artisti, architetti e attivisti: presentato il work…

17 Luglio 2024 8:10
  • Mercato

Frieze Seoul 2024, ecco le ultime novitĂ  della fiera sudcoreana

Sguardo al programma di Frieze Seoul, tra performance, film e talk sui temi caldi del presente. Ben oltre i confini…

17 Luglio 2024 8:00
  • Mostre

Milano anni ’60, a Lecco: da Fontana a Manzoni, da Baj a Munari

A Palazzo delle Paure, fino al 24 novembre, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj, Bruno Munari, Arturo Vermi, Ugo La…

17 Luglio 2024 0:02