Sei le passeggiate tematiche, a
cominciare dalla Promenade argentine che ospita León Ferrari (Leone d’Oro alla 52. Biennale di Venezia), invitato in
qualità di ospite d’onore. L’artista indaga i temi dell’anticlericalismo e
della dittatura con ironia spiazzante, come nella serie Nunca mas (1965) e nelle cartoline dove
usa la fotografia come arma di denuncia sociale, sottesa al gioco dadaista e
surrealista del fotomontaggio. Belle le madri di Plaza de Majo di Marcos Adandia, ritratte con o senza il
fazzoletto bianco in testa, e il lavoro di Sebastian Mauri sul tema dell’identità.
La Promenade rock riunisce la prima mostra di
ritratti di Mick Jagger in un arco di cinquant’anni, dove è evidente quanto la
sua bocca sia divenuta simbolo di un gruppo.
de l’esthétique punk,
con i più celebri personaggi musicali degli anni ‘70, oltre alla grande
retrospettiva del francese Claude Gassian e a Jean Pigozzi, che racconta il variegato mondo
del jet set internazionale.
Di rilievo la mostra storica Libre
Cours di Pierre
Jean al Museo Réattu,
con le sue vedute delle strade parigine degli anni 30’ e 40’, le
sperimentazioni surrealiste che rimandano ad Atget, le pubblicità e i ritratti Le
nuts (1947) per
un progetto di illustrazione visiva dell’opera di Jean Cocteau. Divertente la
rassegna Shoot! La photographie existentielle, curata da Clément Chéroux, che
racconta i rapporti tra cinema e fotografia.
Alla Promenade avec les amis de
la Fondation Luma
è in evidenza la
vincitrice di quest’anno del Luma Award, Trisha Donnelly, mentre il Discovery Award è andato a Taryn Simon con la serie Innocents, che racconta i più eclatanti
errori giudiziari accostando accusati e accusatori o ancora ritraendo i
presunti colpevoli sul luogo del delitto.
Lo spazio di San Martin Mejan
ospita l’importante retrospettiva su Mario Giacomelli, dove la celebre serie dei seminaristi
viene esaltata in un allestimento dallo sfondo nero, e le opere del mondo
industriale di Peter Klasen. Si distinguono Paolo Woods, con un lavoro che dal 2005 lo ha
impegnato nel ritrarre la controversa società iraniana (imperdibile il video
sulla repressione del movimento verde) e Zhang Dali con La Seconde Histoire, nella Promenade argentique, dove evidenzia il valore della
manipolazione fotografica e il suo rapporto con il potere, ricordandoci quanto
le nuove tecnologie digitali non abbiano inventato nulla in tal senso, ma solo
accelerato le tecniche.
Infine, un’edizione decisamente
curata anche negli allestimenti, dalle soluzioni illuminotecniche alle
riproduzioni di prestigiose edizioni appese ai muri, ai cinquecento cataloghi
in mostra interamente consultabili.
Incontri a
Bamako
luisa
prina cerai
mostre visitate il 23
luglio 2010
dal 3
luglio al 19 settembre 2010
Les
Recontres d’Arles 2010 – Du lourd e du piquant
Sedi
varie – 13200 Arles
Orario:
tutti i giorni ore 10-19 (ultimo ingresso ore 18.30)
Ingresso:
pass per tutte le esposizioni € 21
Catalogo Rencontres
d’Arles-Actes Sud, € 46
Info: tel. +39
0490967606; info@recontres-arles.com; www.recontres-arles.com
[exibart]
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son quelle cose di cui è impossibile avere una chiara visione d'insieme, quelle che ti fanno venire mal di testa
e' bellissima esposizione di foto ad Arles sono andato nel 2010...ritornero' di sicuro nel 2011..