È Marcello Moscara il fotografo ed ideatore del progetto che racconta la storia di un viaggio di rigenerazione, vero e simbolico, tra musica e letteratura, e un asino come guida e compagno di percorso. Asini dotti. In cammino lungo la Via Francigena è una performance lunga 200 km raccontata dalle fotografie di Moscara che rinnova e riattualizza, in chiave contemporanea, l’esperienza del reportage avviata in Puglia da De Martino e Franco Pinna. La mostra, a cura di Carmelo Cipriani, è ospitata nel basement della Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare.
Era il 19 maggio del 2021, poco più di tre anni fa, quando, appena usciti dall’esperienza del lockdown, una strana comitiva si mise in cammino per percorrere a piedi, in compagnia di un asino, l’ultimo tratto di un antichissimo percorso: la via Francigena. Come nelle migliori storie, anche questa inizia con una conta: due musicanti (Enza Pagliara e Dario Muci), un fotografo (Marcello Moscara), due registi (Francesco De Giorgi e Giovanni Iavarone), un asino (Bartolo), e il suo giovane custode (Martino Genchi). Un gruppo che con i suoi passi ha scritto un piccolo pezzo della storia del territorio, facendo dell’asino il protagonista centrale di una narrazione a più voci che mette in scena un’azione artistica lunga 200 km. La necessità di un cammino per provare a raccontare, attraverso il proprio linguaggio e la propria storia, una comune idea di rigenerazione.
Parla di «Una resistenza, una rivoluzione dello sguardo» Moscara, dalla cui esperienza ha estratto 50 fotografie che si sono fuse in un libro fotografico, avvalorato anche dal testo di Goffredo Fofi, dal titolo Marcello Moscara, Asini dotti (Ed. Moscara Associati 2023), fotografie accompagnate dai testi del critico fotografico Roberto Mutti e dello scrittore Raffaele Gorgoni.
Una mostra, un’installazione rappresentata da un grande libro costruito a mano dall’autore dal titolo I capovolgimenti di un simbolo e la coincidenza degli opposti, una full-immersion nell’avventurosa storia simbolica della figura dell’Asino attraverso differenti civiltà e culture e una sola domanda: cos’è l’asinità?
