Categorie: Fotografia

Così fan tutti: bevono Jägermeister

di - 21 Maggio 2021

“Non bevevo Jägermeister perchè … sono fatti miei!”. Chi non ricorda lo spot anni ’90 del noto amaro alla erbe con protagonista il bel tenebroso Raz Degan?
Lo spot ricalcava lo slogan che, anni prima, era stato il tormentone di una delle più celebri e riuscite campagne pubblicitarie di sempre Bevo Jägermeister perchè.
Nell’arco di oltre dieci anni, a partire dal 1974, la campagna della GGK Milano, commissionata dall’imprenditore altoatesino Karl Schmidt, presentò sui periodici nazionali oltre 1500 ritratti di gente comune, associati a headline ironici. Proprio l’utilizzo di gente comune, assolutamente innovativo per quel tempo, ne decretò il successo. Anche la strategia di diffusione degli annunci fu vincente: in linea con la campagna tedesca Unikat Kampagne, a cui si ispirava, ogni soggetto era pubblicato infatti una sola volta su una sola testata. A realizzare gli scatti fu Jean-Pierre Maurer, mentre la brillante art buyer Giusi D’Orsi, polaroid al collo, reclutava i potenziali protagonisti e protagoniste in sessioni di street casting all’avanguardia.

Così fan tutti, ph. Giusi D’Orsi

Per il progetto “Cosi fan tutti” organizzato da Foto Forum Bolzano, i curatori Michele Galluzzo e Stefano Riba hanno portato alla luce le polaroid -inedite- scattate da Giusi D’Orsi e le hanno accostate alla serie di ritratti, anche questi inediti, che Maurer chiedeva di poter scattare alle persone al termine della sessione ufficiale per il suo archivio personale.
La ricerca è sfociata in una mostra diffusa, pensata per una visione a prova di restrizioni Covid: l’esposizione si svolge infatti nello spazio urbano di Bolzano, con una serie di ottanta manifesti su affissioni pubbliche uniche; nella vetrina di Foto Forum, con un’installazione video visibile dall’esterno, oltre che sui canali social e sul sito web dell’istituzione. Per una fruizione completa del progetto è parte indispensabile il catalogo pubblicato da Skinnerboox, con i testi dei curatori e un’intervista a D’Orsi, Maurer e Schmidt.

Così fan tutti, foto di Jean Pierre Maurer

“Cosi fan tutti” mette a fuoco il prima e il dopo le immagini pubblicate nella celebre campagna e di riflesso ne ripercorre estetiche, logiche e linguaggi, quel suo farsi specchio della società italiana degli anni ’70 e ’80. Guardate con gli occhi di oggi, le pagine di Bevo Jägermeister perchè conservano ancora un certo smalto e si percepisce la carica eccezionalmente innovativa per i tempi: quel giocare con la voglia di mettersi in mostra dell’uomo e della donna qualunque, i 15 minuti di celebrità della profezia warholiana. Ma anche il potenziale insito nell’illusione dell’unicità di massa e il suo anticipare l’orizzontalizzazione della società, con il passaggio dal consumatore al prosumer.
Il progetto di Foto Forum intende però anche smontare il meccanismi della campagna stessa, innescando una riflessione sui meccanismi del mostrarsi pubblicamente e del ritratto. Nella pubblicità ufficiale, come risposta alla slogan-domanda “Bevo Jägermeister perchè” i ritratti erano accompagnati da frasi ironiche, motti di spirito ad effetto, irriverenti e spesso provocatori. Le frasi erano associate dai creativi liberamente ai volti delle persone e ne tracciavano identità, splendori e miserie, vizi e virtù, gli stessi dell’Italia di allora. Messaggi che a volte erano progressisti per il tempo: meglio tinta che tonta, “dice” una ragazza punk. Ma in altri casi le affermazioni sarebbero decisamente improponibili oggi (un esempio per tutti: da casa all’ufficio sono stati 26 fischi oggi sembra rivendicare con soddisfazione la giovane donna in top).

Così fan tutti, foto di Jean Pierre Maurer

I manifesti di “Cosi fan tutti” ci propongono invece i ritratti puliti, spogliati dall’identità fittizia associata loro dalla pubblicità. Privati della “didascalia” e dell’iconica bottiglia, i ritratti rimangono quindi senza maschera, scendono dal temporaneo palcoscenico dell’esposizione pubblica. I personaggi in cerca d’autore tornano persone.
Le polaroid di Giusy D’Orsi, che fermano il momento del prima, rivelano la freschezza dello scatto immediato-le sentiamo “moderne”, vicine al nostro sguardo: si percepisce l’entusiasmo, quasi la baldanza nel tenere il braccio alzato con il bicchiere vuoto, la voglia di essere scelti e scelte. Le fotografie di Maurer catturano invece il dopo: un catalogo di varia umanità, composto in uno schema sempre uguale. L’impostazione – per cui Maurer dice di essersi ispirato ai dipinti di Caravaggio e Rembrandt – è, infatti, la stessa delle pubblicità: luce sul volto e fondo scuro. Finito il momento clou, scattata la foto giusta, alcune persone mantengono un certo piglio, molte altre sembrano invece spegnersi, a disagio davanti all’obiettivo, talvolta in imbarazzo. Traballano così le certezze di un artificio arrivato fino ai nostri giorni e a noi, che, come ricorda Riba nel catalogo “viviamo, e ci riconosciamo in un mondo di volti pubblicati, condivisi, commentati, filtrati, taggati, photoshoppati, memeificati”. Un artificio che, nonostante tutto, continua a sembrare terribilmente autentico e convincente.

Articoli recenti

  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20
  • Arte contemporanea

Biennale delle Orobie, il 2025 della Gamec tra mostre e progetti diffusi

Tra progetti ad alta quota e una mostra diffusa di Maurizio Cattelan, il programma del 2025 della Gamec si estenderà…

21 Dicembre 2024 13:20
  • Progetti e iniziative

Al Maxxi di Roma va in mostra la storia della Nutella, icona del gusto

Lo spazio extra del museo MAXXI di Roma ospita un progetto espositivo che celebra la storia della Nutella, icona del…

21 Dicembre 2024 11:24