Acqua – Liquida Bellezza è il titolo della mostra fotografica di Silvano Pupella, ospitata nella Galleria Still di Milano, fino al 24 aprile. Acqua come origine e ispirazione del progetto fotografico. Acqua come risorsa, come fonte di lavoro, di tradizione. Tutto, infatti, prende luce da Acqua Sant’Anna Spa, nella persona del suo presidente e Amministratore Delegato, Alberto Bertone, che ha voluto dar vita a questo sogno, concretizzatosi nella documentazione della “vita aziendale”, dalla sorgente, ai cicli produttivi, alle figure dei dipendenti che lavorano nell’azienda contribuendone alla crescita nello stabilimento di Vinadio, in provincia di Cuneo. Una visione caratterizzata dall’entusiasmo di unire la comunicazione commerciale a quella artistica, che nasce dalla passione per l’arte di Bertone in dialogo con quella che definisce una “figlia”, la sua impresa, creando un legame virtuoso e distintivo.
Denis Curti, direttore dello spazio Still, descrive il progetto-mostra come un’avventura, affascinato dal rapporto che può nascere dall’incontro tra fotografia e realtà corporate. In Italia, come rileva Curti, abbiamo avuto grandi esempi di fotografi incredibili – li chiama «Campioni del mondo» – che hanno lavorato con realtà aziendali di prim’ordine, basti pensare a Ugo Mulas per Olivetti o Gianni Berengo Gardin per Renzo Piano. Si instaura un rapporto “prezioso” quando nasce la possibilità di incontrare imprenditori illuminati, come Alberto Bertone, che lasciano campo libero al fotografo per documentare, interagire ed esplorare.
«Dare dignità a tutto ciò che non si vede, al lavoro, alle persone, al processo e a quello che c’è dietro», è l’obiettivo di Silvano Pupella per Sant’Anna. Ex manager e poi fotografo, Pupella conosce il mondo dell’impresa e proprio per questo motivo si nota un approccio naturale alla ricerca progettuale, che ben declina l’aspetto contenutistico e pratico del lavoro con quello della resa visiva ed estetica, restituendoci la poetica di Sant’Anna. «Ogni azienda è un universo complesso, sfaccettato e multiforme che possiede un’identità specifica e una vasta anima operativa»: per questo motivo durante i giorni di lavoro, Pupella ha voluto coinvolgere le persone, ritenendolo un aspetto fondamentale per rendere il senso di appartenenza ad una unica realtà, ponendo l’accento sulla comunicazione interna ed esterna contestualmente.
Attraverso questo tipo di progettualità si concretizza un ulteriore aspetto, rileva Curti, ossia «L’opportunità di raccontare storie», con la giusta mediazione tra poesia e documentazione. Ciò diventa poi una eredità, che comprende a sua volta un patrimonio composito e condiviso. stillRitroviamo tutti questi aspetti nelle parole di Alberto Bertone: «Con grande emozione mi muovo tra una fotografia e l’altra ed è tutto come se diventasse storia e futuro al tempo stesso».
La mostra è realizzata con il patrocinio del MIA Photo Phair di Milano.
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