Tutto pronto per Exposed, il Festival internazionale di fotografia di Torino in apertura dal 2 maggio 2024 e che si annuncia come un nuovo appuntamento di rilievo per il settore, in una città dalla forte vocazione fotografica. Oltre a Camera e alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo, due spazi istituzionali dedicati ai linguaggi fotografici, nel capoluogo piemontese già è arrivata alla sesta edizione The Phair, la fiera di fotografia che, per la prima volta, quest’anno, dopo il Padiglione 3 di Torino Esposizioni e l’ex Borsa valori, si terrà alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, affiancando Exposed, a testimoniare l’innata capacità di fare rete.
Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT su delega della Fondazione CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED è diretto da Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente Direttore e Direttore Artistico di FUTURE, piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con impatto e influenza nel mondo della fotografia. La selezione dei due direttori artisti è avvenuta attraverso una procedura internazionale a evidenza pubblica.
Rifacendosi a uno degli argomenti centrali nella tradizione fotografica italiana, per il 2024 il Festival è dedicato al tema New Landscapes – Nuovi Paesaggi, e propone una riflessione sull’evoluzione del medium fotografico e delle principali sfide e innovazioni del mondo dell’immagine.
«Vogliamo concentrarci su un approccio innovativo e inclusivo per attrarre un pubblico eterogeneo, sia locale che internazionale, attraverso un programma diversificato che comprende diversi approcci alla fotografia: da quella classica a quella contemporanea, cross-media, installativa e performativa. La collaborazione e la collettività sono aspetti chiave e sottolineano la natura multidisciplinare e caleidoscopica di EXPOSED. Visioni, approcci, idee e progetti diversi rendono il festival – e di conseguenza la città di Torino – un punto d’incontro inclusivo e aperto al mondo», ha spiegato Menno Liauw.
«Presentiamo progetti che spesso sono il risultato di una ricerca a lungo termine sugli sviluppi sociali delle comunità. Progetti che vanno oltre l’estetica, ma avviano dialoghi, sensibilizzano e ispirano cambiamenti sociali. Attraverso la lente di diversi artisti, ci proponiamo di mostrare l’impatto che l’arte può avere sulla nostra percezione del mondo, dalle comunità locali alle questioni globali», ha proseguito Salvatore Vitale.
E dunque, cosa vedremo? Il programma della prima edizione di EXPOSED propone 28 mostre temporanee, una committenza artistica, due giorni di talk, una piattaforma didattica, un salone di editoria indipendente, incontri, screening, letture portfolio e altri eventi, tutti realizzati grazie al coinvolgimento nella progettazione e produzione delle principali istituzioni torinesi, delle realtà indipendenti e di attori della scena artistica cittadina e internazionale. Dal 2 maggio al 2 giugno, il programma è composto da mostre prodotte da EXPOSED o nate dalla collaborazione con le realtà partner, tra cui CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Castello di Rivoli, Museo Nazionale del Cinema, Cripta747, Ex Galoppatoio della Cavallerizza Reale – Paratissima, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Torino Musei con GAM e MAO, Gallerie d’Italia, OGR, Palazzo Carignano e Polo del ‘900 della Direzione regionale Musei Piemonte, Pinacoteca Agnelli.
Al Binario 2 delle OGR Torino sarà ospitata A View from Above, la mostra collettiva co-prodotta da EXPOSED e OGR Torino che, adottando la prospettiva verticale come punto di osservazione principale del paesaggio, esplora il modo in cui il nostro sguardo su ciò che ci circonda è mediato dall’obiettivo fotografico e come questo rapporto sia cambiato negli ultimi decenni.
Al Polo del ‘900, invece, Mónica de Miranda, la vincitrice della prima edizione di EXPOSED Grant for Contemporary Photography 2023, sarà protagonista di una mostra intitolata As if the world had no West. L’esposizione riflette sulla modalità di creazione di nuovi paesaggi, a partire dal contesto geografico dell’Angola. A Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, la mostra Tender Loving Care di Kalina Pulit, progetto in stretto dialogo con il cortometraggio omonimo realizzato dall’autrice stessa, che verrà proiettato nelle sale del Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.
Al centro dei progetti ospitati da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ci sono i nuovi trend della fotografia italiana e mondiale, con il giovane artista sudcoreano Dongkyun Vak. Negli spazi di via Delle Rosine, viene presentato anche un progetto in collaborazione con Chora Media e Lavazza include lavori inediti di Arianna Arcara, Antonio Ottomanelli e Roselena Ramistella sul paesaggio delle minoranze linguistiche in Italia.
Queer Icons, progetto del Fotogalleriet di Oslo, comprende una mostra all’Ex Galoppatoio della Cavallerizza Reale – Paratissima, e un ampio public program che celebra, attraverso la rappresentazione delle storie di vita raccolte dal fotografo Fin Serck-Hanssen e dagli autori Bjørn Hatterud e Caroline Ugelstad Elnæs, la storica cultura underground queer norvegese a 50 anni dalla depenalizzazione del reato di omosessualità.
Alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo, la designer e ricercatrice olandese Simone C. Niquille presenta il cortometraggio Beauty and The Beep, mentre al Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema si terrà il programma di proiezioni SCREENINGS, che include lavori di Kalina Pulit, Michele Sibiloni e del collettivo Wild Alchemy Lab.
La fotografa e architetta americana Erin O’Keefe porterà al Museo Regionale di Scienze Naturali il progetto Non fiction, mentre alle Cucine storiche di Palazzo Carignano, Lebohang Kganye presenterà A Burden Consumed in Sips. Attraverso un video l’artista ripercorre la spedizione in Camerun della pittrice e fotografa tedesca Marie Pauline Thorbecke, realizzata tra il 1911 e il 1913, per conto della Società Coloniale Tedesca. A Palazzo Madama, State of Emergency – Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu, progetto documentaristico di finzione realizzato dal fotografo Max Pinckers in collaborazione con i veterani Mau Mau e i reduci della guerra keniota.
Il programma di EXPOSED continua con le mostre realizzate in coproduzione e collaborazione con istituzioni e spazi indipendenti torinesi. Expanded è il grande progetto di rilettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che unirà in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: Castello di Rivoli, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e OGR Torino. Sempre al Castello di Rivoli, la mostra Paolo Pellion di Persano. La semplice storia di un fotografo riunisce per la prima volta un importante corpus di fotografie dell’artista.
Alla Fondazione Merz viene presentata la video installazione Chimera (2022) di Lena Kuzmich, mentre durante la settimana inaugurale, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta tre contenuti: sabato 4 maggio, alle ore 16:30, la performance Je Vous Aime nell’ambito della prima personale di Diana Anselmo, la collettiva When We Were Old. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo e What the Owl Knows di The Otolith Group, una videoinstallazione dedicata alla pittrice e scrittrice Lynette Yiadom-Boakye.
Il MAO Museo d’Arte Orientale ospita lo screening di due recenti film del fotoreporter e attivista Shahidul Alam. In occasione di EXPOSED, Pinacoteca Agnelli presenta Untitled (1991), di Felix Gonzalez-Torres: un’immagine iconica dell’artista cubano è affissa sul billboard della Pista 500, sul tetto del Lingotto.
Il programma completo è vastissimo e per non perdervi nulla, vi suggeriamo di seguire i nostri itinerari quotidiani, con le aperture della giornata più interessanti, proposti in collaborazione con Untitled Association.
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