Categorie: Fotografia

Fotofocus 2019: cupe previsioni per il binomio tecnologia e immagine

di - 20 Ottobre 2019

Pochi giorni fa, a Cincinnati, in Ohio, si è svolta l’edizione 2019 di Fotofocus Biennial, la più grande biennale d’arte fotografica d’America. Al simposio AutoUpdate: Photography in Electronic Age, si sono riuniti fotografi, artisti e critici per discutere il presente e il futuro della fotografia. Oggetto del dibattito: come le tecnologie digitali impattano sul nostro modo di produrre e di vedere le immagini. E le previsioni per il binomio tecnologia e immagini si rivelano piuttosto cupe.

Trevor Paglen al Fotofocus 2019 (courtesy of Jacob Drabik)

I nostri tempi sono infatti caratterizzati da un drastico cambio di paradigma. Nel passato, una fotografia necessitava dell’essere umano per esistere e/o avere un significato. Oggi abbiamo raggiunto fase in cui «la maggior parte delle immagini nel mondo sono fatte da macchine per altre macchine», spiega al convegno Trevor Paglen, l’artista che ha lanciato un’opera in orbita.

La tecnologia è diventata protagonista attiva nel mondo delle immagini. Superato l’ambito della mera produzione, oggi le macchine sono capaci di vedere e di interpretare immagini. Ogni giorno a ogni ora occhi meccanici scansionano milioni di profili social, database delle security, visi e movimenti negli aeroporti, nelle banche, nei supermercati, nelle piazze.

Ma non solo vedono e interpretano, le macchine sono anche capaci di giudicare. Paglen ne ha discusso facendo riferimento al suo recente progetto ImageNetRoulette, un’app integrata con AI che rivela alcuni bias interni ai sistemi di riconoscimento d’immagine, ovvero i “pregiudizi” che questi sistemi hanno nel proferire i loro giudizi.

Si tratta di un programma, creato in occasione di Training Humans a Fondazione Prada, in grado di leggere le nostre caratteristiche facciali e di restituirne una categorizzazione generata tramite AI. Per quanto autonoma, questa AI è programmata per emettere molto spesso giudizi negativi, accusatori o offensivi, per dare una simulazione di cosa si possa rischiare nel conferire tali poteri alle macchine, presupposte imparziali.

Insomma, l’onda del progresso tecnologico sta portando la fotografia verso una dimensione sempre più orientata e “interessata”, lontana da quell’oggettività che le si riteneva propria ma che probabilmente non lo è stata mai.

Articoli recenti

  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30