In occasione dellâapertura del nuovo festival internazionale EXPOSED Torino Foto Festival e del rinnovato appuntamento con la fiera The Phair, Untitled Association è lieta di accompagnarvi quotidianamente alla scoperta delle iniziative dedicate alla fotografia che animeranno i giorni di questa prima settimana e poi, per tutto il mese di durata della manifestazione, settimanalmente. Ogni volta con un itinerario diverso (qui li trovate tutti), pensato per professionisti del settore, conoscitori e appassionati dâarte, tra mostre, eventi e spazi imperdibili.
Oggi iniziamo la giornata in Borgo Filadelfia con PAV Parco Arte Vivente, per poi spostarci nei pressi di Porta Nuova con la galleria A Pick Gallery. Partendo dalla galleria Metroquadro attraversiamo il Centro fino al MAO â Museo dâArte Orientale, prima di raggiungere tra Aurora e Barriera di Milano la galleria Gagliardi e Domke e Galleria Franco Noero. Concludiamo fuori porta con lo Studio Museo Felice Casorati.
Prima di partire vi ricordiamo che oggi è lâultimo giorno per i TAG Art Coffee Breakfast, il progetto di accoglienza delle Torino Art Galleries in collaborazione con Fior di Loto, dove visitatori e appassionati, dalle 10 alle 12, potranno recarsi nelle 17 gallerie dâarte torinesi aderenti allâassociazione per unâinsolita colazione.
Si parte in Borgo Filadelfia, con il centro sperimentale dâarte contemporanea, PAV Parco Arte Vivente, fondato dallâartista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate, con la personale Car Crash â Piero Gilardi e lâarte povera a cura di Marco Scotini. Lâesposizione, un omaggio al fondatore del PAV, ripercorre gli esordi della carriera dellâartista Piero Gilardi dal 1964 al 1969, individuando il suo significativo contributo nellâArte Povera italiana. Car Crash â Piero Gilardi e lâarte povera propone il lavoro dellâartista, diluito in tre temi fondamentali, lo spazio extra-artistico; dal costume pop al costume politico; la produzione di arte utile, vagliando in profonditĂ gli esordi della sua pratica, poi sviluppatasi in una lunga carriera fino alla fondazione del PAV.
Con la linea metropolitana M1 ci dirigiamo a porta Nuova per raggiungere facilmente la galleria A Pick Gallery con la personale di Volga Sisa, Flor Inmortal, a cura di GhĂŤddo e delle due direttrici della galleria. Influenzata dalla cultura e dalla spiritualitĂ del folklore boliviano, lâartista presenta un composito universo simbolico dove ritualitĂ collettiva, memoria familiare e vissuto personale coincidono. La mitologia dellâartista, frutto di una contaminazione tra materiali e iconografie dellâimmaginario precolombiano e il repertorio visivo contemporaneo, apre una dimensione dove connettersi al passato ancestrale e ri-negoziare la propria identitĂ . In mostra installazioni, sculture, disegni e arazzi, dedicati alla figura femminile, intrisa di magica spiritualitĂ .
Presso la galleria, anche la collettiva Portraits con opere di James Scott Brooks, Marco De Rosa, Leila Erdman-Tabukashvili, Maria Elisa Ferraris, Silvia Margaria, Paola Mongelli, Manfred Peckl e Marco Tagliafico. La mostra vaglia il complesso concetto di ritratto fotografico nellâarte contemporanea; gli artisti interpretano il tema con approcci disparati, restituendo una profonda riflessione sulla natura stessa del genere e sulla complessitĂ dellâessere umano. Con immagini suggestive, enigmatiche e provocatorie invitano lo spettatore a riflettere sulla percezione e sulla rappresentazione visiva dellâidentitĂ .
Segnaliamo inoltre, presso la poco distante Guido Costa Projects, in via Via Mazzini 24, la personale Time Maze di Lorenzo Castore.
Costeggiando il fiume Po, attraverso Lungo Po Armando Diaz, arriviamo presso la galleria Metroquadro con la personale Erwin Olaf: Rain, Hope, Grief, Hotel. Nellâambito del programma Extended di EXPOSED Torino Foto Festival, la galleria, in una delle sue sale, ricorda il fotografo recentemente scomparso Erwin Olaf, con una selezione di fotografie dalle sue prime quattro serie: Rain (2004), Hope (2005), Grief (2007) e Hotel (2010). Con la sua estetica cinematografica e pittorica, Olaf realizza enigmatiche fotografie capaci di suggerire insondabili panorami interiori. Le immagini, immerse in atmosfere debitrici degli anni Cinquanta e Sessanta, strizzano lâocchio ai grandi maestri del cinema italiano con continue citazioni e rimandi.
Nelle restanti due sale della galleria, è allestita la personale Marks and Traces dellâartista giapponese Shinya Sakurai. La mostra per i ventâanni dallâarrivo a Torino di Sakurai, presenta una serie di lavori da un asciutto ed iconico linguaggio astratto. Sulla elegante base in velluto, lâartista traccia pennellate fluide con colori ad olio, resine e colle traslucide, individuando armoniose simmetrie di squarci luminosi e abbaglianti stelle. Le composizioni con segni e tratti simbolici, rivelano un percorso personale: lâartista abbandona le geometrie colorate, preferendo giochi di luce e sembianze profonde; gli avvenimenti recenti depositano nella sua opera impronte indelebili, riflessi di una contemporaneitĂ complessa.
Superiamo il Palazzo Reale di Torino e la Cattedrale di San Giovanni Battista, fino ad arrivare al MAO â Museo dâArte Orientale, Via San Domenico, 11 per una serie di appuntamenti. Sulla facciata del museo torinese sventola una bandiera bianca: lâinstallazione Fear eats the soul di Rirkrit Tiravanija. Non è un segno di resa, ma un manifesto scritto a caratteri cubitali, che invita al coraggio con la dichiarazione di intenti: Fear eats the soul (la paura mangia lâanima). Lâinstallazione, in linea con una pratica artistica partecipativa, veicola lâattenzione del pubblico sulle guerre, i conflitti e gli episodi di razzismo e xenofobia che incrementano il clima giornaliero di paura e reciproca diffidenza.
Il progetto si espande sotto i portici di via Po fino al 31 maggio, con frasi significative dellâautore su 14 banner. Gli statement riflettono su tematiche attuali quali la crisi ambientale, il ruolo del lavoro nella nostra societĂ , i conflitti tra individui, la violenza dei piĂš forti sui piĂš deboli e, in generale, sul futuro che ci attende.
In mostra al MAO, anche il riallestimento della collettiva Tradu/izioni dâEurasia Reload, in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival. Lâesposizione ricostruisce con una vasta e puntuale selezione di ceramiche, tessuti, metalli e manoscritti, il viaggio dellâarte, della cultura, delle tradizioni e della lingua, dallâAsia Orientale al bacino mediterraneo. Una narrazione contaminata che smaschera il fittizio e arbitrario concetto di confine.
Il racconto è arricchito da una nuova versione dellâinstallazione sonora site-specific, Distilled, di Chiara Lee e Freddie Murphy. Fra le novitĂ del reload, numerosi prestiti dagli Uffizi, dalla Biblioteca Laurenziana di Firenze, dai Musei Civici di Bologna, dal Museo della Ceramica Duca di Martina di Napoli, e importanti innesti di contemporaneo, tra cui le opere site specific dellâartista franco-marocchina Yto Barrada e la video installazione di Ali Cherri.
Da non perdere anche lâultima giornata di Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi a cura del direttore Davide Quadrio insieme allo staff del MAO, realizzata in collaborazione con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris. La rassegna propone il dialogo tra la pratica artistica di Kazuko Miyamoto e le opere esposte al secondo piano della galleria giapponese del MAO; con una affiatata relazione tra passato e presente gli oggetti presentati sembrano trovare nuova vita e nuovi significati.
Prima di lasciare il MAO, raggiungiamo il terrazzo, trasformato in un museo a cielo aperto con il museo del bonsai a cura del grande bonsaista Massimo Bandera. In qualitĂ di curatore del progetto Massimo Bandera propone una periodica sostituzione degli otto esemplari di Bonsai esposti, scelti a seconda del ciclo delle stagioni e della simbologia archetipale sino-giapponese.
Ricordiamo infine il progetto espositivo, giĂ avviato, in occasione di Artissima 2023, Declinazioni Contemporanee con le quattro installazioni il Rituale del Serpente di Marzia Migliora, Flying Kodama di Kengo Kuma, Le son de la pierre di LEE Mingwei e Gigli, cinghiali, qualche carpa e poi conigli, galline e asini in gran quantitĂ di Francesco Simeti. Le installazioni rispondo al programma avviato sotto la direzione di Davide Quadrio di residenze dâartista e commissioni site-specific.
Da segnare in agenda per lâ11 maggio, nei circuiti dei Talk di EXPOSED Torino Foto Festival, Il cono dâombra: dove finisce la democrazia e inizia la censura, dove i due protagonisti del mondo dellâarte Shahidul Alam e Yasmine Eid-Sabbagh incontreranno Davide Quadrio per confrontarsi sul rinnovato binomio democrazia-libertĂ , sullâautonomia del pensiero e le sue modalitĂ di esercizio. La loro pratica artistica sarĂ presentata con uno sguardo archivistico e documentale, non in una mostra vera e propria, ma con un tentativo di avvicinare il pubblico alle loro modalitĂ di fare arte e attivismo.
Ci spostiamo dal Centro e raggiungiamo la Galleria Franco Noero e la personale Hassan Sharif. La mostra, prima personale di Hassan Sharif a Torino e in una galleria italiana, in collaborazione con lâarchivio dellâartista, rende omaggio al suo contributo nel mondo dellâarte con una selezione delle sue opere piĂš emblematiche. Il lavoro dellâartista iraniano, dalla serie degli Objects agli ipnotici Smei-Systems, rivela il suo profondo impegno attraverso la forma, il tempo e lâazione sociale. La ricerca di Sharif abbraccia lâimperfezione e con linguaggi eterogenei, invita gli spettatori a riconsiderare la percezione dellâarte e la sua posizione nella societĂ . Sharif, con il suo lavoro di artista, educatore e attivista culturale, provoca ed ispira il pubblico di tutto il mondo, influenza il dibattito intellettuale ed apre la strada alle future generazioni di artisti, attivando unâintensa cultura di scambio e dialogo in Medio Oriente e oltre.
Ci muoviamo ancora a Nord, poco distante dal Parco Aurelio Peccei, con la galleria Gagliardi e Domke e la personale QUANTUM LANDSCAPES di Davide Maria Coltro. Davide Maria Coltro, pioniere dei nuovi media, con lo sviluppo del Quadro mediale, prosegue la sua ricerca estetica abbandonando consapevolmente ogni forma espressiva tradizionale, per utilizzare devices, bit, pixel in continuitĂ teorica e storica con la pittura. Ancora, Gagliardi e Domke presenta la personale di Tim White-Sobieski, Human Echoes, debutto in galleria dellâartista. Lâallestimento raccoglie alcune serie di successo, Confession, Closer to Fall, Awakening, Il Suono e la Furia, proponendo unâesperienza visiva composita di immagini interconnesse e simboliche, lâartista lavora per questa mostra sulla capacitĂ di cogliere umori ed emozioni ed utilizza una precisa e attenta composizione figurativa.
Vi ricordiamo lâultimo appuntamento al Cinema Massimo con gli EXPOSED Screenings: A Tale of Two Seeds/ Semantica Tale. Jemma Foster, fondatrice di Wild Alchemy Lab, presenta opere dâarte in realtĂ aumentata degli archivi della rivista Wild Alchemy.
A Tale of Two Seeds: Sound and Silence in Latin Americaâs Andean Plains, opera degli studi creativi di Atractor e Semantica, è costituita da unâinstallazione sonora e due schermi video con On Vegetal Politics e Bòtanica Transegenica. Lâinstallazione in tre parti, attraverso la storia della monocoltura della soia e la sua espansione nel Sud America, indaga i temi della sovranitĂ alimentare, della deforestazione e della conservazione della biodiversitĂ , svelando lâeffetto irreversibile e dannoso di certe colture intensive sui terreni.
Semantica è unâinstallazione digitale multimediale di Jemma Foster e Camilla French, che indaga la comunicazione interspecie e la linguistica non lineare nel post-Antropocene, con quattro film sperimentali ognuno relativo ad un elemento primario: ROOTS/Earth, XIBALBA/Water, FUEGO/Fire e POLLEN/Air, con lâelemento finale, Aether, rappresentato come installazione. La proiezione dei primi due film della serie è seguita dal contributo di Jemma Foster circa i processi di produzione dei restanti due; discuterĂ inoltre con il musicista e compositore Jamie Perera sulla sonificazione della colonna sonora.
Jamie Perera condividerĂ Anthropocene in C Major, un viaggio uditivo e visivo attraverso 12mila anni di dati sul cambiamento climatico, invitandoci a prendere coscienza della nostra ecologia collettiva.
Sempre al cinema Massimo, dalle 15 alle 18, Wild Alchemy Lab, per la serie EXPOSED Talk: conversazione con lâartista e performance.
Segnaliamo infine lâinaugurazione a Pavarolo, in Via del Rubino, 9, presso lo Studio Museo Felice Casorati della personale seta, cotone, lana, raso dellâartista inglese BELDY pseudonimo di Mabel Hardy Maugham (1897-1982); le opere sono selezionate dallâArchivio Casorati in collaborazione con le storiche e critiche dâarte Ivana Mulatero e Rosalind McKever. In mostra 25 lavori, in cui lâartista inglese realizza finissimi paesaggi, nature morte e scene di vita quotidiana assemblando varietĂ di tessuti differenti, dal velluto stirato ai ritagli di crĂŞpe de Chine. La mostra sarĂ visitabile fino al 23 giugno sempre solo la domenica pomeriggio o su appuntamento.
PAV Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno, 31
+39 011 3182235
Car Crash â Piero Gilardi e lâarte povera
a cura di Marco Scotini
Piero Gilardi
> 05.05.2024
A Pick Gallery
Via Bernardino Galliari, 15/C
Flor Inmortal
Volga Sisa
a cura di GhĂŤddo e A PICK GALLERY
> 01.06.2024
Portraits
Group show
> 01.06.2024
Guido Costa Projects
Via Mazzini, 24
+39 335 6086292
Time Maze
Lorenzo Castore
> 02.06.2024
Metroquadro
Corso San Maurizio, 73/F
Erwin Olaf: Rain, Hope, Grief, Hotel
Solo show
> 22.06.2024
Marks and Traces
Shinya Sakurai
> 22.06.2024
MAO â Museo dâArte Orientale
Via San Domenico, 11
+39 011 443 6932
Fear eats the soul
Rirkrit Tiravanija
> 01.08.2023
Tradu/izioni dâEurasia Reload
Group show
> 01.09.2024
Declinazioni Contemporanee â Il Rituale del Serpente
Marzia Migliora (installation)
> 02.06.2024
Declinazioni Contemporanee â Flying Kodama
Kengo Kuma (installation)
> 02.06.2024
Declinazioni Contemporanee â Le son de la pierre
Lee Mingwei (installation)
> 02.06.2024
Declinazioni Contemporanee â Gigli, cinghiali, qualche carpa e poi conigli, galline e
asini in gran quantitĂ
Francesco Simeti (installation)
> 02.06.2024
Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi
Group show
a cura di Davide Quadrio in collaborazione con Eva Fabbris
> 05.05.2024
Il museo del bonsai
a cura di Massimo Bandera
> 30.09.2024
Il cono dâombra: dove finisce la democrazia e inizia la censura
Talk
11.05.2024
Galleria Franco Noero
Via Mottalciata, 10/B
+39 011 882208
Hassan Sharif
Solo show
> 15.06.2024
Gagliardi e Domke
Via Cervino, 16
+39 011 1970 0031
+39 3355917024
QUANTUM LANDSCAPES
Davide Maria Coltro
> 28.06.2024
HUMAN ECHOES
Tim White-Sobieski
> 28.06.2024
Cinema Massimo
Via Verdi, 18
EXPOSED SCREENINGS
Film screening
> 13.05.2024
EXPOSED TALKS
Talk
> 05.05.2024
Studio Museo Felice Casorati
Via del Rubino, 9 â Pavarolo (TO)
seta, cotone, lana, raso
BELDY
con testi critici di Ivana Mulatero e Rosalind McKever
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