Categorie: Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #5: da Valdocco al Centro

di - 12 Maggio 2024

In occasione del nuovo festival internazionale EXPOSED Torino Foto Festival, Untitled Association è lieta di accompagnarvi alla scoperta delle iniziative dedicate alla fotografia che animeranno il mese di durata della manifestazione. Ogni settimana, un appuntamento con un itinerario diverso (qui li trovate tutti), pensato per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte, tra mostre, eventi e spazi imperdibili.

Gianfranco Gorgoni, Elsworth Kelly, N.Y.1973 (stampata nel 2005) – Stampa cromogena su carta chimica fotografica (40x30cm) – © 2024 Galleria d’Arte Moderna Torino

Oggi iniziamo dalla Fondazione Mamre per muoverci poi in zona Valdocco con la Galleria FIAF Torino e il Polo del ‘900, tra il Museo Diffuso della Resistenza e la sede di Palazzo San Daniele. Concludiamo il nostro percorso nel Centro storico con le gallerie Giorgio Persano e Weber & Weber.

Si parte con la Fondazione Mamre e la mostra collettiva Iran. Paesaggi umani e urbani, un progetto in collaborazione con il fotografo e fotoreporter Claudio Silinghini. L’esposizione propone una puntuale narrazione sul Paese attraverso uno sguardo attento e orientato a ripercorrere tematiche sociali e intricati conflitti politici.

Immagine per la mostra Iran. Paesaggi umani e urbani, Fondazione MAMRE, Torino, 2024 – Courtesy Fondazione MAMRE

Superata zona Aurora, con la metropolitana M1 scendiamo alla fermata XVIII Dicembre, in zona Valdocco. La Galleria FIAF Torino ospita la collettiva Oltre l’Orizzonte: Esplorazioni nel Paesaggio Contemporaneo, con gli interventi fotografici di Stefano Pannucci, Nazareno Berton, Sergio Carlesso, Matteo Montesano e Ugo Col. In continuità con il tema della prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, New Landscapes – Nuovi Paesaggi, la mostra offre una visione variegata dei modi di intendere il paesaggio; il paesaggio non urbanizzato catturato dall’alto con un drone negli scatti di Stefano Pannucci; il paesaggio modificato da un’azione artistica con Nazareno Berton e Sergio Carlesso; il paesaggio la cui resa e percezione viene elaborata in post produzione con una serie di pattern visivi per Matteo Montesano; il paesaggio inedito e composito ottenuto dal collage di vedute e scorci differenti nelle opere di Ugo Col.

Immagine per la mostra Oltre l’Orizzonte: Esplorazioni nel Paesaggio Contemporaneo, Galleria FIAF, Torino, 2024 – Courtesy Galleria FIAF

Continuiamo in Corso Valdocco 4/A con il Museo Diffuso della Resistenza, nella sede di Palazzo San Celso del Polo del ‘900, e il suo l’allestimento permanente Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione, progettato da N!03 e curato dall’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza. Nei suggestivi locali sotterranei del Palazzo dei Quartieri Militari, l’allestimento, con immagini, suoni e voci dei testimoni, rievoca la vita quotidiana durante la guerra, l’occupazione tedesca, la resistenza e il ritorno alla democrazia. Il percorso scandito in cinque tappe – Vivere il quotidiano, Vivere sotto le bombe, Vivere sotto il regime, Vivere sotto l’occupazione e Vivere liberi – guida lo spettatore in un’esplorazione del territorio e della memoria dei luoghi. Ogni tappa è costituita da due interviste che ne sono testimonianza, affiancate da un montaggio di immagini di film e documentari dell’epoca. Parte integrante della visita è anche il rifugio antiaereo, a 12 metri di profondità, riparo per i cittadini e per i dipendenti del quotidiano La Gazzetta del Popolo con aveva sede nel palazzo.

Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione, particolare dell’allestimento permanente – © Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà

Poco distante la sede del Polo del ‘900, nel Palazzo San Daniele, in Via del Carmine 14, ospita la personale As if the world had no West di Mónica de Miranda nell’ambito di  Exposed Torino Foto festival. La mostra, decostruendo le concezioni occidentali della memoria, della storia e della terra, propone la creazione di nuovi paesaggi. Mónica de Miranda sperimenta una nuova comprensione della terra, intesa come luogo per la cura reciproca e la liberazione. Polo del ‘900 presenta inoltre Perfetto, ma per puro caso, progetto dell’associazione editoriale indipendente Zic Zic edizioni. In un dialogo tra il mondo dell’esposizione e quello della microeditoria, Perfetto, ma per puro caso indaga il folklore e il paesaggio rurale del Sud Italia, sfidando le narrazioni turistiche e stereotipate con un approccio ispirato ai laboratori di trash printing. A partire da sabato 11 maggio, la mostra è stata integrata con i risultati del laboratorio di Trash Printing, in cui verranno realizzate collettivamente una serie di cianotipie per restituire un nuovo racconto della città.

Immagine della mostra Mónica de Miranda. As if the world had no West, EXPOSED Torino Foto Festival, Polo del ‘900, Torino, 2024 – Courtesy EXPOSED Torino Foto Festival
Immagine della mostra Mónica de Miranda. As if the world had no West, EXPOSED Torino Foto Festival, Polo del ‘900, Torino, 2024 – Courtesy EXPOSED Torino Foto Festival
Immagine della mostra Mónica de Miranda. As if the world had no West, EXPOSED Torino Foto Festival, Polo del ‘900, Torino, 2024 – Courtesy EXPOSED Torino Foto Festival
Immagine per la mostra Perfetto, ma per puro caso, Polo del ‘900, Torino, 2024 – © ZicZic edizioni

Ci spostiamo ora nel centro storico per visitare le gallerie Giorgio Persano e Weber & Weber. Giorgio Persano ospita Volucelle, la personale che Marco Bagnoli ha pensato per lo spazio torinese. Volucelle, tratto da un quadro di Picabia, contiene la parola luce, filo conduttore dell’esposizione, e nomina la scacchiera in alabastro, con la forma degli scacchi che richiama sia la figura del danzatore di Harappa, nel museo archeologico di Delhi, che l’ultima partita di scacchi di Marcel Duchamp, dove ogni tipo di movimento era impedito dalla presenza delle pedine. La mostra indaga la dimensione di marcata immobilità che soltanto la luce può attraversare.

Marco Bagnoli, Luce su pietra serena, 2010 – Courtesy l’artista e Galleria Giorgio Persano

Ricordiamo inoltre, in galleria, la personale In/Visible di Per Barclay. La serie di lavori fotografici, allestita nel giardino interno del Palazzo Scaglia di Verrua, indaga il rapporto tra la percezione soggettiva e le sue deformazioni, con un’analisi del potere straniante del mezzo fotografico. L’artista norvegese invita a considerare la visione e le sue ambiguità, in un mondo conteso tra sensibile ed intelligibile, visibile ed invisibile. Nella costruzione delle fotografie e delle installazioni, l’artista sembra accedere all’unheimlich freudiano, al perturbante; con il gioco della sovversione della visione comune, Per Barclay ri-codifica i suoi soggetti – ballerine, giovani donne e uomini o individui maturi – a simboli dell’inconscio.

Per Barclay, Simen, 2004-2005 – Courtesy l’artista e Galleria Giorgio Persano

Segnaliamo inoltre, poco distante, i Musei Reali di Torino, immersi nel suggestivo verde dei Giardini Reali, con una collezione permanente da non farsi sfuggire.

Arriviamo da Weber & Weber, nostra ultima tappa, con la personale Chiaro di Luna di Roberto Kusterle. Con uno stile spiccatamente personale, Kusterle lavora sulla fotografia di messa in scena, dando vita a un favoloso mondo dove il confine tra reale e immaginario svanisce. Con le sue immagini ibride, al cui centro spesso si trovano creature fantastiche colte nel passaggio metamorfico da una forma di vita ad un’altra, riflette sul rapporto uomo-natura, sull’alienazione e sulla coesistenza simbiotica di entrambi. Per l’esposizione, la base di partenza sono delle fotografie lacerate, sgualcite, piegate, ingiallite e scolorite, di vecchie carte dell’archivio goriziano, alle quali Kusterle somma figure femminili e maschili ritratte con il corpo ricoperto di argilla. Per questo ciclo, il fotografo indaga l’equilibrio cromatico e tonale tra soggetti e materiali d’archivio, ottenuto per sottrazione del colore e forti contrasti. Le figure risultano quasi trasparenti, immerse e confuse con lo sfondo. Attraverso la fusione tra reale e immaginario, umano e animale/vegetale, animato e inanimato, Kusterle apre costantemente a nuovi significati.

Roberto Kusterle, Chiaro di luna, 2020 – Fotografia ai pigmenti su carta cotone (95x78cm) – © Roberto Kusterle – Courtesy l’artista e Weber & Weber

Cosa vedere a Torino #5

Fondazione Mamre

Piazzale Croce Rossa Italiana, 185/A

+39 011 852433

mamre@fondazionemamre.org

fondazionemamre.org

Iran. Paesaggi umani e urbani

Group show

10.05 > 02.06.2024

Galleria FIAF Torino

Via Pietro Santarosa, 7

+39 0115629479

segreteria@fiaf.net

fiaf.net

Oltre l’Orizzonte: Esplorazioni nel Paesaggio Contemporaneo

Group show

> 17.05.2023

Altrove

Group show

24.05 > 14.06.2023

Museo Diffuso della Resistenza

Corso Valdocco, 4/A

+393453937109

receptionsancelso@polodel900.it

museodiffusotorino.it

Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione

Permanent Collection

progettato da N!03 e curato dall’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza.

Polo del ‘900

Via del Carmine, 14

+39 0110883200

reception@polodel900.it

polodel900.it

As if the world had no West

MĂłnica de Miranda

02.05 > 02.06.2024

Perfetto, ma per puro caso

Zic Zic edizioni

10.05 >11.05.2024

Giorgio Persano

Via Stampatori, 4

+39 011 4378178

giorgiopersano.org

Volucelle

Marco Bagnoli

> 28.06.2024

In/Visibile

Per Barclay

> 28.06.2024

Musei Reali di Torino

Piazzetta Reale, 1

mr-to@cultura.gov.it

museireali.it

Permanent Collection

Weber & Weber

Via San Tommaso, 7

+ 39 011 195 00694

+39 348 036 4070

direzione@galleriaweber.it

galleriaweber.it

Chiaro di Luna

Roberto Kusterle

> 29.06.2024

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Tag: EXPOSED. Torino Foto Festival Fondazione Mamre Galleria FIAF Torino Galleria Giorgio Persano Museo Diffuso della Resistenza torino Weber & Weber

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