01 giugno 2024

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #8: lungo il Po

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Torino a tutta fotografia con il festival Exposed, gli appuntamenti del fine settimana con le mappe di Untitled Association: Fondazione Merz, GAM, Jest, Villa Regina, Camera, Palazzo Madama, Tucci Russo, DR Fake Cabinet

Immagine per la mostra Simone C. Niquille, Beauty and The Beep, Gallerie d’Italia, Torino, 2024 - © Simone C. Niquille

In occasione del nuovo festival internazionale EXPOSED Torino Foto Festival, Untitled Association è lieta di accompagnarvi alla scoperta delle iniziative dedicate alla fotografia che animeranno il mese di durata della manifestazione. Ogni settimana, un appuntamento con un itinerario diverso (qui li trovate tutti), pensato per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte, tra mostre, eventi e spazi imperdibili.

Oggi iniziamo, tra Borgo San Paolo e Crocetta, con la Fondazione Merz, la GAM Torino, la casa editrice indipendente Witty Books e lo spazio no profit Jest. Attraversiamo il fiume Po per raggiungere Villa Regina prima di spostarci verso zona Centro con Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Tucci Russo, DR Fake Cabinet. Concludiamo in ultimo con due tappe fuori porta: la galleria CRAG Gallery e lo Studio Museo Felice Casorati.

 

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Si parte in zona Borgo San Paolo con la collettiva Sacro è presso la Fondazione Merz a cura di Giulia Turconi. L’esposizione nell’ambito di Exposed Torino Foto Festival, a partire dalla raccolta di poesie Sacro Minore di Franco Arminio, presenta una riflessione sul concetto di sacro e la sua dimensione nella vita quotidiana. Con un gruppo di giovani artisti, Sacro è affronta la sacralità in un’accezione intima e privata suggerendo un ritorno alla dimensione comunitaria, umanitaria e collettiva. Gli artisti in mostra sono Tiphaine Calmettes, Matilde Cassani, Giuseppe Di Liberto, Lena Kuzmich, Quỳnh Lâm, Tommy Malekoff, Lorenzo Montinaro e GianMarco Porru.

Matilde Cassani, Tutto, 2018 – Installation view, Manifesta 12, Palermo, 2018 – Ph. Simone Sapienza

Con la linea metropolitana M1 scendiamo alla fermata Vinzaglio per raggiungere la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, GAM Torino. In mostra, per Exposed Torino Foto Festival, EXPANDED – I Paesaggi dell’Arte, a cura di Elena Volpato, un percorso di rilettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che si completa con Expanded Without, alle OGR, ed Expanded with, nelle sale del Castello di Rivoli.

Gianfranco Gorgoni, Michael Heizer, Anni 1970 – Stampa ai sali d’argento (30x40cm)

Grazie al sostegno di Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la GAM ha potuto rinnovare il proprio impegno collezionistico acquisendo 22 fotografie di Gianfranco Gorgoni, realizzate tra il 1970 e il 1974. Le foto sono dedicate alle diverse fasi di realizzazione dell’opera Spiral Jetty di Robert Smithson, di opere di Michael Heizer, oltre che ad alcuni ritratti di artisti come Bruce Nauman, Dan Flavin, Agnes Martin ed Ellsworth Kelly. Gli artisti in mostra sono Ugo Mulas, Olivio Barbieri, Mimmo Jodice, Mario Gabinio, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Jacopo Benassi, Gianfranco Gorgoni, Gabriele Basilico, Enrico Federico Jest, Claudio Abate, Aurelio Amendola e Armin Linke. La mostra è arricchita dall’opera, realizzata per l’occasione, Paesaggio di un paesaggio in un paesaggio di Jacopo Benassi.

Sempre alla GAM è inoltre in corso la personale Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Elena Volpato. L’esposizione, frutto della collaborazione tra la GAM di Torino e il Mart di Rovereto, con un centinaio di dipinti e una selezione di disegni e di incisioni, ripercorre puntualmente la produzione dell’artista. A chiudere idealmente la mostra, la collettiva, Un tappo che chiude… e apre a cura di Fabio Cafagna con opere di Gabriele Basilico, Jessie Boswell, Italo Cremona, Dadamaino (Eduarda Maino), Giovanni Battista De Gubernatis, Francesco Garrone, Luigi Ghirri, Sabrina Mezzaqui, Fernando Scianna, Mario Sironi e Giuseppe Uncini. Da non perdere, infine, la personale Jacopo Benassi. Autoritratto criminale e la personale Simone Forti, a cura di Elena Volpato.

Fabio Barile, The Kepler Conjecture on Sphere Packing in Three-Dimensional Euclidean Space, Playdough, 2021 – © Fabio Barile – Courtesy l’artista e Matèria

A due passi da Porta Nuova raggiungiamo le vicinissime Witty Books e Jest. La casa editrice indipendente Witty Books presenta la raccolta di opere fotografiche Works for a Cosmic Feeling di Fabio Barile, a cura di Tommaso Parrillo e Niccolò Fano. Le immagini di Barile esplorano molteplici traiettorie costruendo un sistema complesso. Il lavoro assume la forma di un perpetuo flusso di coscienza, immerso nel divenire, in cui i processi trasformativi del tempo sono componenti attive dell’opera stessa. Nei lavori presentati, incoerenza ed imperfezione divengono elementi inevitabili, parte integrante del processo creativo ed evolutivo.

© Arianna Arcara

L’associazione no profit Jest ospita la personale di Arianna Arcara, Altra versione dello stesso paesaggio a cura di JEST (Francesca Cirilli) e ARTECO (Beatrice Zanelli). Arianna Arcara, a seguito di un periodo di residenza artistica presso la Pinacoteca G. A. Levis di Chiomonte, propone uno spaccato sociale e paesaggistico del territorio montano della Val di Susa. Il progetto si muove al di là di una semplicistica restituzione della zona, stretta nel binomio tra meta turistica e movimenti di attivismo e dissenso; le opere di Arcara restituiscono le complessità e le contraddizioni emerse nella ricerca di un equilibrio tra l’eccessiva antropizzazione e la protezione dell’ambiente naturale.

Mathieu Asselin, Blanc Glacier – Renault – © Mathieu Asselin

Raggiungiamo Villa della Regina con la personale True Colors di Mathieu Asselin, a cura di Sergio Valenzuela Escobedo, nel contesto di Exposed Torino Foto Festival. True Colors, ispirandosi allo scandalo Dieselgate, sbugiarda l’ingannevole narrazione ecologica dell’industria contemporanea. Con una ricontestualizzazione degli strumenti di marketing visivo del settore automobilistico, fotografie, video, materiale pubblicitario e di archivio, Mathieu Asselin fa luce sul contrasto stridente tra la dichiarata attenzione all’ambiente e le reali politiche delle aziende.

Arianna Arcara, dalla serie Té, Tèins, Ten, Tén, Tens, 2024 – in corso – © Arianna Arcara

Spostiamoci verso il centro storico per le prossime due tappe: Camera – Centro Italiano per la Fotografia e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. Nel circuito di Exposed Torino Foto Festival, il Centro Italiano per la Fotografia ospita Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi. La mostra, con circa 120 fotografie, racconta il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro pseudonimi di Gerta Pohorylle ed Endre Friedmann. L’intenso vissuto biografico, tra guerra, amore e fotografia dei due protagonisti, e il loro impegno nella lotta politica e nella documentazione della guerra civile spagnola, è ripercorso attraverso le fotografie e la riproduzione di alcuni provini contenuti nella scomparsa e poi ritrovata “valigia messicana”, composta da 4500 negativi scattati in Spagna.

Dongkyun Vak, Aurelia aurita, 2019, dalla serie Heatwave – Lightbox (200x82x13cm) – © Dongkyun Vak – Courtesy Vontobel Art Collection, Zurich

Proseguiamo nella Project Room di Camera dove è in corso, sempre nell’ambito di Exposed, la personale Heatwave di Dongkyun Vak, a cura di Giangavino Pazzola. Con oltre venti fotografie dell’artista sudcoreano, tra lightbox e stampe di medio e grande formato, Heatwave vaglia il moderno rapporto tra esseri viventi, natura e tecnologia. Ricorrendo all’estetica della fashion photography, Dongkyun Vak propone un confronto tra l’ingegno della natura e quello della fabbrica, ragionando su un’inedita configurazione del paesaggio odierno. Muovendosi nell’era dell’Antropocene, una nuova fase geologica dove l’effetto dell’uomo supera gli impatti geologici, l’artista affronta timori e preoccupazioni proponendo un cambiamento degli stili di vita per far fronte alle irrimandabili questioni del riscaldamento globale, degli squilibri climatici e della perdita di habitat e biodiversità.

PField Marshal Muthoni wa Kirima, Peter Irungu Njuguna, MMWVA Murang’a, Kenya, 2019. From the series State of Emergency, Max Pinckers et al. (2014-2024) – © Max Pinckers/Muthoni wa Kirima

Segnaliamo inoltre, presso la Sala 6 di Camera, Voci Nascoste. Le lingue che resistono, a cura di Giangavino Pazzola. Il progetto, realizzato da Camera e Chora Media in partnership con Lavazza, prevede la committenza di tre lavori inediti ad Arianna Arcara, Antonio Ottomanelli e Roselena Ramistella, sul tema delle minoranze linguistiche della penisola italiana. Dalla narrazione dei gruppi francoprovenzali della Valle d’Aosta, di quelli greco-italioti della Grecia salentina in Puglia, a quelli della comunità albanese Arbereshe in Sicilia, il lavoro puntualizza la complessa situazione della memoria del patrimonio orale, continuamente minacciato dalle dinamiche di invecchiamento della popolazione, dall’urbanizzazione delle grandi metropoli, dallo spopolamento dei luoghi o dalla loro spropositata turistificazione. La parte visiva del progetto sarà integrata da una serie di podcast.

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica ospita per Exposed Torino Foto Festival, la mostra State of Emergency – Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu a cura di Salvatore Vitale. Il progetto documentaristico in corso del fotografo Max Pinckers in collaborazione con i veterani Mau Mau e con i kenioti sopravvissuti alle brutalità della guerra, presenta un’inedita visualizzazione della lotta per l’indipendenza dal dominio coloniale britannico degli anni Cinquanta. Con gli archivi coloniali deliberatamente distrutti, nascosti o manipolati, il progetto crea “documenti immaginati”, capaci di colmare i molteplici angoli ciechi della storia. Con la collaborazione di National Museums of Kenya, Kenya National Archives and Documentation, Nyeri Museum, Karatina University, i membri della Mau Mau War Veterans Association of Kenya, Kenya Human Rights Commission, The National Archives (UK), Bristol Archives and Museums, the Archive of Modern Conflict e the Flemish Government, il progetto propone una risposta collettiva volta a curare e riparare, senza cancellare, le ferite ancora aperte della violenza coloniale.

Sempre a Palazzo Madama segnaliamo Liberty. Torino capitale, a cura di Palazzo Madama e SIAT Società degli Ingegneri e degli Architetti di Torino con la collaborazione di MondoMostre. L’esposizione, con un centinaio di opere, affronta il ruolo cruciale giocato dalla città sabauda nell’affermazione del Liberty. In mostra anche La meraviglia della seta e il peltro a Torino, un viaggio cronologico nell’arte tessile dal XIV al XX secolo fino alla scoperta della recente donazione di 128 oggetti in peltro da parte degli eredi di Attilio Bonci. Ancora, La porta della città. Un racconto di 2000 anni, presenta, a partire da una trentina di tavole del disegnatore modenese Francesco Corni, una narrazione visiva dei duemila anni di storia di Palazzo Madama e della città di Torino.

Da non perdere Change! Ieri, oggi e domani, il Po, una riflessione, con capolavori di pittura e fotografia, sulla crisi climatica e i conseguenti cambiamenti millenari avvenuti lungo il corso del fiume Po. Segnaliamo infine la straordinaria collezione Textiles are back nella sala dei tessuti dell’antico palazzo.

Alfredo Pirri, Di luce e di fango, 2023 (dettaglio) – Acquerello su carta Arches (300 gr, ph neutro, puro cotone) su alluminio e legno verniciato, metacrilato colorato in pasta (244×117,5cm). – Courtesy l’artista e Tucci Russo

Poco distante da Palazzo Madama, Tucci Russo Chambres d’Art propone la personale Fare spazio, con opere di Alfredo Pirri. Il percorso si articola attraverso due nuclei: Compagni ed Angeli, nella sala d’accesso, si compone di 32 acquarelli su carta dedicati ad Antonio Gramsci; in aggiunta, una scultura/modello realizzata dall’artista a Bari; il secondo nucleo si compone di cinque opere realizzate con tecniche miste: acquerello su carta Arches montata su alluminio, plexiglass con inclusioni metalliche, vernici acriliche e cornici in legno verniciato. Nella sala di mezzo è esposta un’opera solitaria e di raccordo, realizzata con colori trasparenti e riflettenti applicati a una superficie di plexiglass trasparente.

© Eric Pasino – Courtesy l’artista e DR Fake Cabinet, Torino

Da DR Fake Cabinet, segnaliamo la mostra appena inaugurata Per far crescere fiori su terra bruciata di Eric Pasino. Pasino mette in scena una serie di opere connesse ad alcuni elementi fondamentali: la terra, la serra e i fiori. Coerentemente con una ricerca pittorica in cui l’opera vive di un rapporto corpo a corpo e include chi la guarda nella costruzione del suo significato, Pasino trasforma gli spazi della galleria in una simil serra, in cui le opere divengono l’esito di ciò che l’artista ha metaforicamente coltivato.

Giungiamo alla nostra ultima tappa, fuori porta, con due appuntamenti. L’inaugurazione oggi di STAR/ROSE presso CASA TOESCA, organizzata da CRAG Gallery in collaborazione con Palazzo Rosa – Le stanze della Cosmetica e, per domani, torniamo a segnalarvi Studio Museo Felice Casorati con la personale seta, cotone, lana, raso di BELDY, a cura dell’Archivio Casorati, con i testi critici di Ivana Mulatero e Rosalind McKever. Per STAR/ROSE, con origini e ricerche diverse, gli artisti Luca Coser, Luca Freschi, Lorenzo Gnata, Jiri Hauschka, Chen Li, Giacomo Modolo, Elisabetta Mariuzzo, Roger Colli, Enrico Smerilli, Oscar Contreras Rojas e Giuliano Sale si confrontano a CASA TOESCA su simbolismi, allegorie, miti e significati correlati alla figura della rosa.

© Giuliano Sale

Per la personale seta, cotone, lana, raso, BELDY (Mabel Hardy Maugham) ha realizzato invece 25 opere selezionate dall’Archivio Casorati in collaborazione con la storica e critica d’arte Ivana Mulatero e la storica dell’arte Rosalind McKever. Le opere combinano frammenti di tessuto, dal velluto stirato fino ai sottili ritagli crêpe de Chine, impiegati per creare paesaggi, nature morte e scene di vita quotidiana, offrendo una nuova interpretazione del fare pittura.

BELDY, Pierrot (36x46cm) – Courtesy Studio Museo Felice Casorati

Fotografia e dintorni: cosa vedere a Torino #7

Fondazione Merz

Via Limone, 24

+39 01119719437

info@fondazionemerz.org

fondazionemerz.org

Sacro è

Group show

cura di Giulia Turconi

> 16.06.2024

 

GAM Torino

Via Magenta, 31

+39 0114429518

gam@fondazionetorinomusei.it

gamtorino.it

EXPANDED – I Paesaggi dell’Arte

Group show

a cura di Elena Volpato

02.05 > 01.09.2024

Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte

Solo show

a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari e Elena Volpato

> 15.09.2024

Un tappo che chiude… e apre

Group show

a cura di Fabio Cafagna

> 15.09.2024

Jacopo Benassi. Autoritratto criminale

Solo show

a cura di Elena Volpato

> 01.09.2024

Simone Forti

Solo show

a cura di Elena Volpato

> 02.06.2024

 

Witty Books

Via Galliari, 16/A

info@witty-books.com

witty-books.com

Works for a Cosmic Feeling

Fabio Barile

a cura di Tommaso Parrillo e Niccolò Fano

02.05 > 02.06.2024

 

Jest

Via Galliari, 15/D

+39 3290907603

info@jestfotografia.net

jestfotografia.net

Altra versione dello stesso paesaggio

Arianna Arcara

a cura di JEST (Francesca Cirilli) e ARTECO (Beatrice Zanelli)

> 02.06.2023

 

Villa della Regina

Direzione regionale Musei Piemonte

Strada Comunale Santa Margherita, 79

+39 0118195035

drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it

True Colors

Mathieu Asselin

a cura di Sergio Valenzuela Escobedo

02.05 > 02.06.2024

 

Camera – Centro Italiano per la Fotografia

Via delle Rosine, 18

+39 0110881150

camera@camera.to

camera.to

Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra

Robert Capa, Gerda Taro

a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi

> 02.06.2024

Voci Nascoste. Le lingue che resistono

Group Show

a cura di Giangavino Pazzola

> 02.06.2024

at Project Room

Heatwave

a cura di Giangavino Pazzola

Dongkyun Vak

> 02.06.2024

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Piazza Castello

+39 0115211788

ftm@arteintorino.com

palazzomadamatorino.it

State of Emergency – Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu

Max Pinckers

a cura di Salvatore Vitale

> 02.06.2024

Liberty. Torino capitale

a cura di Palazzo Madama e SIAT con la collaborazione di MondoMostre

> 10.06.2024

Textiles are back

> 21.12.2024

La meraviglia della seta e il peltro a Torino

> 28.01.2025

La porta della città. Un racconto di 2000 anni

> 30.09.2025

Change! Ieri, oggi e domani, il Po

27.06.2024 > 13.01.2025

 

DR Fake Cabinet

Via San Francesco da Paola, 12/D

+39 3381672986

+39 3208240004

dr.fake.cabinet@gmail.com

@dr_fake_cabinet

Per coltivare fiori su terra bruciata

Eric Pasino

23.05 > 29.06.2024

 

Tucci Russo Chambres d’Art

Via Davide Bertolotti, 2 – Torino

+39 0121953357

+39 0121953459

gallery@tuccirusso.com

tuccirusso.com

at Torino venue

Fare spazio

Alfredo Pirri

> 27.07.2024

 

GRAG Gallery:

+39 3473420598

+39 3351227609

info@cragallery.com

cragallery.com

CASA TOESCA – Via Ivrea 42, Rivarolo C.se, TO

STAR/ROSE

group show

01.06 > 30.06.2024 |opening 01.06 h 16.00-20:00

 

Studio Museo Felice Casorati

Via del Rubino, 9 – Pavarolo (TO)

casorati.net

seta, cotone, lana, raso

BELDY

con testi critici di Ivana Mulatero e Rosalind McKever

05.05 > 23.06.2024

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