Il Corpo del Capitano. Il progetto di Santese e Valli che ribalta l’estetica dei comizi salviniani

di - 27 Luglio 2020

Il Corpo del Capitano è il progetto fotografico di Luca Santese e Marco P. Valli che capovolge e indaga la propaganda salviniana.

I due fotografi avevano già documentato, a partire dal 2018, la genesi della cosiddetta Terza Repubblica in chiave satirica e spiccatamente critica. Conclusa l’esperienza del primo Governo Conte, Santese e Valli hanno ora deciso di concentrare la propria indagine sull’attività politica e le tecniche di proselitismo del leader della Lega Matteo Salvini, goliardicamente soprannominato dai suoi stessi elettori Il Capitano.

La propaganda politica di Salvini si basa su una costante e massiccia produzione fotografica in cui espone accuratamente sé stesso, la sua quotidianità ed il suo corpo rappresentandosi come uomo del popolo.

Il ruolo che era storicamente affidato ai fotografi di mestiere viene scavalcato dal politico: la rappresentazione avviene principalmente attraverso i canali social, seguiti da milioni di follower, che costituiscono un organo di stampa privilegiato mediante il quale Salvini informa direttamente i suoi seguaci senza che giornali e televisioni possano agire da intermediari.

Santese e Valli sono stati direttamente coinvolti in questo meccanismo, dato che una loro fotografia di Salvini, un primo piano in bianco e nero, parte di Boys Boys Boys, primo volume del progetto Realpolitik, fu scelta dal Time come copertina dell’edizione Europea, con sotto il titolo dell’articolo The new face of Europe.

Questo contribuì a offrire agli europei un’immagine del politico italiano tutt’altro che rassicurante, ma Salvini, soprassedendo a questa tipologia di rappresentazione e all’articolo che ne criticava l’operato, decise di postare questa immagine sui propri canali social ed utilizzarla sulla comunicazione stampata di alcune successive manifestazioni nazionali allo scopo di legittimare ulteriormente la propria figura politica.

In risposta a quella che appare una strategia comunicativa inattaccabile, lo sforzo di Santese e Valli è quello di tentare di riappropriarsi del ruolo che storicamente appartiene al fotografo.

Sorprende la capacità camaleontica del Capitano nel mutare i suoi panni dal padano all’italiano, dal padre di famiglia al fidanzato innamorato, dal goloso al tifoso, da ruspista a ‘felpista’, da cattolico ad antipapalino: Il Corpo del Capitano contrappone all’individualismo sfrenato del singolo la moltitudine di corpi che lo compongono.

In principio il progetto sembra documentare fedelmente e ironicamente gli aspetti della propaganda salviniana ma nel suo svolgimento emergono i caratteri di contropropaganda che sfociano in un sottolivello di racconto immaginario proposto dai fotografi. Una risposta alla narrazione faziosa che spesso il politico utilizza.

Il progetto fotografico si avvale di uno stile totalmente opposto a quello di Salvini.  Ad un’estetica amichevole, pop e colorata preponderante negli scatti sui social si oppone un bianco e nero rigoroso, oscuro e distopico.

Il libro Il Corpo del Capitano è al momento in fase di stampa e l’uscita è prevista per ottobre 2020, ma potete preordinare la vostra copia qui.

Quello che in apparenza può risultare un veicolo anacronistico rispetto ai tempi di fruizione rapidi dell’immagine nel panorama contemporaneo è una presa di posizione sulla necessità di dedicare del tempo alla fruizione delle immagini e alla riflessione su di esse, sul loro utilizzo e sull’influenza che esercitano. Il volume, edito da Cesura Publish, è l’ultimo di una lunga serie che fa capo al progetto Realpolitik, nato con l’intento di documentare direttamente dall’interno il susseguirsi di eventi che hanno sconvolto gli equilibri della politica italiana contemporanea.

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