-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World #24. Intervista a Gianpiero Fanuli
Fotografia
Milano Art Guide ed exibart presentano It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World, un atlante della fotografia degli anni 2020, da scoprire ogni settimana su Instagram. L’ospite di questa settimana è Gianpiero Fanuli. Per dare un’occhiata al takeover nelle stories del nostro account instagram, vi basta cliccare qui.
#ItsaMadMadMadMadWorld: intervista a Gianpiero Fanuli
A cosa stai lavorando?
«In questo periodo sto lavorando ad un progetto sulla “Riviera” Italiana ,è una serie di immagini “in progress” che confluirà in due mostre nel mese di maggio in due spazi diversi e in una pubblicazione: una personale al Phos centro per la fotografia a Torino curata da Maria Ares Chillon, che inaugura il 3 maggio, ed una collettiva con presentazione del libro seriale Ghost book alla galleria Riccardo Costantini Contemporary di Torino il 6 maggio.»
Come trovi ispirazione per il tuo lavoro? E cosa ti ispira di più?
«Di solito in ogni mio progetto quello che mi interessa è l’interazione tra uomo e spazio sono affascinato dalla rappresentazione plastica ed iconica di un luogo. Cerco di ritrarre in maniera espressiva ciò che mi circonda .La fotografia nel mio caso trova ispirazioni in diverse storie: il cinema italiano , la mia infanzia in Puglia dove sono cresciuto, l’illustrazione , le vecchie riviste, poi per passione personale il libro fotografico, che amo e colleziono. Penso che qualsiasi elemento si mixi insieme e trovi uno sfogo naturale in una zona franca che nel mio caso è l’immagine.»
Cosa significa fotografare negli Anni Venti del Duemila?
«Oggi la fotografia, per sua natura ha una sua autonomia riesce a trovare spazio oltre che sui social dove chiunque può esporsi,nelle istituzioni ,l’ editoria specializzata ed indipendente, comincia anche in Italia ad entrare in un contesto non solo documentaristico o reportagistico ma entra di diritto in un dialogo con l’arte contemporanea. C’è ancora molto da fare si semplificano molti aspetti e si confondono spesso i piani, nel mio caso cerco semplicemente di portare avanti il mio progetto come avrei fatto anni fa quando ho iniziato.»
Il 2020 in una foto?
Biografia
Gianpiero Fanuli (1977) è un fotografo italiano il cui lavoro esplora l’interazione tra l’uomo e gli spazi, attratto dall’iconografia e dalla plasticità delle atmosfere delle città e delle scene balneari. Le sue fotografie sono state esposte in Italia e all’estero in Mostre Personali e Collettive e Fiere d’Arte come: Arte Fiera Bologna, Mia Photo Fair (Milano), The Others (Torino), Photo Fever (Bruxelles e Parigi) Carousel du Louvre. Nel 2018 espone le sue Polaroid alla Riccardo Costantini Contemporary Gallery con la Mostra Personale: Gentlemen take Polaroids. Ha inoltre partecipato a mostre collettive selettive tra cui Some Body to Love alla Galleria MC2 (Milano) e Strumenti di un Rito Esistenziale alla Galleria San Federico (Torino). Inoltre, collabora con riviste italiane come: Perimetro, Il Fotografo, Nss Magazine, Sali & Tabacchi e Ghost Book. È rappresentato dalla Galleria Riccardo Costantini Contemporary (Torino) dalla Galleria Ares Contemporary (Lugano) e dalla Galleria Valeria Bella (Milano).
Info: Instagram
Per le altre interviste di It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World potete cliccare qui.