Si è inaugurata questo 29 luglio la prima edizione del primo festival diffuso di fotografia in Calabria, “Fiumefreddo Photo Festival”, in programma sino al 10 settembre 2022, ideato e promosso dall’Associazione culturale Pensiero Paesaggio. In una cornice espositiva a cielo aperto, presso il borgo di Fiumefreddo Bruzio, nel basso Tirreno cosentino, si susseguiranno mostre, eventi, incontri e workshop con i protagonisti della fotografia contemporanea italiana e internazionale.
Con otto differenti location, 34 km quadrati di borgo a disposizione e otto autori in mostra, il festival elaborerà il tema “MIDWAY: between past and future”, un concetto che spinge a comporre nuove e inedite combinazioni in cui si incontrano passato e futuro, tradizione e innovazione, globale e locale, non dimenticando però l’importanza di temi attuali come quello della salvaguardia ambientale e climatica e delle sue ricadute culturali, politiche e sociali.
Fiumefreddo Photo Festival «Unisce una vocazione fortemente internazionale ad un profondo radicamento territoriale con uno sguardo rivolto ad indagare l’immagine attraverso l’incontro e la ricerca sul campo, con esposizioni, installazioni e proiezioni pensate per interagire col tessuto urbano e sociale in modo fortemente dinamico: Fiumefreddo Photo Festival vuole essere uno sguardo sul mondo che si apre nel cuore del Mezzogiorno d’Italia, la Calabria», si legge nel comunicato stampa.
Tra gli artisti ospitati, l’ecuadoriano-israeliano Misha Vallejo Prut, già vincitore di numerosi premi internazionali, che espone “Secret Sarayaku”, un racconto della comunità indigena Kichwa di Sarayaku (in Ecuador) e del suo controverso rapporto con la tecnologia e la contemporaneità; il fotografo documentarista Giacomo d’Orlando, la cui poetica indaga i possibili scenari futuri causati dai cambiamenti climatici; Fabian Albertini, artista italiana che presenterà “Controlled Lives”, una serie che ragiona sull’impatto dell’intelligenza artificiale e della biometrica facciale sulle nostre vite; Gabriele Cecconi, con “TiàWùK”, indagine fotografica sul micro-cosmo del Kuwait.
Spazio anche per la fotografia emergente, con Bianca Maldini, vincitrice dell’Open Call 2022, e il suo “Una volta qualcuno mi disse”, progetto espositivo nato da una ricerca personale sull’incredibile, sull’irrazionale, sul flusso invisibile che determina la fascinazione per l’ancestrale.
La direzione progettuale e organizzativa di Fiumefreddo Photo Festival è a cura di Anna Francesca Catalano, fondatrice dell’Associazione Pensiero Paesaggio, fotografa ed esperta di comunicazione, mentre quella artistica e curatoriale è affidata a Teodora Malavenda, photo editor di WE World Energy e curatrice indipendente. Il Festival è patrocinato dal comune di Fiumefreddo Bruzio.
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