Questo autunno l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ospiterà COLLECTION, mostra che celebra la collezione di fotografie di Florence e Damien Bachelot.
Un’eccezionale serie di circa 150 fotografie che ripercorrono un secolo di storia dell’immagine attraverso gli scatti di Diane Arbus, Édouard Boubat, Mohamed Bourouissa, Marcel Bovis, Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Philippe Chancel, Stéphane Couturier, Bruce Davidson, Luc Delahaye, Robert Doisneau, Gilles Ehrmann, Véronique Ellena, Mitch Epstein, Louis Faurer, Andreas Feiniger, Robert Frank, Paul Fusco, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Nan Goldin, Paul Graham, Harry Gruyaert, Dave Heath, Laura Henno, René Jacques, Ray K. Metzker, Nadav Kander, Chris Killip, François Kollar, Josef Koudelka, Dorothea Lange, Saul Leiter, Christian Lemaire, Leon Levinstein, Helen Levitt, Vivian Maier, Susan Meiselas, Joel Meyerowitz, Janine Niepce, Willy Ronis, Joy Judith Ross, Arthur S. Siegel, Eugene Smith, Mike Smith, Paul Strand e Sabine Weiss.
Una lettura in profondità della storia della fotografia incentrata sull’Umanità e la sua relazione con il proprio ambiente, dove l’effervescenza della città va di pari passo con la poesia solitaria del ritratto.
Due grandi tradizioni transatlantiche, la fotografia francese dell’inizio del XX secolo detta umanista e la fotografia di strada americana e un duplice sguardo: quello dei collezionisti Florence e Damien Bachelot, che compone un racconto personale e quello del curatore Sam Stourdzé attraverso una selezione di stampe dove l’occhio del fotografo agisce come un sismografo degli eventi della Storia e dei racconti intimi.
Una straordinaria serie di circa 40 stampe d’epoca di Saul Leiter testimonia, con il passaggio al colore, una svolta verso la seconda metà del secolo e un rovesciamento delle influenze fotografiche. Infine, la mostra esplora gli inizi del reportage moderno con Gilles Caron, fino ai ritratti documentari dei fotografi contemporanei come Luc Delahaye, Mohamed Bourouissa, Véronique Ellena e Laura Henno. L’antica cisterna di Villa Medici ospiterà un focus sul lavoro di Laura Henno, tra fotografie e filmati.
Tra contrasti e corrispondenze, la mostra della collezione Bachelot a Villa Medici mette in evidenza una storia delle influenze fotografiche ed esamina il modo in cui il ritratto e il corpo inquadrano la città, tagliano il territorio urbano e gli spazi di tutti i giorni nei quali la figura umana funge sempre da scala.
La collezione Florence e Damien Bachelot conta circa mille fotografie e costituisce uno dei più importanti insiemi privati di stampe in Francia.
Il filo conduttore della collezione è la ricerca di pezzi eccezionali per la loro qualità o la loro storia (stampe rare, edizioni limitate, ecc.).
Questo insieme, i cui temi prediletti coprono la fotografia cosiddetta umanista, documentaria e sociale del XX secolo fino al periodo contemporaneo, si distingue in particolare per una raccolta eccezionale di una quarantina di stampe di Saul Leiter. Per Florence e Damien Bachelot, collezionare costituisce un impegno a favore del mezzo fotografico in tutta la sua materialità e singolarità, nonché un approccio di sostegno ai giovani fotografi di oggi, in particolare francesi.
Nata all’inizio degli anni 2000 dall’iniziativa di quattro soci – Damien Bachelot, Claude Garnier, Jean-Pascal Mahieu e Yves Hervieu-Causse – sotto forma di una collezione aziendale del gruppo Aforge, la collezione fotografica diventa un progetto esclusivamente familiare all’epoca del suo riacquisto nel 2009 da Damien e Florence Bachelot. La collezione si è costruita e arricchita con il sostegno di specialisti che hanno assistito Florence e Damien Bachelot nel loro approccio ed in particolare il curatore Sam Stourdzé e il gallerista americano Howard Greenberg. Le opere che la compongono sono regolarmente oggetto di prestiti o di mostre dedicate nonché di pubblicazioni, in particolare presso Maison CF (edizioni Clémentine de la Féronnière).
Nel 2023, il museo Réattu di Arles accoglierà una mostra dedicata ai ritratti della collezione Bachelot, nell’ambito dei Rencontres de la photographie.
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