In occasione della XI edizione di MIA FAIR – Milan Image Art Fair, Untitled Association propone a professionisti del settore, appassionati d’arte e non solo, una serie di itinerari in città , ispirati al tema della fotografia.
Come prima tappa di questo secondo itinerario, partiamo da Porta Tenaglia (M2/Moscova), con la galleria kaufmann repetto e la personale di Andrew Bowers intitolata You must not turn your head away in grief. L’artista americano propone una serie di opere multimediali che riflettono sul senso di smarrimento individuale causato dalla distruzione ambientale e dal cambiamento climatico. Durante il periodo pandemico, ha documentato le importanti azioni svolte da Redwood Forest Defender, un gruppo giovani trees-sitters, per difendere la foresta pluviale dall’abbattimento da parte di Green Diamond Resource Company, produttrice di carta igienica “ecosostenibile”, mascherando i loro interventi di deforestazione, attraverso strategie di green washing.
Spostandoci verso Corso Magenta (M2/Cadorna), ci dirigiamo da Podbielski Contemporary, una realtà di riferimento per la fotografia contemporanea, per Oltre lo sguardo, collettiva sull’impossibilità di un approccio unico, oggettivo e impersonale dello sguardo umano, inevitabilmente situato, soggettivo e in grado di aprire lo spazio circostante all’introspezione psichica. In mostra, opere di Silvia Camporesi, Jacopo Valentini, Ferdinando Scianna, Marina Caneve. La stessa Silvia Camporesi assieme a Thomas Jorion è anche protagonista dello spazio che Podbielski Contemporary ha allestito a MIA FAIR (M2/Famagosta).
Spostandoci invece a piedi da via Monti, passando davanti alla Basilica di Sant’ Ambrogio, arriviamo al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Piazza Sant’Eustorgio, all’interno del quale, fino all’1 maggio, è possibile visitare un’antologica di Maurizio Galimberti, intitolata Uno sguardo sulla nostra storia. Usando la sua particolare tecnica, Galimberti esplora il Secolo breve, dando nuova vita e nuovi significati agli scatti realizzati da altri autori.
MIA FAIR e Podbielski Contemporary collaborano con l’Università Bocconi per la personale di Giulio Di Sturco, Ganga Ma (Madre Genga), curata da BAG – Bocconi Art Gallery e presentata all’interno degli spazi di via Sarfatti (M2/P.ta Genova FS; M3/Porta Romana). La mostra è il risultato di una ricerca fotografica durata dieci anni sul fiume Gange, che documenta gli effetti dell’inquinamento, dell’industrializzazione e dei cambiamenti climatici.
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