Categorie: Fotografia

La neve come non l’avete mai vista, grazie alla super camera di Nathan Myhrvold

di - 23 Febbraio 2021

La neve, un elemento molto familiare e, allo stesso tempo, così sfuggevole, caratterizzato da una bellezza senza tempo, tanto da affascinare bambini, adulti e anche Nathan Myhrvold, che ha avviato un progetto per coglierne ogni minimo dettaglio e sfaccettatura. Un progetto complicato e ambizioso ma possibile grazie all’ingegno di Myhrvold che, d’altra parte, è ex Chief Technology Officer di Microsoft, co-inventore di ben 17 brevetti presso la società di Redmond. Myhrvold ha ideato e costruito ad hoc una macchina fotografica con la più alta risoluzione al mondo, per poter catturare la bellezza dei cristalli di neve.

I cristalli di neve, essendo composti da acqua cristallizzata, risentono degli sbalzi di temperatura lasciando un arco di tempo brevissimo per riuscire a essere immortalati in una fotografia. Per tale motivo, Myhrvold ha scattato in luoghi dove le temperature scendono fino a 20 gradi sotto lo zero: a Fairbanks, in Alaska, e nel Yellowknife, zona nord-ovest del Canada.

La tecnologia innovativa di Nathan Myhrvold

Per realizzare una delle sfide più monumentali – anzi, iconiche – della sua carriera, Nathan Myhrvold ha trascorso 18 mesi progettando e costruendo questa fotocamera personalizzata unica nel suo genere. La macchina è stata realizzata in fibra di carbonio – materiale che non si dilata o restringe a temperature estreme – e con una lente in zaffiro artificiale.

Avendo ben presente quanto il tempo e la temperatura fossero cruciali per la buona riuscita dell’impresa, Myhrvold ha ideato una tecnologia innovativa: ha incorporato una fase di raffreddamento nella fotocamera e ha usato luci LED ad alta velocità pulsante sul microscopio, per eliminare il trasferimento di calore e le vibrazioni sulla neve. Le sorprendenti e minuziose immagini sono state scattate con una velocità dell’otturatore di soli 500 microsecondi.

“Snowflake Triptych: 3”, Nathan Myhrvold (Courtesy Modernist Cuisine Gallery)

«I fiocchi di neve sono un ottimo esempio di bellezza nascosta. L’acqua, che è una cosa incredibilmente familiare a tutti noi, è abbastanza insolita quando la vedi in questa visione diversa. L’intricata bellezza dei fiocchi di neve deriva dalla loro struttura cristallina, che è un riflesso diretto degli aspetti microscopici della molecola d’acqua», ha dichiarato Myhrvold, a proposito del suo ultimo progetto.

I cristalli dei fiocchi di neve non sono affatto tutti uguali, come si potrebbe pensare. La maggior parte dei cristalli a forma di stella immortalati da Myhrvold sono chiamati dendriti stellari, caratterizzati da rami che si estendono dal centro verso l’esterno, sono una tipologia di cristalli che si verificano soltanto a – 15 gradi centigradi sotto lo zero.

“Ice Queen”, Nathan Myhrvold (Courtesy Modernist Cuisine Gallery)

Myhrvold, attraverso questo ambizioso progetto, ha voluto svelare la bellezza nascosta della neve che, a occhio nudo, ci è completamente celata. Sul suo sito è possibile vedere e acquistare i suoi scatti.

Un fotografo dai mille talenti

Nathan Myhrvold ha svolto un dottorato in Fisica all’università di Princeton, uno studio post dottorato con Stephen Hawking alla Cambridge University ed è stato il direttore tecnico della Microsoft. Fin da quando era bambino aveva sviluppato una passione smisurata per le arti della fotografia e della cucina.

Autore di Modernist Cuisine: The Art and Science of Cooking, Modernist Cuisine at Home, The Photography of Modernist Cuisine e Modernist Bread, questi libri sono la perfetta condensazione di ricette culinarie e sorprendenti fotografie ad altissima risoluzione delle pietanze. Diplomato all’École de Cuisine La Varenne in Francia, nel 1999 ha lasciato definitivamente Microsoft per dedicarsi alle sue passioni di una vita: cucina, fotografia e scienza.

Il fotografo Nathan Myhrvold al lavoro (Courtesy Modernist Cuisine Gallery)

Myhrvold ha creato la sua personale galleria Modernist Cuisine Gallery con sede a Las Vegas, New Orleans, Seattle e La Jolla, la prima galleria al mondo dedicata solamente alla fotografia di cibo di un solo artista.

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