Categorie: Fotografia

Other Identity #128, altre forme di identità culturali e pubbliche: Tito Ghiglione

di - 22 Settembre 2024

Tratta dall’omonima rassegna ideata dall’artista e curatore indipendente Francesco Arena, la rubrica “OTHER IDENTITY – Altre forme di identità culturali e pubbliche” vuole essere una cartina al tornasole capace di misurare lo stato di una nuova e più attuale grammatica visiva, presentando il lavoro di autori e artisti che operano con i linguaggi della fotografia, del video e della performance, per indagare i temi dell’identità e dell’autorappresentazione. Questa settimana intervistiamo Tito Ghiglione.

Other Identity: Tito Ghiglione

Il nostro privato è pubblico e la rappresentazione di noi stessi si modifica e si spettacolarizza continuamente in ogni nostro agire. Qual è la tua rappresentazione di arte?

«Personalmente vedo l’arte come un processo in continua formazione e movimento che tende all’inesauribilità. È la possibilità che abbiamo di sondare l’inaudito, l’invisibile».

Creiamo delle vere e proprie identità di genere che ognuno di noi sceglie in corrispondenza delle caratteristiche che vuole evidenziare, così forniamo tracce. Qual è la tua “identità” nell’arte contemporanea?

«Attraverso la fotografia e la pellicola cerco di rendere visibile ciò che i miei occhi non riescono a vedere».

Tito Ghiglione , ‘senza titolo’, 2020, pellicola ortocromatica 35mm, stampa 30×40

Quanto conta per te l’importanza dell’apparenza sociale e pubblica?

«Sono interessato all’unicità dell’individuo, alla sua essenza. Non credo molto nell’apparenza, personalmente preferisco l’apparizione e cioè la sorpresa, l’imprevisto, la meraviglia».

Il richiamo, il plagio, la riedizione, il ready made dell’iconografia di un’identità legata al passato, al presente e al contemporaneo sono messi costantemente in discussione in una ricerca affannosa di una nuova identificazione del sé, di un nuovo valore di rappresentazione. Qual è il tuo valore di rappresentazione oggi?

«In un mondo dove la vita è rappresentazione l’arte dovrebbe essere la via di fuga, l’irrapresentabile».

Tito Ghiglione , ‘senza titolo’, 2021, pellicola b&n 35mm doppia esposizione, stampa 40×50

ll nostro “agire” pubblico, anche con un’opera d’arte, travolge il nostro quotidiano, la nostra vita intima, i nostri sentimenti o, meglio, la riproduzione di tutto ciò che siamo e proviamo ad apparire nei confronti del mondo. Tu ti definisci un’artista agli occhi del mondo?

«Non ho l’esigenza di definirmi, cerco semplicemente di vivere tutto il processo fotografico come esperienza visiva. La fotografia mi consente, dal momento dello scatto fino alla stampa in camera oscura, di ampliare costantemente la mia visione del mondo, di comprenderne più sensibilmente la luce e il buio».

Tito Ghiglione , ‘senza titolo’, 2018, pellicola b&n 35mm, stampa 30×40

Quale “identità culturale e pubblica” avresti voluto essere oltre a quella che ti appartiene?

«Nessuna in particolare. Ogni identità è collegata alle altre identità che vivono o hanno vissuto sulla Terra e ognuno di noi si forma attraverso determinate identità culturali e pubbliche che sente come prossime. Ma quanto possa ammirare alcuni casi di umanità presenti e passati, se proprio dovessi scegliere un’altra identità probabilmente preferirei un albero, una pianta o un fungo».

Tito Ghiglione , ‘senza titolo’, 2019, pellicola b&n 35mm doppia esposizione, stampa 40×50

Biografia

Tito Ghiglione (Genova, 1979), ha scelto di lavorare solo in maniera analogica. La sua ricerca parte dalla sperimentazione esplorando le potenzialità della pellicola come materia sensibile e il rapporto che questa instaura con il corpo nell’atto fotografico. Nelle sue fotografie i soggetti non terminano ma contaminano lo sfondo con un’aura, un ampio bordo di passaggio che racchiude in sé ogni sensazione.

Il processo, la tecnica e la realizzazione artigianale in camera oscura sono parte integrante del progetto. Fotografa soprattutto in 35 mm ma anche in medio formato passando per la fotografia stenopeica, il found footage, il chimigramma ed altre tecniche come ad esempio la solarizzazione. I lunghi tempi di esposizione, la sovrapposizione degli scatti, le seconde fasi di sviluppo danno origine a immagini stratificate il cui effetto finale è un non-previsto.

Tito Ghiglione , ‘senza titolo’, 2022, pellicola b&n 35mm, semi-solarizzazione in fase di stampa 30×40

Cuore della ricerca di Tito è il mostruoso, inteso come accesso inaudito di bellezza. Il soggetto della sua fotografia è la luce, in ogni sua forma e manifestazione.

Negli ultimi anni le sue fotografie sono state esposte in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero e pubblicate su riviste come NudeArtZine, Discarded Magazine, MyEyeGotLeazy, In Allarmata Radura.
(Livia del Gaudio)

Articoli recenti

  • Mostre

Luciano Bertoli, Frattempo. Le curve di Mandelbrot a Reggio Emilia

Palazzo da Mosto, storico edificio rinascimentale di Reggio Emilia, apre le porte "Frattempo. Le curve di Mandelbrot", la mostra dedicata…

27 Settembre 2024 0:02
  • Mercato

Vendere i vasi con i coperchi. La strana storia di due lotti all’incanto

Sotheby’s mette all’asta una coppia di vasi della dinastia Ming con stima fino a un milione. Ecco perché sono così…

27 Settembre 2024 0:01
  • Progetti e iniziative

Arte e cooperazione internazionale: TRAMA illumina il G7 di Siracusa

TRAMA, studio creativo di Padova, presenta due installazioni per il G7 Agricoltura e Pesca a Siracusa, che uniscono arte e…

26 Settembre 2024 17:20
  • Arte moderna

Bellezza ideale o naturale? La scultura di Lorenzo Bartolini in mostra a Milano

Attraverso le sue opere scultoree, Lorenzo Bartolini diede forma a una nuova idea di bellezza, radicata nella natura e nel…

26 Settembre 2024 17:00
  • Fotografia

Avere vent’anni, la XX edizione di Fotografia Europea: dal 24 aprile 2025 a Reggio Emilia

Fotografia Europea compie vent’anni e celebra questo importante traguardo dedicando l’edizione 2025 ad una riflessione proprio su quel periodo della…

26 Settembre 2024 16:30
  • Progetti e iniziative

Acqua e grafite, l’arte essenziale di Serse al Jumeirah Capri Palace

L'arte di Serse incontra l’ospitalità di lusso al Jumeirah Capri Palace: Galleria Continua presenta due giorni di incontri e un…

26 Settembre 2024 12:10