29 settembre 2023

Other Identity #79. Altre forme di identità culturali e pubbliche: intervista a Matteo Masini

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Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo millennio: la parola a Matteo Masini

Ritratto, Matteo Masini

Tratta dall’omonima rassegna ideata dall’artista e curatore indipendente Francesco Arena, la rubrica “OTHER IDENTITY – Altre forme di identità culturali e pubbliche” vuole essere una cartina al tornasole capace di misurare lo stato di una nuova e più attuale grammatica visiva, presentando il lavoro di autori e artisti che operano con i linguaggi della fotografia, del video e della performance, per indagare i temi dell’identità e dell’autorappresentazione. Questa settimana intervistiamo Matteo Masini.

Other Identity: Matteo Masini

Il nostro privato è pubblico e la rappresentazione di noi stessi si modifica e si spettacolarizza continuamente in ogni nostro agire. Qual è la tua rappresentazione di arte?

«La mia concezione dell’arte si basa sulla capacità di suscitare emozioni nel pubblico senza bisogno di spiegazioni o interpretazioni aggiuntive. Attraverso la manipolazione della luce e l’utilizzo di prospettive insolite, cerco di creare immagini che offrano una visione unica del mondo e stimolino reazioni emotive profonde. Il mio background nel light and stage design mi permette di portare una conoscenza tecnica approfondita nel processo creativo, sfruttando le potenzialità della luce per creare atmosfere suggestive e coinvolgenti. Sono affascinato dai corpi di ogni genere e mi impegno a catturarli in modo rispettoso, esplorando temi come la sessualità aperta e consensuale e i tabù del fetishismo. Il mio intento è quello di decontestualizzare e rendere disturbante lo scatto, sfidando le convenzioni sociali e spingendo lo spettatore a riflettere su questioni più profonde. L’arte fotografica per me è un’opportunità di esprimere la mia creatività e di connettermi con gli altri attraverso un linguaggio visivo potente e provocatorio».

Matteo Masini, senza titolo, 2023

Creiamo delle vere e proprie identità di genere che ognuno di noi sceglie in corrispondenza delle caratteristiche che vuole evidenziare, così forniamo tracce. Qual è la tua “identità” nell’arte contemporanea?

«Nella mia ricerca artistica, evito di conformarmi a stereotipi di genere predefiniti e mi concentro invece sull’esplorazione delle molteplici sfaccettature dell’identità individuale. Sfrutto la fotografia per creare uno spazio inclusivo che celebri la ricchezza e la diversità delle identità di tutte le persone, indipendentemente dal loro genere o background. Oltre a esplorare temi sessuali e di genere, cerco di affrontare le complessità dell’identità umana in generale. Attraverso la mia fotografia, desidero stimolare riflessioni sulle convenzioni sociali e sfidare le aspettative preconfezionate. La mia identità nell’arte contemporanea è un percorso di scoperta personale in cui mi impegno a esprimere la mia visione del mondo e a promuovere una maggiore comprensione delle molteplici identità presenti nella società».

Matteo Masini, senza titolo, 2023

Quanto conta per te l’importanza dell’apparenza sociale e pubblica?

«Per me, l’importanza dell’apparenza sociale e pubblica è relativa. Riconosco che viviamo in un’epoca in cui l’impressione che diamo agli altri può influenzare le nostre interazioni e opportunità nella società. Tuttavia, per me è più significativo concentrarsi sul proprio benessere interiore e sulla coerenza con se stessi. La mia fotografia si basa sulla sincerità e sull’autenticità delle emozioni che suscita negli spettatori, piuttosto che sull’aspetto esteriore. Cerco di coltivare una sana autostima e di essere fedele alla mia visione artistica, senza preoccuparmi eccessivamente di come voglio apparire agli altri o di soddisfare le aspettative esterne. Lavoro per creare opere che abbiano un impatto emotivo e che offrano un’esperienza autentica agli spettatori. La mia priorità è comunicare attraverso la mia arte e connettermi con il pubblico, piuttosto che cercare l’approvazione sociale o puntare sull’apparenza pubblica. Credo che la vera rilevanza dell’arte risieda nella capacità di toccare le persone a un livello profondo, di aprire discussioni e di trasmettere messaggi significativi».

Matteo Masini, senza titolo, 2023

Il richiamo, il plagio, la riedizione, il ready made dell’iconografia di un’identità legata al passato, al presente e al contemporaneo sono messi costantemente in discussione in una ricerca affannosa di una nuova identificazione del sé, di un nuovo valore di rappresentazione. Qual è il tuo valore di rappresentazione oggi?

«Sinceramente, non mi concentro su queste questioni. La mia principale considerazione è catturare e rappresentare la vera identità delle persone in questo periodo attuale. Penso che ogni istante sia unico e che ognuno di noi sia una combinazione unica di esperienze, emozioni e influenze. Pertanto, il mio approccio si basa sull’autenticità e sulla capacità di catturare non solo la bellezza delle persone, ma anche le loro fantasie e inclinazioni più profonde nella vita quotidiana. Non cerco di replicare il passato o reinterpretare il presente, ma piuttosto di immortalare la realtà attuale in modo onesto e significativo attraverso la mia fotografia».

Matteo Masini, senza titolo, 2023

ll nostro “agire” pubblico, anche con un’opera d’arte, travolge il nostro quotidiano, la nostra vita intima, i nostri sentimenti o, meglio, la riproduzione di tutto ciò che siamo e proviamo ad apparire nei confronti del mondo. Tu ti definisci un’artista agli occhi del mondo?

«Nella mia pratica artistica, non sento la necessità di autocelebrarmi come artista. La mia motivazione principale è esprimere la mia visione, stimolare riflessioni e connettermi con gli altri attraverso le immagini. Non cerco l’attenzione o il riconoscimento come scopo finale, ma piuttosto la condivisione di esperienze e di emozioni tramite il mio lavoro artistico. Sono consapevole che la percezione di un artista può variare da persona a persona, ma ciò che conta per me è il significato che le mie immagini possono avere per il pubblico e la connessione che si crea attraverso di esse».

Matteo Masini, senza titolo, 2023

Quale “identità culturale e pubblica” avresti voluto essere oltre a quella che ti appartiene?

«Al momento, non ho una risposta definita. Il mio percorso artistico è un continuo processo di scoperta e di esplorazione personale. Sono aperto a nuove influenze culturali e a connessioni pubbliche che potrebbero arricchire il mio percorso nel tempo, permettendo al mio lavoro di guidarmi verso nuove direzioni e di svilupparsi naturalmente. Il mio obiettivo è vivere la mia arte e produrre ciò che ho in mente, consentendo alla mia identità culturale e pubblica di definirsi sempre di più nel corso del mio viaggio artistico».

Matteo Masini, senza titolo, 2023

Biografia

Matteo Masini è un appassionato di fotografia con una specializzazione nel light design. Vive a Milano e da oltre otto anni si occupa di light design per eventi, concerti, moda, televisione, ecc…portando con sé una solida base tecnica e un ampia conoscenza della luce nel mondo della fotografia. Affianca al lavoro professionale una costante ricerca artistica in continuo divenire.

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