Torna a Bologna, dal 12 al 15 settembre 2024, il festival internazionale di fotografia PhMuseum Days. Tema centrale di questa quarta edizione, intitolata CLOSER, è un invito a soffermarsi sui dettagli che sfuggono all’occhio distratto, dall’avvicinamento a un fiume inquinato, alla caduta di un regime, fino al proprio corpo e alla solitudine A offrire una prospettiva intima e riflessiva su questi panorami del micro e del macrocosmo e ad esplorare la complessità dei nostri tempi e dei nostri spazi, saranno una serie di mostre, talk, visite guidate e workshop, diffusi tra lo Spazio Bianco di DumBO e altri luoghi della città.
Il programma del festival è stato anticipato da Anatomy of an Oyster, mostra personale di Rita Puig-Serra, che ci lascia immergere nel passato doloroso dell’artista, inaugurata a giugno scorso e visitabile fino al 15 settembre al PhMuseum Lab di Bologna. Avremo modo poi di vedere Trajectories, di Beatriz de Souza Lima, che intreccia l’ospedale e l’orto botanico in una riflessione sull’interdipendenza. Kush Kukreja, con Only in Good Taste, ridisegna la narrazione del fiume Yamuna di Delhi, e Matylda Niżegorodcew si immerge nelle vite degli altri con Octopus’s Diary, vivendo e documentando 48 ore nella pelle di qualcun altro.
Il festival offre anche uno sguardo critico sul mondo attraverso progetti come The Skeptics di David De Beyter, che indaga la cultura degli UFO, e Grande Padre di Camilla De Maffei, che esplora le cicatrici lasciate dal regime comunista in Albania. Non mancano sperimentazioni visive, come Decalcomania di Thomas Mailaender, che celebra la storia della fotografia attraverso stickers, e Härmä / Hoar di Utu-Tuuli Jussila, che trasforma la sorveglianza quotidiana in un archivio personale e intimo.
Le bacheche affissive di via dell’Abbadia curate da CHEAP ospiteranno, invece, Existential Boner di Mahalia Taje Giotto. Un spazio espositivo sarà inoltre dedicato ai progetti prodotti durante FOLIO 2024, la Masterclass di PhMuseum dedicata al fotolibro che ha coinvolto 13 artisti a livello internazionale.
Con mostre in luoghi iconici, come il Cortile della Biblioteca dell’Archiginnasio – che ospiterà la collettiva Closer, per presentare le foto di artisti e artiste internazionali selezionati tramite l’open call che esplora il tema di questa edizione – e la nuova collaborazione con la galleria NEVVEN, dove sarà presentata Two Ways To Carry A Cauliflower di Emma Sarpaniemi, il PhMuseum Days 2024 promette di essere un viaggio visivo coinvolgente. Per osservare il mondo da vicino, esplorando le sfumature nascoste e le storie personali che definiscono il nostro presente.
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