15 dicembre 2024

Robert Mapplethorpe torna a Venezia: la mostra alle Stanze della Fotografia

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A Venezia, le Stanze della Fotografia presenteranno un’ampia mostra dedicata alle influenze classiche nell’arte di Robert Mapplethorpe: nel 2026 tappe anche a Milano e Roma

Derrick Cross, 1983 © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission.

Il talento visionario e poetico, seducente e destabilizzante di Robert Mapplethorpe sarà celebrato dalle Stanze della Fotografia di Venezia, con Le forme del classico una mostra in programma dal 10 aprile al 23 novembre 2025. Curata da Denis Curti e promossa da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Fondazione Robert Mapplethorpe di New York, l’esposizione inaugura una trilogia dedicata al fotografo statunitense, che proseguirà con altri due eventi a Milano e Roma nel 2026.

Self Portrait, 1975 © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

Mapplethorpe a Venezia: il dialogo tra fotografia e classicità

Con oltre 200 immagini, alcune mai viste in Italia, Le forme del classico esplora il dialogo tra la fotografia di Mapplethorpe e la statuaria antica. Nudi maschili e femminili si confrontano con la scultura classica, catturati in una luce che enfatizza perfezione, simmetria e sensualità. La mostra include anche i primi collage dell’artista, realizzati negli anni ’60 con materiali di riviste omoerotiche e disegni, testimonianza di una fase sperimentale che anticipa i suoi capolavori.

Lydia Cheng, 1987 © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

«Mapplethorpe usa la fotografia per reinterpretare e rinnovare l’estetica classica, accentuando il dialogo tra il corpo vivo e la scultura ideale», ha osservato Denis Curti. «Il confronto evidenzia la sua abilità nel trasporre la perfezione e la grazia della scultura classica nella fotografia contemporanea, attraverso l’attenzione al dettaglio e alla luce, creando un ponte tra passato e presente. Le statue, dominate da una sessualità incompiuta, ci mettono davanti all’importanza della carne nel linguaggio seduttivo. Mapplethorpe ne scioglie le membra marmoree per far emergere una bellezza sensuale che pulsa sotto tonnellate di rigidità, dando loro una nuova vita».

Thomas, 1986 © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

In occasione della mostra, Le Stanze della Fotografia lanciano un’open call per artisti tra i 18 e i 30 anni. I partecipanti sono invitati a interpretare i temi della trilogia – classicità, desiderio e bellezza – ispirandosi alla visione di Mapplethorpe. Le opere selezionate saranno esposte durante il MIA Photo Fair 2025 e i vincitori vedranno i loro lavori inclusi nella mostra veneziana.

La trilogia: Milano e Roma completano il percorso

Nel 2026, il progetto espositivo si espanderà con due nuove tappe. A Milano, Palazzo Reale ospiterà Robert Mapplethorpe. Le forme del desiderio, una retrospettiva completa che esplorerà le immagini più audaci dell’artista. A Roma, il Museo dell’Ara Pacis accoglierà Robert Mapplethorpe. Le forme della bellezza, concentrandosi sulla classicità e includendo scatti italiani inediti.

Isabella Rossellini, 1988 © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

«Al di là di alcuni punti in comune, ciascuna mostra adotterà un taglio specifico rispetto alle opere dell’artista», ha dichiarato Michael Ward Stout, presidente della Fondazione Robert Mapplethorpe, ricordando come questa esposizione riporti il fotografo nella città lagunare dopo 33 anni dall’iconica retrospettiva curata da Germano Celant a Palazzo Fortuny: «Attendiamo con impazienza il ritorno di Mapplethorpe a Venezia, così come le rassegne previste per Roma e Milano».

Maurizio Galimberti in dialogo con Italo Calvino

Parallelamente, Le Stanze della Fotografia ospiteranno dal 10 aprile al 27 luglio 2025 una mostra dedicata a Maurizio Galimberti. Curata anch’essa da Denis Curti, l’esposizione sarà incentrata sul legame tra i mosaici polaroid dell’artista e le Lezioni americane di Italo Calvino, offrendo un viaggio tra ritratti iconici e luoghi simbolo di città come Venezia e New York.

Javier Bardem, lastra Polaroid, 2015, 70×98 cm. By Maurizio Galimberti/Photomovie

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