Categorie: Fotografia

Scoprendo la fotografia contemporanea a Berlino, con Nicole Woischwill

di - 14 Marzo 2025

L’artista cattura il nucleo della vita umana, le emozioni, l’interazione tra ambiente e sentimenti, la vita degli animali. Non mira a dettare una narrazione, piuttosto invita gli spettatori a un viaggio di introspezione. Nata a Berlino Est nel 1976, Nicole Woischwill è passata dalla pittura alla fotografia. Diplomata fotografa nel 2000, ha affinato le sue capacità nei seminari di fotografia di moda con Sibylle Bergemann.

Dopo la laurea, ha assistito fotografi a Berlino e Colonia, collaborando con agenzie pubblicitarie dal 2000 al 2002. Nel 2005 ha co-fondato il gruppo di artisti fotografici position4, dando inizio alla sua carriera di freelance a Berlino e specializzandosi in ritratti, fotografia cinematografica e sperimentale. Da studentessa di master alla Ostkreuzschule dal 2007 al 2011, ha continuato il suo percorso artistico sotto la guida del professor Arno Fischer. Nel 2010 ha co-fondato la galleria exp12. Nello stesso anno ha ricevuto il premio Aenne-Biermann.

L’arte di Woischwill è stata presentata in numerose esposizioni ma l’occasione del nostro incontro è una mostra di gruppo in cui ci ha fatto da anfitrione. La mostra è dedicata alle relazioni in un modo che ci è parso originale nella sua semplicità e in linea col nostro stesso dialogo tra donne: nasce infatti dal rapporto personale della curatrice con i vari fotografi.

La galleria E.P. Contemporary. Foto di Francesca Magnani
La galleria E.P. Contemporary. Foto di Francesca Magnani

Abbiamo chiesto a Woischwill che cosa rappresenta per lei essere inclusa in Fotografia tra noi da EP Contemporary. «La curatrice polacca Georgia Krawiec e io ci siamo conosciute grazie alla fotografia. Entrambe amiamo lavorare con la fotografia analogica e questo ci unisce artisticamente. Ammiro profondamente il suo lavoro fotografico», ci ha raccontato. «Quando ho curato una grande mostra sulla fotografia analogica per una galleria di Berlino, mi è stato subito chiaro che avrei chiesto a Georgia se le sarebbe piaciuto farne parte. Lei ha accettato senza esitazione. Da quella splendida collaborazione, non ci siamo mai perse di vista. Mi piacciono molto i nostri scambi sulla fotografia. Così, quando l’anno scorso Georgia mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto partecipare alla sua mostra Fotografia tra noi, non ho dovuto pensarci due volte. Sono entusiasta di far parte di questa emozionante mostra. Le immagini sono eccezionali e i fotografi sono davvero impressionanti. Ogni foto ti trasporta in un viaggio visivo ed emotivo».

La galleria E.P. Contemporary. Foto di Francesca Magnani

Abbiamo in seguito incontrato le due fotografe insieme, intente ad allestire la mostra nello spazio al piano terra del palazzo signorile a Pohlstrasse, e abbiamo rivolto anche a Krawiec la stessa domanda: «La fotografia che crea relazioni è qualcosa che ci si aspetta di trovare sui siti di incontri, ma difficilmente in un contesto artistico», ci ha detto Krawiec. «Questa mostra cerca di combinare entrambe le cose, in quanto le fotografie selezionate fungono da catalizzatori, da testimoni e talvolta anche da custodi di relazioni che si sono formate».

Nicole Woishwill e Georgia Krawiec. Foto di Francesca Magnani

Krawiec ha intrapreso in quest’occasione un viaggio per tracciare i suoi legami emotivi attraverso le immagini. Ciò che ha scoperto è stato sorprendente: le relazioni esplorate in questa mostra sono state avviate attraverso la fotografia, sono continuate attraverso la fotografia e spesso sono state approfondite da essa, a volte anche portando ad amicizie.

Vom Eigensinn der leisen Dinge (2015-), Nicole Woischwill

Le opere in mostra riflettono queste relazioni e dialogano con le opere di Georgia Krawiec. Abbiamo chiesto a Woischwill di parlarci della sua foto in mostra, incuriositi dal fatto che ritraesse proprio un orso che, come abbiamo già visto nei giorni della Berlinale, è l’onnipresente simbolo della città. Così ci ha risposto la fotografa: «L’orso polare proviene dalla mia serie fotografica analogica On the Peculiarity of Quiet Things. A prima vista, sembra romantica e sognante. Ma l’origine di questa serie è molto seria. È, infatti, la mia risposta artistica agli attacchi terroristici di Parigi del 13 novembre 2015. Ancora oggi non riesco a dimenticare le immagini dei concertisti uccisi. Lavoro per un’importante agenzia fotografica di Berlino. Ogni giorno vedo le atrocità che accadono in questo mondo, in modo crudo e senza filtri. Avevo bisogno di una fuga visiva. È così che è nata la mia serie On the Peculiarity of Quiet Things. La gente mi chiede sempre come sia nata la mia foto dell’orso polare. Come ho fatto a convincerlo a posare così tranquillamente per me. Ma preferisco non dare spiegazioni, altrimenti l’immagine potrebbe perdere la sua magia. Dopotutto, è un pensiero bello e pacifico: un orso polare che guarda semplicemente il cielo stellato in libertà, godendosi il momento».

Nicole Woishwill e Georgia Krawiec. Foto di Francesca Magnani

Un’altra serie fotografica è in esposizione nella galleria del negozio di libri di poesia Anakoluth. Ci ha raccontato l’artista: «L’anno scorso ho presentato per la prima volta la serie fotografica No Longing for the Past in una galleria di Berlino. Visto il successo, ora espongo alcune fotografie selezionate ad Anakoluth. Sono amica della libraia Christiane Hahn e posso esporre le mie opere in modo permanente. Penso che la poesia e la fotografia si sposino meravigliosamente. Il mio professore Arno Fischer diceva che le mie immagini sono poesie fotografiche. Mi piace molto questo paragone. La libreria si trova inoltre nel luogo in cui sono cresciuta. Proprio accanto al cinema Colosseo, dove da bambina vidi La storia infinita».

Nicole Woishwill e Georgia Krawiec. Foto di Francesca Magnani

La mostra di gruppo rimarrà aperta fino al 5 aprile 2025 e tra i partecipanti annovera principalmente artisti polacchi e tedeschi. Qui l’elenco completo: Thomas Bachler, Ophelia Beckmann, Dirk Brauns, Angela Bröhan, Albert Coers, Walter Crump, Jochen Dietrich, Tomasz Dobiszewski, Francis Ducreau, Witold Englender, Jesseca Ferguson, Andrea Freiberg, Katrin Goldmann, Matthias Hagemann, Claudia Hajek, Doris Hinzen- Röhrig, Patrick Huber, Magda Hueckel, Paweł Janczaruk, Enno Kaufhold, Thomas Kellner, Jarosław Klupś, Jürgen Königs, georgia Krawiec, Michael Kurzwelly, Eike Laeuen, Ute Lindner, Oliver Möst, Marek Noniewicz, Benjamin Ochse, AnnePeschken & Marek Pisarsky (UrbanArt), Jens Pepper, David Rojkowski, Silvia Sinha, Waldemar Śliwczyński, Jens Schünemann, Wojciech Sternak, Karen Stuk, Joerg Waehner, Magdalena Wdowicz- Wierzbowska, Norbert Wiesneth, Sabine Wild, NicoleWoischwill, Anna Wolska. Molti di questi nomi fanno parte della storia della fotografia cittadina ed è stato emozionante incontrarli al vernissage, per un brindisi a Pohlstrasse.

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