Categorie: Fotografia

TerraProject, a Siena la fotografia del gioco d’azzardo patologico

di - 15 Dicembre 2023

Una mostra multimediale per riflettere sulla dipendenza dal gioco d’azzardo, un fenomeno invisibile e patologico che tocca ogni anno circa 1,3 milioni di persone solo in Italia. Tra fotografie, video e installazione, L’illusione. Storie di ordinaria dipendenza racconta la profondità delle problematiche legate alla dipendenza da gioco, il marketing pervasivo dei suoi prodotti, l’interazione tra le nuove cattedrali della scommessa e il paesaggio urbano. L’esposizione ospitata presso i Magazzini del Sale di Siena e visitabile fino al 7 gennaio 2024 è l’ultimo progetto di TerraProject Photographers, collettivo di fotografi documentaristi – vincitore tra i numerosi premi anche del Word Press Photo (2010 e 2012) – fondato in Italia nel 2006 e composto da Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli.

Una sala slot nel paesaggio della periferia di Roma

Fotografare un dramma ordinario

Un muro di gratta e vinci, l’interno di una sala slot, il Dubai Palace di Roma con la sala bingo più grande della città. Sono i luoghi dell’intrattenimento sfrenato e dello stordimento dove l’esperienza ludica conosciuta in termini sociali si trasforma in un’azione compulsiva e patologica. «Si immagina che il giocatore giochi per vincere. Il giocatore invece insegue le perdite, cerca di rimettere a posto le perdite attraverso il gioco e così non fa altro che aumentare il proprio indebitamento», afferma Marco Becattini, Responsabile Servizi per la Dipendenza di Azienda USL Toscana sud est, una delle voci raccolte da TerraProject Photographers tra le esperienze di operatori del settore e le testimonianza di ex giocatori. Accanto alle video interviste, le installazioni e i reportage fotografici realizzati dai membri del collettivo, restituiscono la complessa articolazione del fenomeno, indagato mediante tre declinazioni tematiche.

Un interno di un bar tabacchi con il “muro” di gratta e vinci

Centrale è la questione dell’ordinarietà della ludopatia e dei drammatici epiloghi finanziari raccontanti nelle storie degli ex-giocatori, molti dei quali hanno dolorosamente esaurito i propri risparmi personali e quelli delle famiglie.

In seconda istanza, TerraProject sviluppa con il linguaggio che lo contraddistingue una topologia delle cattedrali del gioco d’azzardo, studiandone l’interazione con il paesaggio urbano e restituendone un inquadramento fotografico attraverso stampe fine art in grande formato e collage visivi. Infine, dall’indagine semiotica sui prodotti dell’industria ludica – condotta utilizzando fotografie e un’installazione materica – emerge l’ubiquità delle strategie di marketing utilizzate per pubblicizzare tali oggetti di consumo, diffusi in modo capillare e pervasivo anche nei luoghi più comuni.

Un interno di una sala slot © TerraProject 2023

La scrittura fotografica collettiva di TerraProject

Il lavoro di ricerca e documentazione realizzato dal collettivo TerraProject per raccontare attraverso il linguaggio fotografico e cinematografico la dipendenza del gioco d’azzardo si è svolto tra il 2022 e il 2023 nell’ambito di un progetto regionale promosso da ANCI Toscana e dal Dipartimento di Giurisprudenza di Siena al fine di formare gli operatori del Terzo settore e sensibilizzare alla lotta contro il gioco d’azzardo patologico. Con uno sguardo rivolto sia alla realtà italiana che alle questioni sociali e ambientali più rilevanti a livello internazionale, i membri di TerraProject hanno prodotto numerosi progetti individuali e di gruppo, sperimentando un originale approccio alla scrittura collettiva che ha visto come ultimo progetto l’esposizione ai Magazzini del Sale di Siena, L’illusione. Storie di ordinaria dipendenza.

La mostra ai Magazzini del Sale di Siena © TerraProject 2023
La mostra ai Magazzini del Sale di Siena © TerraProject 2023

Come suggerisce il nome, TerraProject nasce con la volontà di occuparsi di tematiche impegnate nell’indagine territoriale: ambiente, società e persone, attraverso un approccio documentario contraddistinto dal rispetto per il soggetto, posizionato all’interno della sua realtà senza alcuna retorica, e per il fruitore, accompagnato ad una presa di consapevolezza capace di stimolare domande e generare riflessioni sulla contemporaneità.

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