3880 metri quadrati di spazio per 50 espositori selezionati. Questi alcuni dei numeri della seconda edizione di The Phair, la fiera dedicata al linguaggio fotografico, ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, che si terrà dal 27 al 30 maggio 2021, nella suggestiva cornice del Padiglione 3 di Torino Esposizioni. Nucleo tematico della fiera, fondata nel 2019 e sospesa nel 2020 causa Covid-19, le potenzialità dell’immagine fotografica, vista come evento concettuale, prima che tecnico e descrittivo del reale.
«La città , alla fine di maggio, si vestirà di un nuovo abito tutto a colori, per una settimana legata all’immagine: musei, gallerie, fondazioni, spazi pubblici e privati, faranno vivere la città di una nuova e più brillante luce L’arte contemporanea, come tutto il Paese, ha bisogno di ripartire e dobbiamo farlo insieme, ciascuno con il proprio ruolo», ha dichiarato Casiraghi che, alle spalle, ha un lungo percorso nel settore dell’organizzazione di fiere e grandi eventi, da Artissima a ROMA – The Road to Contemporary Art, fino alla recente The Others.
Ed è proprio da The Others che anche The Phair prende l’idea della centralità del luogo espositivo. Mentre la prima edizione del 2019 si svolse nella Ex Borsa Valori, questa volta si va nell’ex centro fieristico di Torino Esposizioni, sede peraltro dell’edizione 2020 “in absentia” di The Others, oltre che sede storica di Artissima. Progettato da Ettore Sottsass senior nel 1938 con la collaborazione di Pier Luigi Nervi, il Centro è stato per oltre mezzo secolo la sede dei più importanti avvenimenti internazionali che si sono svolti a Torino, tra cui i XX Giochi Olimpici Invernali del 2006. Inserito dalla Getty Foundation – che ha finanziato anche un piano per il recupero – fra i capolavori dell’architettura mondiale del XX secolo, è rimasto però inutilizzato da molti anni.
Il Padiglione 3, disegnato da Pier Luigi Nervi nel 1950, si sviluppa lungo via Petrarca ed è caratterizzato da una volta a vela nervata, poggiante su quattro arcate inclinate, un grande spazio unitario, a pianta rettangolare, «che tornerà a rivivere grazie ad un allestimento esclusivo, una proposta espositiva di qualità e un denso programma culturale», spiegano gli organizzatori. «Spazi espositivi uguali per tutti garantiscono un allestimento “sartoriale” più simile a una serie di mostre che a un impianto fieristico, fornendo nuove modalità di fruizione, conoscenza e valorizzazione delle opere proposte», continuano. 50 le gallerie, selezionate tra quelle italiane e straniere con sede anche in Italia, che esporranno i propri artisti e fotografi. A comporre il comitato di consulenza, Luca Panaro, Lorenzo Bruni, Alessandro Carrer, Cristiana Colli, Giangavino Pazzola, Carla Testore.
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