Categorie: Fotografia

Una fotografia sospesa nel tempo: Michael Ackerman alla Spot Gallery di Napoli

di - 10 Maggio 2023

«Non ho mai avuto la certezza di una casa. Ci sono luoghi in cui amo stare, ai quali mi sento connesso, luoghi dove esistere e perdermi è puro piacere». New York, Varanasi, Napoli, questi i luoghi che il fotografo israeliano Michael Ackerman porta in mostra alla Spot Home gallery, con il titolo “Homecoming”, fino al 30 giugno 2023.

Spot nasce in un momento di incertezza e sospensione, nel 2021, nel cuore di Napoli in via Toledo. Uno spazio, ex negozio di fotografia che resta in famiglia, con Cristina Ferraiuolo, che lo trasforma in home gallery, con l’obiettivo di farlo diventare «Riflettore/spotlight, punto luce sulla ricerca fotografica a Napoli; luogo fisico e mentale di promozione e diffusione del linguaggio visivo come strumento di ricerca identitaria e riflessione sociale».

Napoli è da sempre stata la casa di tutti gli artisti che l’hanno abitata, vissuta ed amata. Nato a Tel Aviv, Ackerman emigra giovanissimo a New York, che diventa il luogo dove cresce la sua personalità da outsider e inizia a fotografare o come dice lui «A entrare in contatto con un’umanità spesso fragile e vulnerabile». Il tempo, per lui, è quell’elemento fondamentale, sempre presente che stratifica i luoghi, trasformandoli.

© Michael Ackerman. New York, 2018
© Michael Ackerman. New York, 2018
© Michael Ackerman. New York, 2018

Ackerman si muove negli anni come un alieno alla ricerca dell’invisibile, mosso dal bisogno di guardare al di là della superficie. In mostra sono presenti alcuni primi lavori degli anni ‘90 su New York, in cui l’occhio esterno tenta di catturare una città da sempre inafferrabile e scatti più recenti, maturi, della stessa città ma vista con tempi diversi, prevalgono infatti le inquadrature in cui viene dato spazio, attraverso le espressioni del corpo, alle storie di vita dei soggetti fotoritratti. È un perdurare di sguardi che esplicita la sua evoluzione emotiva e materica in un angolo, intimo come una camera oscura, della sala in cui sono state posizionate sul muro diverse prove di stampa delle opere esposte.

Il secondo luogo è Varanasi, il primo viaggio in solitaria del fotografo a 25 anni, la città sacra per gli induisti. Qui Ackerman aveva realizzato negli anni ‘90 il primo grande progetto “End Time City”, pubblicato da Robert Delpire, colpito dall’evidente talento espressivo del giovane fotografo che nel 1998 ha vinto il prestigioso Infinity Award for Young Photography di New York. Dopo 20 anni Ackerman è tornato nel 2021 nella città che l’aveva eletto come una delle personalità più interessanti della fotografia contemporanea per lavorare a una nuova edizione del progetto, pubblicato poi da Atelier EXB.

© Michael Ackerman. Varanasi, India, 2018
Michael Ackerman. Varanasi, India, 2018
© Michael Ackerman. Varanasi, India, 2020

In questi lavori spicca la forte energia sprigionata dagli animali, che incarnano lo spirito sacro del luogo, con la loro presenza simbolica in quelli che sono anche i temi cardine della cultura indù. Con il suo inconfondibile stile, Ackerman riesce a cogliere quei frammenti di vita reale nel passaggio tra i fili elettrici di una scimmia, in controluce, con le navi e l’alba in sottofondo o i frame di un breve video girato sul fiume Gange per ridare vita, con un’esposizione composita, al frenetico batter d’ali di uno stormo di gabbiani siberiani.

© Michael Ackerman. Varanasi, India, 2018

Una dolce illusione quella di entrare in una scena, guardandola nel mirino e poi premere il pulsante di scatto per appartenere a quel momento, quella realtà in cui ci si è riconosciuti, in profondità.  Pare che proprio in quei luoghi popolati da una magica atmosfera Ackerman sia entrato in contatto con qualcuno che gli aveva consigliato, se non profetizzato, il soggiorno in quella che è la terza tappa del viaggio in mostra, Napoli. Innamorato della città che lo ospita e in cui torna da diversi anni è per lui un luogo familiare, che conserva la sua veridicità in tutte le sue stratificazioni umane.

© Michael Ackerman. Cabbagetown, Atlanta, 1998
Michael Ackerman. New York, 2018
© Michael Ackerman. New York, 2021
© Michael Ackerman. New York, 2021

Articoli recenti

  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14
  • Arte moderna

Ecco com’è la grande mostra su Matisse e il viaggio, in corso alla Fondation Beyeler di Basilea

Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…

16 Novembre 2024 19:31
  • Arte contemporanea

Venezia, Milano, Firenze, Roma: le città ridisegnate da Jacopo Ascari sono labirinti fittissimi di dettagli

L’artista ha realizzato per il gruppo di boutique hotel LDC una serie di otto lavori che ritrae le principali città…

16 Novembre 2024 16:53
  • Progetti e iniziative

Atmosfere da Lo Schermo dell’Arte: carrellata dai film del festival

Il Festival Lo Schermo dell’Arte è arrivato alla 17ma edizione e conserva intatta la magia dei sui film: una rapida…

16 Novembre 2024 15:53
  • Fotografia

Other Identity #135, altre forme di identità culturali e pubbliche: Valentina Erre

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

16 Novembre 2024 13:30