E’ recentissimo (maggio 2004), il passaggio del confine italo-sloveno da zona relativamente periferica a territorio strategico e centrale di una giovane Europa appena allargatasi ad Est. Ma se questa condizione è nuova, e ancora molto da esplorare sotto l’aspetto economico e politico, sicuramente non lo è sotto il profilo culturale. Secoli di storia hanno avvicinato e spesso intrecciato le tendenze artistiche dei territori immediatamente al di qua e al di là del confine. E proprio al fine d’indagarne le dinamiche più contemporanee è nata la rassegna Figure del presente. Ogni edizione (oggi siamo alla quinta) presenta il lavoro di artisti italiani -friulani o giuliani- e sloveni. Tutta figurativa, ma dagli esiti formali completamente diversi, la ricerca dei tre autori invitati quest’anno.
Le opere di Euro Rotelli sono fotografie ottenute, dopo un lungo periodo di sperimentazione, con la tecnica del transfer polaroid, grazie alla quale l’arti sta ottiene immagini scure, a tratti quasi impenetrabili, da cui i soggetti emergono a fatica. I nudi, presenti in tutte le sue opere, sono di due tipi: corpi statuari e composti in pose classiche, oppure parti di corpi fotografati sfruttando alcune distorsioni. Operazione che, facilmente, li inserisce in un contesto quasi astratto.
E’ invece la figura scarna e allungata di un arciere a comparire in tutte le opere di Ernesto Paulin. Questo individuo/simbolo è sempre raffigurato senza connotati e senza bocca. Sul volto indecifrabile solo due angoscianti cavità nere al posto degli occhi. Ad accompagnare tale figura a volte ve ne è una seconda, completamente avvolta da bende, claustrofobicamente condannata ad un’eterna immobilità. I risultati, sia nelle tele, sia nella scultura a grandezza naturale dell’arciere, sono formalmente interessanti ed espressivamente intensi.
Di tutt’altro genere e meno convincenti le opere pittoriche di Rudi Skocir dove, impalpabili e allungate figure femminili (dagli arti nodosi e sproporzionati di matrice espressionista) richiamano direttamente alle opere di Gustav
elena londero
mostra visitata il 5 marzo 2005
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