Poche fotografie alle pareti, qualche oggetto curioso. Così si presenta la personale di
Massimo Premuda (Trieste, 1978), nell’ambito della IV edizione del festival internazionale
triestèfotografia, che si svolge in numerose sedi del capoluogo giuliano e nelle principali città oltre il confine.
Tutta la mostra è centrata sul porcellino d’India posseduto dall’artista, di cui sono esposte svariate foto, un video, una radiografia sotto forma di lightbox, ma anche delle casette da topolino
fashion nonché la macchina per fare il popcorn; nessun allestimento scenografico, eccetto l’accompagnamento musicale con
Popcorn degli Hot Butter.
La rappresentazione non è una favola né tantomeno la fattoria di Orwell: è la natura che si fa spettacolo, ma non invia alcun messaggio di tipo morale. Anzi, talvolta induce pensieri cattivi e strampalati, come quando la cavia è fotografata dentro il forno a microonde. Poi, all’improvviso si capisce che tutto è solo un gioco da bambini e che c’è dell’altro sotto, e che
popcorning ha un senso ben più ampio. Infatti, il chicco di granturco, quando viene riscaldato, si dilata fino a scoppiare improvvisamente, rovesciandosi all’esterno: a esplodere è l’endosperma del seme vegetale, quando viene messo in moto dall’alta temperatura e va a formare una leggera schiuma bianca.
Similmente, gli esperti di comportamento animale usano la parola
popcorning per definire il fenomeno della forte eccitazione o soddisfazione sessuale dei porcellini d’India, durante il quale inarcano la schiena, tendono le zampette e scalciano ossessivamente. Premuda ha così finto di porre al centro dell’attenzione la cavia, simpatico coinquilino nel grande sistema della vita, per parlare invece degli uomini; e, in un gioco di rimandi, il piacere e l’eccitazione sessuale cui finisce per alludere è quello dell’osservatore a due gambe che pensa di sottrarsi alle logiche del comportamento animale o di esserne estraneo. Lo spettatore è così osservatore della stessa commedia erotica che prima o poi inavvertitamente reciterà.
Le fotografie sono state trattate con una tecnica particolare, in maniera tale da conferire un’idea di artigianalità: a essere fotografato è l’ingrandimento sullo schermo di un computer della foto originale. La stampa è stata infine classicamente montata su forex. L’effetto è accattivante, poiché associa una certa precisione dei dettagli con la sfumature
low-fi.
Curiose le due casette appese al muro, illuminate all’interno con luce colorata, moduli di bizzarre abitazioni per porcellini d’India, proposte come edilizia (popolare?) per animali o paragone irriverente per un
pet design che non rinuncia a essere moderno e irriverente.