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fino al 16.II.2003 Omaggio a Mirko – Opere 1934 – 1967 Pordenone, Galleria Sagittaria
friuli v. g.
Mirko Basaldella è un artista eclettico e dotato, nelle cui opere spesso emerge un gusto per l’arcaico e il primordiale. Sempre in chiave anticlassicista e antiaccademica…
L’esposizione presenta le opere realizzate da Mirko Basaldella, dal 1934 al 1967. Non può, dunque, non essere definita come un’ampia antologica, nella quale si possono ripercorrere tutte le fasi stilistiche attraversate dall’artista udinese nel corso della sua lunga carriera. Sculture, dipinti e disegni che testimoniano una continua e intensa ricerca formale.
Fondamentali per l’artista friulano, nato a Udine nel 1910, furono gli incontri con lo scultore Arturo Martini e con il pittore Corrado Cagli. Con il primo Mirko ebbe l’opportunità di collaborare, prima a Monza e successivamente a Milano, dal 1930 al 1934. A Cagli, invece, Mirko si avvicinò nel 1935, anno nel quale si trasferì a Roma. Insieme al fratello Afro iniziò a frequentare, nella capitale, il gruppo di artisti e letterati facenti capo al movimento, antinovecentista, della Galleria Cometa.
Numerose le sculture, tutte in bronzo. Sono opere, salvo rare eccezioni, violente e vitali. La superficie della materia raramente è liscia e priva d’imperfezioni. Di solito l’artista ha preferito renderla ruvida, graffiandola e segnandola o anche incidendovi sopra una moltitudine di forme geometriche, spesso tratte da un repertorio arcaico, riferibile ad antiche culture e civiltà. Notevole il Leone urlante del 1956, appartenente a una serie di leoni e chimere collegabili all’arcaico linguaggio figurativo mesopotamico e poi etrusco. Nelle opere scultoree, prodotte a partire dal 1937, si rileva come l’espressionismo tipico della prima produzione abbia lasciato il posto a un modo di plasmare la materia più curato, finito ed elegante. Accantonate quindi le sculture più drammatiche e urlate, Mirko s’iniziò a dedicare sopratutto allo studio della forma, cui fecero da punto di riferimento stilistico le opere di alcuni autori quattrocenteschi italiani, quali il Pollaiolo o Donatello. Sono, infine, del 1946-47 le prime sculture polimateriche, stilisticamente influenzate dal movimento postcubista.
Quest’ultima corrente artistica è presente anche in molti dei dipinti esposti, che furono realizzati tra il 1949 e il 1954 e nei quali è evidente l’attenzione che Mirko prestò alla produzione di Pablo Picasso . Nella pittura, a differenza che nella scultura, la materia pittorica è sempre liscia e uniforme, stesa con cura. Molto numerosi anche i disegni, spesso realizzati a pennarello, schizzi veloci ed essenziali, nei quali trova conferma l’ecletticità di questo artista. Mirko Basaldella, in ogni caso, sembra aver dato i suoi maggiori risultati in ambito scultoreo.
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elena londero
mostra vista il 3 dicembre 2002
Dal 30 novembre 2002 al 16 febbraio 2003.
Omaggio a Mirko – Opere 1934-1967
Galleria Sagittaria, Centro Culturale Casa A. Zanussi
Via Concordia, 7 Pordenone
Tel. 0434 553205
e-mail cicp@culturacdspn.it
www.culturacdspn.it
Feriale 16-19, festivo 10.30-12.30 e 16-19.30
[exibart]