Rastros-Hints è il titolo della prima personale italiana dell’artista spagnolo Angel Marcos (Medina del Campo – Valladolid, 1955). Sono esposte proiezioni e immagini fotografiche, tutte di ampio formato, nelle quali sono protagonisti semplici elementi quotidiani. Questi, grazie alle curate scenografie composte dall’artista, trascendono dalle loro funzioni per diventare installazioni, collocate sempre in ambientazione esterne.
Silenziosi altari naturali, dove ricordi e pensieri s’inseriscono in settings isolati e solitari. Quelle di Marcos sembrano, infatti, incursioni nell’intricato mondo dei desideri. Con
Ecco, allora libri abbandonati all’ingresso di un tunnel fatiscente. O pesciolini trasparenti, proiettati su un catino bianco di ferro, oggetto antico nel quale sono state gettate – quasi una richiesta di fortuna – delle monete. O ancora pesciolini, ma stavolta rossi, che nuotano sempre nel medesimo catino, inserito vicino a un folto bosco.
E ancora natura: una pineta e una doppia scacchiera bianca e nera, abbandonata fra gli alberi. Due busti di manichini posti l’uno di fronte all’altro, nella fitta vegetazione, a osservarsi in una dimensione di assoluto silenzio.
bettina todisco
mostra visitata il 10 giugno 2003
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