Tensio, inteso come unità base dell’atto creativo. Tensio, a comprendere il momento non più concettuale e non ancora esecutivo. Rivolto, quindi, a indagare lo slancio creativo, inevitabile passaggio tra la dimensione puramente mentale a quella attuativa, di compimento. Un’evoluzione rischiosa, nella quale l’opera può autonomamente deviare dal percorso prestabilito. Per questo Tensio è anche l’irrigidimento che può preludere a una rottura. Diciassette artisti commentano questo tema mutevole, vago, privo di certezze. Molteplici le interpretazioni proposte, numerose e differenti le forme di linguaggio.
Quattro le video installazioni presenti, tra cui Zweifeli, di Sabrina Torelli.
Tensio come angosciante baratro, invece, per Marcello Maloberti, che affianca fotografia e performance. In entrambi i casi un nastro rosso scarlatto funge, con teatralità, da ultimo elemento prima di un orrido precipizio nel quale sta per precipitare un corpo femminile. Il nastro ancora trattiene, ma è già teso al limite ed è inevitabile che si rompa, si spezzi, causando la mortale caduta della donna, dall’espressione attonita e vacua come quella di una bambola. E il suo corpo, rigido e immobile, è già fortemente inclinato in avanti, verso il baratro.
Andrea Galvani definisce la tensione creativa come “sfilacciamento nella trama del reale… un collasso nell’ordito perfetto”. Due gigantografie di altrettanti astronauti, sfocati giocattoli colorati, sospesi in una dimensione asettica, priva di profondità spaziale. Soggetti-oggetti fotografati dopo essere
“Slancio attento, unitario”, la Tensio intesa da Sandrine Nicoletta che partecipa a questa rassegna con dodici disegni digitali, nei quali minuscole e sfocate comparse umane fluttuano in uno spazio atemporale ed etereo, dalla cromia delicata e soffusa.
Infine, citiamo un’installazione, Velodream (Christian), di Patrick Tuttofuoco, un triciclo allungato, inglobato in una struttura di legno dipinta di bianco e aperta ai lati, sui quali s’inseriscono due improbabili e modeste tendine verdi, in plastica. In quest’opera sono l’idea di energia e movimento, convogliate in un divertente e ludico ready-made, a innescare la tensione creativa.
Ben curato il catalogo (che tuttavia tradisce esteticamente un marcato Papesse-style), all’interno del quale si possono trovare micro-interviste, incentrate sul concetto di tensione, con tutti gli artisti che hanno partecipato all’iniziativa. Bianco-Valente, Andrea Contin, Christian Frosi, Francesco Gennari, Fausto Gilberti, Norma Jeane, Sara Rossi, Susanna Scarpa, Martha Sforni, Nicola Verlato e Italo Zuffi gli altri artisti in tensione.
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