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27
febbraio 2008
fino al 28.II.2008 Fruz 02 Monfalcone (go), GC.AC
friuli v. g.
Dopo i finalisti del concorso ManinFesto esposti a Villa Manin, è la volta dei giovani segnalati. È sempre la fotografia a essere protagonista. In una piccola esposizione che non stupisce ma è gradevole. E forse con qualche talento promettente...
di Del Grande
Nello spazio Antiche Mura sono stati presentati i sette artisti under 30 segnalati nel concorso Maninfesto. Fotografia in Friuli Venezia Giulia, seconda tappa della collaborazione tra il Centro d’Arte Villa Manin e la Galleria Comunale di Monfalcone iniziata nel 2007.
Difficile soffermarsi su uno degli artisti in particolare: poche le opere, a volte una soltanto, per attestarne più la presenza e il lavoro che esporne i risultati. L’allestimento è semplice: il curatore, insieme agli artisti, ha voluto dare a ognuno una veste personale, caratterizzando i lavori di ciascuno con un’estrema varietà di allestimento. Ci si trova così di fronte a poster, a fotografie con o senza cornice, di formato enorme o piccolo, in passepartout collocato direttamente a muro, o a una serie di diapositive minuziosamente nascoste in un angolo della galleria. Le opere hanno poco da invidiare ai vincitori del concorso padre e trasmettono una freschezza che manca ad alcuni degli autori esposti a Villa Manin. Sfugge alla fruizione la progettualità che soggiace ai lavori, davvero molto diversi, dato che la formula ha puntato essenzialmente sulla possibilità di dare visibilità ai giovani, anche se si intuisce che più di qualcuno ha molto da dire.
Lo s’intuisce nell’attenta ricerca cromatica di Serena Salvadori, che ci mette in relazione con il nostro intimo infantile, col senso del gioco. Ancora bambini rom in festa, aggressivamente lucidi e colorati, resi adulti e spavaldi, catturati con l’obiettivo da Elio Germani. Una grande stampa a colori è presentata da Federica Valvalssori, un enorme angolo di solitudine in un edificio abbandonato alle ricerche del fotografo.
Alessandra Bincoletto chiede pazienza e attenzione, illumina una piccola porzione di muro con tre serie di diapositive che narrano, attraverso aggiunte e sovrapposizioni di forme, momenti di intimità intervallati da bianche pause di riflessione. Unica fotografa a scegliere il bianco e nero è invece Anna Bandelli, che ricerca nelle case carniche e istriane segni del mondo che le ha abitate ma che oggi non è più, col risultato di creare delicati grigi su disegni fotografici che tendono a sparire nella nebbia della memoria soggettiva.
Le fotografie stampate su poster di Marina Ferretti richiamano un mondo familiare e domestico ma al contempo freddo e alienato, e sono collocate su un pallet in maniera tale che il visitatore possa portarsele via. Ultima serie, bella e rigorosa, è composta dalle piccole fotografie di Teresa Cos, che chiede di partecipare a una sua esperienza di conoscenza di una qualche banlieue in una qualche parte del mondo francofono, divertente negli accostamenti tra forme, colori e umanità sfuggenti.
Ancora in generale, traspare la voglia di trasmettere sentimenti in questi utilizzatori del mezzo fotografico; modi personali, intimi di indagare la realtà e gli spazi dell’arte fotografica, col forte rammarico di non aver potuto vedere abbastanza.
Difficile soffermarsi su uno degli artisti in particolare: poche le opere, a volte una soltanto, per attestarne più la presenza e il lavoro che esporne i risultati. L’allestimento è semplice: il curatore, insieme agli artisti, ha voluto dare a ognuno una veste personale, caratterizzando i lavori di ciascuno con un’estrema varietà di allestimento. Ci si trova così di fronte a poster, a fotografie con o senza cornice, di formato enorme o piccolo, in passepartout collocato direttamente a muro, o a una serie di diapositive minuziosamente nascoste in un angolo della galleria. Le opere hanno poco da invidiare ai vincitori del concorso padre e trasmettono una freschezza che manca ad alcuni degli autori esposti a Villa Manin. Sfugge alla fruizione la progettualità che soggiace ai lavori, davvero molto diversi, dato che la formula ha puntato essenzialmente sulla possibilità di dare visibilità ai giovani, anche se si intuisce che più di qualcuno ha molto da dire.
Lo s’intuisce nell’attenta ricerca cromatica di Serena Salvadori, che ci mette in relazione con il nostro intimo infantile, col senso del gioco. Ancora bambini rom in festa, aggressivamente lucidi e colorati, resi adulti e spavaldi, catturati con l’obiettivo da Elio Germani. Una grande stampa a colori è presentata da Federica Valvalssori, un enorme angolo di solitudine in un edificio abbandonato alle ricerche del fotografo.
Alessandra Bincoletto chiede pazienza e attenzione, illumina una piccola porzione di muro con tre serie di diapositive che narrano, attraverso aggiunte e sovrapposizioni di forme, momenti di intimità intervallati da bianche pause di riflessione. Unica fotografa a scegliere il bianco e nero è invece Anna Bandelli, che ricerca nelle case carniche e istriane segni del mondo che le ha abitate ma che oggi non è più, col risultato di creare delicati grigi su disegni fotografici che tendono a sparire nella nebbia della memoria soggettiva.
Le fotografie stampate su poster di Marina Ferretti richiamano un mondo familiare e domestico ma al contempo freddo e alienato, e sono collocate su un pallet in maniera tale che il visitatore possa portarsele via. Ultima serie, bella e rigorosa, è composta dalle piccole fotografie di Teresa Cos, che chiede di partecipare a una sua esperienza di conoscenza di una qualche banlieue in una qualche parte del mondo francofono, divertente negli accostamenti tra forme, colori e umanità sfuggenti.
Ancora in generale, traspare la voglia di trasmettere sentimenti in questi utilizzatori del mezzo fotografico; modi personali, intimi di indagare la realtà e gli spazi dell’arte fotografica, col forte rammarico di non aver potuto vedere abbastanza.
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a cura di Andrea Bruciati
GC.AC – Galleria Comunale d’Arte Contemporanea – Sala Antiche Mura
Via Fratelli Rosselli – 34074 Monfalcone (GO)
Orario: tutti i giorni ore 16-19
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0481494369; fax +39 0481494352; galleria@comune.monfalcone.go.it; www.comune.monfalcone.go.it/galleria
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