Categorie: friuli v. g.

fino al 3.V.2008 | Stefano Scheda | Trieste, LipanjePuntin

di - 14 Aprile 2008
Ama giocare sull’illusione e sull’equivoco Stefano Scheda (Faenza, 1957), che presenta nella galleria triestina gli ultimi esiti di un lavoro giocato essenzialmente sulle dinamiche percettive che egli dà l’impressione di coltivare con il piacere di prendere un po’ per il naso lo spettatore.
Al primo sguardo, infatti, i suoi lavori -siano essi fotografie o video- danno inevitabilmente un senso di precarietà, sostanziato dall’essenzialità degli elementi forniti alla visione. I soggetti sono le facciate di case e palazzi, e l’illusione è quella che siano essenzialmente ruderi o dimore improvvisate, che si reggono sull’unica parete frontale (come quelle che troppo spesso capita di vedere nei reportage da zone di guerra). Poi il rebus lentamente si dipana e ci si rende conto che il senso di provvisorietà è stato creato ad hoc; che non esiste guerra, che quelle facciate non sono nemmeno inediti archi trionfali che celebrano il nulla o quinte di un teatro dell’assurdo.
Niente di tutto questo: sono case assolutamente normali, dimore di campagna e annessi agricoli uguali a molti altri che punteggiano la campagna. Solo che su ciascuna finestra, su ciascuna porta è stato collocato uno specchio. In un attimo l’illusione si smaschera e quei luoghi strani, incomprensibili, diventano intelligibili all’occhio dell’osservatore, cui non resta che analizzare le dinamiche della finzione.

Il principio è quello della trasparenza negata o, se vogliamo, ribaltata. Le zone di passaggio tra il mondo e i luoghi interni (il Fuoridentro che dà il nome alla serie) agiscono generalmente da filtri, da spazi di transito che permettono interazioni: da fuori si può vedere dentro e viceversa. Scheda invece agisce per assurdo, collocando degli specchi che permettono non la comprensione dell’interno dell’abitazione che sta innanzi allo spettatore, bensì tutto ciò che a lui sta dietro. Il gioco, che è presente anche in pittura sin dal Quattrocento (pensiamo agli Arnolfini di Van Eyck), è quello di negare la visione solo frontale a scapito di una rappresentazione che mostri il luogo verso cui non si guarda.

La fotocamera, così, non registra quello che passa e transita o attende al di là dell’obbiettivo, dell’ottica che ci restituisce una porzione di mondo, ma un ritaglio rubato di quel mondo che vive nascosto dietro di noi. È una sorta di volontario strabismo, che l’artista sembra declinare con l’illusione del teatro, la labilità della performance, e forse molta ironia.

articoli correlati
La personale a Roma da Ugo Ferranti

daniele capra
mostra visitata il 20 marzo 2008


dal 20 marzo al 3 maggio
Stefano Scheda – Oltredimora
LipanjePuntin Arte Contemporanea
Via Diaz, 4 (centro cittadino) – 34121 Trieste
Orario: da martedì a venerdì ore 15.30-19.30; sabato ore 16.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 040308099; fax +39 040308287; info@lipuarte.it; www.lipanjepuntin.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Arte astratta e informale protagoniste a Jesi: La Libera Maniera

Fino al 4 maggio le sale museali di Palazzo Bisaccioni accolgono la mostra La Libera Maniera: arte astratta e informale…

10 Gennaio 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Venezia, Barovier&Toso apre una galleria dedicata al vetro come forma d’arte

La storica vetreria Barovier&Toso ha aperto a Murano una nuova sede espositiva dedicata al vetro come forma d’arte contemporanea: si…

9 Gennaio 2025 17:06
  • Progetti e iniziative

Nel bosco della Reggia di Caserta aprirà un nuovo hub creativo

Negli spazi rifunzionalizzati dell’Ex Convento dei Passionisti, nel Bosco della Reggia di Caserta, aprirà un hub culturale dedicato alla creatività…

9 Gennaio 2025 15:21
  • Progetti e iniziative

A Venezia, un nuovo programma di residenze per creativi ed esperti di nuove tecnologie

Dal 20 gennaio 2025 sarà disponibile online il bando per “Digital Artist in Residence”, proposto dal Centro Digitale – ARCHiVe…

9 Gennaio 2025 14:00
  • Arte contemporanea

Il ritmo della memoria che risuona nell’arte: intervista a Iginio De Luca

La distanza tra tempo e memoria, suono e materia, osservazione e ascolto: ne parliamo con l’artista Iginio De Luca, a…

9 Gennaio 2025 11:43
  • Mostre

Le mostre da non perdere a gennaio in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

9 Gennaio 2025 10:49