Categorie: friuli v. g.

fino al 6.XI.2005 | Il teatro dell’Arte/Luna park. Arte fantastica | Codroipo (ud), Villa Manin

di - 22 Giugno 2005

È nel parcheggio che comincia la nuova mostra allestita a Villa Manin. Mentre si lascia l’auto negli spazi a spina di pesce si viene accolti da un ragazzo che saluta con gentilezza e augura ai visitatori “buona mostra”, lasciando un tagliandino sul tergicristallo. Il parcheggio sarà a pagamento, pensiamo. Strano, ad una vernice. Ma, già in clamoroso ritardo, ricambiamo il saluto. Scopriremo solo al ritorno di essere stati coprotagonisti di una performance di Paolo Toffolutti e Temperatura Ambiente sull’arte di arrangiarsi come parcheggiatori abusivi.
Nel prato antistante alla villa sono posati, come mille ombelichi colorati, le pedine giganti di Go 4 No Borders, di Gabriel Orozco. L’installazione, che richiama l’antico gioco della dama cinese – il Go, appunto – comunica una sensazione di ludica freschezza che quasi contrasta con la nobile imponenza della dimora veneziana.
All’interno, ad accogliere lo spettatore, c’è Caffè Greco di Guttuso (con i ritratti di Gide, Picasso, il doppio de Chirico), affiancato dal Cafè Deutschland di Jörg Immendorf che drammatizza nell’ambiente del bar la realtà politico-sociale del paese diviso dal Muro e con una storia sin troppo ingombrante alle sue spalle.

Nel Suonatore d’organetto di Max Beckmann si respira, infatti, l’aria cupa della Germania degli anni Trenta, popolata da uomini-marionette, che August Sander –con severa obiettività– ritrae in bianco e nero e quasi imprigionati nelle classi sociali, cui segue, di Pablo Picasso il malinconico Arlecchino, principe delle maschere della Commedia dell’Arte (o della vita),.
Strepitoso Pittura 1946, seconda versione di Francis Bacon che fa piombare il visitatore in tutto l’orrore della violenza, della solitudine e del dramma religioso. Anche Georg Baselitz dipinge un’umanità smarrita, senza appigli, incapace di possedere una qualsivoglia forma definita.
Le Porte di Gerhard Richter aprono invece la strada alla sala centrale (dal cui ballatoio ci spia e filma il Cameraman di Pawel Althamer) che ha tutta una parete occupata dal colorato e caciarone Drunk with God di Gilbert & George, cui fa da pendant la Nana nera di Niki de Saint-Phalle, scultura vivace e graziosa pur con gli eccessi da Vergine di Willendorf. Pungente l’installazione del russo Ilya Kabakov, non velata critica all’arte del regime sovietico, mentre la vetrinetta Medicina artistica di Georg Herold analizza con ironia il rapporto quasi magico che lega gli uomini a ciò che dovrebbe guarirli.

Ironia che anima anche Uccelli e panzer di Martin Kippenberger e l’inquietante Il Naso di Alberto Giacometti che, novello Pinocchio, sfida il mondo con il coraggio e l’istinto alla vita.
All’esterno, le opere inserite nel parco. Il rapporto con la natura e gli animali diventa protagonista della catapulta per peluche degli A12, dalla quale si lancino gli animali-giocattolo in bersagli sull’erba. Erba sulla quale ci si rotola nell’opera (non molto ispirata, a dire il vero) di Paola Pivi. Più interessanti, per la capacità di ricontestualizzare il visitatore nell’ampio giardino grazie a un inedito mimetismo, gli ombrelli riflettenti di Petra Blaisse. Il resto, eccettuata la spirale colorata di Patrick Tuttofuoco e l’aiuola di Alberto Garutti non spicca particolarmente, sia come idee sia come risultati. Peccato.
Ma non nascondiamo che la mostra in villa abbia dei pezzi di grandezza assoluta e ci abbia convinto.

Per quanto non nuovissima è piaciuta l’idea del teatro, dell’arte che interagisce attivamente con la presenza del pubblico (e non certo per la dittatura degli spettatori), in quell’aura di partecipazione emotiva e di sospensione temporanea del giudizio che caratterizza uno spettacolo. E se non è pupazzata da burattini pirandelliani, si può anche applaudire.

articoli correlati
Istant Europe. Fotografia e video dall’est Europa
L’antologica che ha inaugurato Villa Manin Artecontemporanea
L’intervista ai curatori della mostra

daniele capra
mostra visitata l’8 giugno 2005


Il teatro dell’Arte. Capolavori del Museo Ludwig di Colonia
a cura di Villa Manin Centro d’Arte Contemporanea e Museo Ludwig
(opere di Pawel Althamer, Francis Bacon, Stephan Balkenhol, Georg Baselitz, Max Beckmann, Joseph Beuys, Erik Bulatov, Walter De Maria, Rineke Dijkstra, Otto Dix, William Eggleston, Isa Genzken, Franz Gertsch, Alberto Giacometti, Gilbert and George, Bruno Goller, Renato Guttuso, Georg Herold, Heinrich Hoerle, Jörg Immendorff, Ilya Kabakov, On Kawara, Bodys Isek Kingelez, Martin Kippenberger, Per Kirkeby, Konrad Klapheck, Yves Klein, Komar & Melamid, Maria Lassnig, Boris Mikhailov, Nam June Paik, AR Penck, Pablo Picasso, Sigmar Polke, Gerhard Richter, James Rosenquist, Mimmo Rotella, Niki De Saint-Phalle, August Sander, Tino Sehgal, Wolfgang Tillmans, Jean Tinguely, Bill Viola)
Luna park. Arte fantastica
a cura di Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto
(opere di A12, Petra Blaisse, Cliostraat, Alberto Garutti, Gabriel Orozco, Paola Pivi, Tobias Rehberger, Tomas Saraceno, Andreas Slominski, Monika Sosnowska, Rirkrit Tiravanija, Patrick Tuttofuoco)
Codroipo (Ud), Centro d’Arte Contemporanea Villa Manin, Piazza Manin 10
da martedì a domenica; fino al 18 settembre 9.30-19.30, in seguito 10.00-18.00
ingresso € 7, ridotto € 5, scolaresche e comitive € 3
per informazioni tel.0432 906509, fax 0432 908387
info@villamanincontemporanea.it
www.villamanincontemporanea.it


[exibart]



Visualizza commenti

  • cara adelaide,
    ovviamente lei ha tutte le ragioni di questo mondo ma sono dell'idea che non sempre "i nomi" siano all'altezza. e questo mi è sembrato di vedere nel parco. poi sa, si possono prendere anche granchi, anche se la mia speranza è che sia una gustosissima grancevola. per la biennale uscirà qualcosa, mi conceda una seconda chance...
    comunque a mio discapito le devo confidare che gli oggettini in pasta di sale e i temini da elementari, ma anche i pensierini (impellizzeri docet), mi piacciono tantissimo.
    grazie per la velenosetta attenzione.

  • ma chi a scritto questo articolo ha visto la mostra Luna Park?
    ...non credo perchè altrimenti avrebbe visto il fantastico cubo specchiante di TIravanija, una delle più belle opere in assoluto di questo artista
    Anche il giardino volante di Saraceno toglieva il fiato mentre nessuno è stato più site-specific di Garutti.
    Rehberger e Slominski divertentissimi!
    Nell'insieme la mostra nel parco è una bomba!

  • Caro Capra,
    sono stata a vedere le mostre di Villa Manin e quello che scrivi, più che una recensione, mi sembra il temino delle elementari.
    Le mostre sono fantastiche, come le descrivi tu sembrano la fiera della pasta di sale! E Tiravanija dove lo mettiamo e Rehberger e Slominski? ma sei sicuro di aver visto la mostra?

    Chissà come descriveresti la Biennale di quest'anno..

    cari saluti e un applauso
    adelaide

  • Care signore Adelaide ed Esther,
    i vostri nomi puzzano!
    Sono veri?
    Non farti intimidire caro Daniele.
    Sono partite lev innoque cinture di protezione, exibart comincia a pungere!
    La mostra all'esterno nel parco era in effetti
    abbastanza stupidina, quest'arte delle installazioni per le varie biennali e varie grandi mostre nasce vittima della spettacolarità fine a sè stessa , inevitabilmente si è schiavi della trovata
    e il tutto é un pò superficiale ed inutile.
    Oltre che costosetto.
    l'opera di Tiravanja oltre che essere un
    maldestro tentativo di ingraziarsi lo sponsor , dato che oltre al "fantastico cubo specchiante" è dotato di un a macchinetta per il caffè, idea già di Vaccari, ricordate?
    biennale Venezia 1993 mi pare ,e comunque non convince nella realizzazione punto debole di quest'artista che in genere non "realizza" infatti opere vere e proprie ma situazioni, a parere di molti anche eccessivamente valutate sul piano del contenuto.
    molto bella invece la mostra delle opere del museo tedesco, ben allestita malgrado
    gli obblighi architettonici che la struttura della villa impone. E credo che qui non ci sia nulla da criticare. il signor Ludwig è stato un grandissimo collezionista che ha saputo valorizzare l'arte a 360 gradi
    rispettando ogni indirizzo.
    Infine credo che
    sicuramente le critiche serviranno a migliorare l'attività di villa manin ;
    dovrebbe divenire pacifico che chi dirige un centro del genere non è il portatore del Vangelo ma un umanissima persona che come tutti può sbagliare e peccare di eccessiva attenzione verso gli amici.
    Veda di non far naufragare questo splendido progetto .

  • Sono stata a Villa Manin durante l'inaugurazione e leggo con rammarico che della mostra "Luna Park. Arte Fantastica" non è stato notato il lavoro di Tomas Saraceno. Ha realizzato “Flying garden & zoo & …, Air-Port Family”, un lavoro di straordinaria poesia. Il visitatore deve alzare lo sguardo al cielo per vedere l’opera: Giardini aerei, Città aeree che fluttuano nell’aria, realizzate con dei moduli composti da palloncini trasparenti gonfiati ad elio.

    Su questi giardini aerei, vivono delle piante di Tillandsia, una specie senza radici, che ricava tutto il nutrimento dall’aria, dal vapore e dalla luce del sole.
    Consiglio a tutti di conoscere l'opera di questo giovane artista di straordinaria bravura!!
    Jade

  • scusa Jade ma noi ci divertiamo vomitando non guardando i palloncini che librano nel cielo, però in effetti il massimo sarebbe vomitare dentro i palloncini in modo che prima o poi quando scoppiano il vomito ricade sulle teste degli ammiratori benedicendoli

Articoli recenti

  • Mostre

II Bunker dell’Aeroporto Nicelli celebra Venezia con una esposizione

All’interno del Bunker dell’Aeroporto Nicelli di Venezia si terrà, fino al 29 settembre, una mostra che celebra l'aviazione e la…

29 Luglio 2024 0:03
  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02